Capitolo 35

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23 Dicembre

I suoni di Manhattan al mattino lentamente mi fanno svegliare.

Potersi svegliare e ammirare dalla finestra lo splendido panorama sulla città.

Il traffico che scorre.

Un cielo grigio che lascia poco spazio a qualche raggio di sole che filtra.

Mi era mancata la mia città, il mio lavoro, la mia routine.

Alla fine, sono un tipo molto abitudinario. Non resisto molto a grandi cambiamenti improvvisi nella mia vita. Ci metto un po' per abituarmi a tutto quello di nuovo che si aggiunge alla mia normale routine.

Il risveglio ammetto che è stato stupendo.
Londra era altrettanto meravigliosa, ma ormai... New York è la mia città.
Da un altro lato, però, il risveglio qui è abbastanza amaro.
Il solo pensiero di non vedere Joey fino al giorno di Capodanno, un po' mi rattrista.
Questo è stato il nostro ultimo risveglio nella stessa casa.

Di comune accordo, con tutti gli altri componenti del gruppo, abbiamo deciso che quest'anno passeremo il Natale con la famiglia. Da tempo ormai lo festeggiamo noi da soli, ed è arrivato il momento di dedicare un po' di tempo in più anche alla nostra famiglia.
Uno dei pilastri fondamentali nella vita.

Ci rivedremo tutti a fine mese.

C'è chi parte per andare a trovare i familiari, spostandosi proprio da New York, e c'è chi invece deve solo muoversi verso un altra zona della città.
Joey dovrebbe partire in tarda mattina, se non ricordo male.
Io invece, come Monica e Ross, dovrò semplicemente spostarmi a qualche isolato da qui.

Credo di raggiungerli solo per il giorno di Natale.

Stare un po' da solo a casa non mi farà male, anzi, avrò tempo di riflettere su alcune cose...

Diciamo che ieri è stata l'ultima cena fatta insieme con tutti quanti.
In questa mattina/pomeriggio, tutti raggiungeranno i propri cari.
Giustamente essendo già in "vacanza" lavorativa.
Io devo recuperare dei giorni, quindi continuerò ad andare a lavoro. Non è un peso.
Lo sapevo fin dall'inizio. Fin da quando Michael ha accettato di darmi questi cinque giorni liberi. Bisogna sempre essere consapevoli delle proprie scelte.
Prendersi del tempo per riflettere e poi agire.
La mia scelta è stata quella di seguire Joey a Londra, quindi ora le conseguenze sono di lavorare mentre gli altri saranno comunque in vacanza.
Ma lo faccio con piacere, perché quei cinque giorni a Londra sono stati... Sono stati...
Non c'è un aggettivo per descrivere la bellezza, la spensieratezza, l'allegria provata in quei giorni.

"Buongiorno" sento dire con voce roca.

"Buongiorno anche a te" saluto Joey mentre finisco di farmi il nodo della cravatta.

"Sei già pronto ?? Non ti fermi a fare colazione con me ??" chiede.

Quanto vorrei... Proprio oggi poi...

"Mi dispiace Joey, non posso. Sono veramente in ritardo, non ho tempo"

Vorrei restare davvero...

"Dai, faremo una bella colazione insieme quando ritornerò" sdrammatizza.

"Vieni qui, fatti salutare" dico.

Dopo un lungo abbraccio, che avrei voluto durasse di più, sono costretto ad andare.

"Scrivimi quando arrivi" affermo mentre sto per chiudere la porta di casa.

"Tranquillo. Ci sentiamo dopo. Buon lavoro" risponde.

Un sorriso sulla bocca di entrambi.

"Ben tornato a lavoro Signor Bing" mi accoglie in auto.

"Smettila Peter. Ormai è da anni che ci conosciamo. Lo sai che puoi darmi del tu e chiamarmi anche solo Chandler" ribadisco dandogli una pacca sulla spalla.

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