|Reunion| |Tobio Kageyama| |LEMON|

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Attenzione! In questo capitolo sono presenti scene di sesso esplicite! Se siete sensibili a questo tipo di one-shot, non leggete!

È presente uno spoiler del manga!





[T/n] sentiva l'eccitazione crescerle dentro il cuore e circondarle lo stomaco, andarle sotto la pelle drizzandole i peli e arrivarle fino alle corde vocali, distorcendole la voce.
Era sin da quella mattina che correva per tutta la casa facendo le pulizie, riordinando ogni più piccolo dettaglio. Era uscita solo per andare a fare la spesa ed era tornata con quattro buste stracolme, non si era nemmeno accorta della fatica fatta per trasportarle da quanto era su di giri. Il pomeriggio lo aveva passato facendo ricerche online su ricette appetitose e aveva iniziato a cucinare quattro ore prima dell'ora di cena, il tutto con il cuore a mille e lo stomaco che le si contorceva, togliendole il fiato, quasi stesse soffocando. Quella sensazione però, invece di indebolirla e di darle malessere, la rendeva carica e la emozionava, stampandole un sorriso enorme sulle labbra.
Nonostante l'attesa la stesse straziando, sapeva che le mancava pochissimo tempo per rivederlo. Ormai lo sentiva già abbracciarla, poteva già percepire le sue forti braccia circondarla, sollevarla e stringerla. Poteva già sentire la sensazione delle sue labbra sulle proprie, il suo respiro sul suo collo, i suoi baci percorrerle la pelle soffice, i suoi capelli neri nelle sue mani...
Tirò un sospiro rumoroso, riprendendosi dalle sue fantasie ormai prossime a diventare realtà, e ritornò a cucinare, bramosa di finalmente poter tornare a passare del tempo con lui, come prima.
Tobio Kageyama era da poco riuscito ad entrare a far parte della Schweiden Adlers, una delle più importanti (se non LA più importante) squadre di pallavolo della prima divisione giapponese, e da quel momento era stato completamente assorto nel suo nuovo lavoro, entusiasta e soddisfatto. Anche [T/n] lo era per lui, era soprattutto orgogliosa di lui, ma nessuno dei due aveva potuto fare a meno di rattristarsi una volta scoperti gli orari di Tobio, che permettevano loro ben poco tempo per stare insieme. Si erano ripromessi di cercare di passare quel poco tempo insieme in modo che ne valesse la pena, provando cose nuove, evitando la noiosa routine, e per loro pareva aver funzionato alla perfezione. Certo, sarebbe stata una bugia dire che a nessuno dei due quella situazione, o la mancanza dell'altro, risultava frustrante e difficile, ma si erano dati da fare e il loro rapporto era diventato ancora più forte e solido, perché nessuno dei due aveva intenzione di mollare.
Il tutto era andato a gonfie vele, fino a quando la società di Tobio non gli aveva comunicato che sarebbe dovuto andare in trasferta all'estero per giocare una serie di amichevoli, e che sarebbe dovuto stare via per minimo un mese. La notizia aveva lasciato entrambi di stucco, e per un momento si erano lasciati andare allo sconforto, ma il giorno dopo avevano deciso di prendere le cose in mano e organizzarsi durante quel lungo periodo di tempo durante il quale sarebbero stati separati. Ed era andato tutto bene.
Ora, quella sera, Tobio doveva tornare a casa, e se [T/n] era su di giri Tobio lo era di più.
Un mese senza vederla dal vivo, senza toccarla, senza fare l'amore, e finalmente poteva farlo, per tutto il tempo che desiderava, perché gli avevano dato una meritatissima pausa.
Tornò a casa prima del previsto, verso le sette di sera.
Il cuore gli batteva all'impazzata e poteva sentire le lacrime pronte a sgorgare, ma si trattenne, rimandandole indietro. Non voleva piangere, era così felice e piangendo avrebbe rovinato la sua felicità.
Voleva soltanto sorridere e abbracciarla forte.
Nell'ascensore cominciò ad agitare incontrollabilmente il piede destro e a mordicchiarsi le labbra. Sentiva le mani sudate e il fiato corto, non vedeva l'ora di rivederla, e non appena le porte dell'ascensore si aprirono si precipitò fuori trascinandosi dietro il borsone e le due valige, quasi correndo verso la porta di casa loro.
Una volta davanti all'appartemento si frugò nelle tasche della tuta, tirando fuori con mani tremanti le chiavi, faticando a far entrare quella della porta nella toppa.
Prese un lungo respiro prima di girare la chiave e aprire la porta, sorridendo.
Una volta dentro, non vide nessuno ad aspettarlo, ma fu uno squisito profumo di cibo ad accoglierlo. Tirò dentro le valige, ancora un pò spaesato di ritrovarsi di novo a casa, buttò a terra il borsone e chiuse la porta, apprestandosi a togliersi le scarpe.
Intanto, in cucina, [T/n] aveva sentito il rumore di una porta chiudersi e allo stesso tempo il suo cuore aveva perso un battito. Rimase per un secondo immobile, con il cuore a martellarle fortissimo nella cassa toracica e la testa che le girava per l'agitazione. S pense il fuoco dei fornelli e si sentì le gambe tremare prima che si muovessero da sole, veloci, verso la porta d'ingresso.
Lo vide lì, sulla porta d'ingresso, in procinto di alzarsi dopo essersi tolto le scarpe.
Il cuore le era impazzito, le stava saltando per tutto il corpo.
Tobio si girò verso di lei, e non appena la vide i suoi occhi, suo malgrado, iniziarono a luccicare di lacrime e uno splendido sorriso gli si disegnò sulle labbra. Sembrava nello stesso stato di [T/n], e la cosa la fece agitare solo di più.
Rimasero immbili per un secondo solo prima che Tobio parllase e [T/n] gli saltasse addosso, circondandogli la vita con le cosce.
"Sono a casa." Aveva detto Tobio con la voce tremante prima di essere zittito dalle labbra di [T/n], bramose, affamate e avare.
Tobio non si era lasciato tirare indietro, e aveva accolto la fidanzata a braccia aperte, sostenendola con le sue grandi mani sul suo sedere, avvicinandola di più a sè, approfondendo il bacio già più che bollente. Le mani di [T/n] stavano stringendo i capelli neri di Tobio, godendone la morbidezza mentre le loro labbra si univano ancora e ancora, e le loro lingue si accarezzavano.
Tobio iniziò a muoversi, cercando un qualsiasi mobile su cui poter appoggiare la ragazza, e riuscì a farla sedere sul tavolo da pranzo, apparecchiato per metà, ma in quel momento nessuno ei due pareva farci troppo caso.
Anche da seduta, [T/n] non aveva lasciato la presa della vita di Tobio, che aveva iniziato a spingere contro di lei il suo bacino, facendole percepire quanto gli fosse mancata, e quanto lo facesse eccitare con un bacio come quello. Tobio si staccò dalle sue labbra, lasciandola riprendere fiato, e si avventò sul suo collo, mordendo e leccando ogni lembo della su amorbida e profumata pelle. T/n], ansimante, si lasciò scappare qualche gemito di piacere al sentire l'eccitazione di Tobio così prorompente e nel vederlo così pieno di desiderio per lei.
Si aggrappò con le mani alla sua schiena, pervasa dal piacere, piantando le sue unghie nella sua felpa e avvicinandosi di più a lui, esponendo il collo in modo che avesse via libera.
Tobio risalì fino alla mandibola, mordendogliela prima di guardarla negli occhi con le sue iridi blu scure, luccicanti di lacrime e di desiderio, lo stesso luccichio negli occhi [c/o] di [T/n].
A [T/n] parve di vedergli un sorrisetto impertinente sulle labbra prima che spingesse supina sul tavolo e le sfilasse il maglioncino, avventandosi sui suoi seni, mordendoli da sopra la stoffa del reggiseno e poi passando a baciarle la pelle nel mentre che le slacciava l'indumento, e lei si contorceva per fare più in fretta.
Buttò il reggiseno dietrò di sè, percependo la lingua impertinente di Tobio leccarle il capezzolo sinistro prima di prendere a mordicchiarlo, e lei strinse più forte le gambe attorno alla sua vita, spingendolo ontro di sè.
I suoni che le uscivano dalle labbra erano indecenti e incontrollabili, non aveva la minima intenzione di provare a trattenerli, stava fin troppo bene per imporsi qulla tortura, e i suoi gemiti oltretutto parevano eccitare ancora di più Tobio, quindi perchè vietarsi di esprimee il proprio piacere?
Con una mano a stringere le ciocche di morbidi capelli di Tobio, [T/n] avea preso ad inarcare la schiena mentre il fidanzato lasciava una scia di baci lungo la sua pancia, avviciandosi sempre di più all'orlo dei suoi pantaloni, contro cui aveva continuato a strusciarsi per tutto il tempo, accrescendo la sua eccitazione.
Le slacciò i pantaloni, togliendoglieli senza fatica, e si chinò verso l'interno coscia di [T/n], che iniziò a mordicchiare, avvicinandosi sempre di più alla sua intimità, coperta ancora dall'intimo.
Tobio si avvicinò alla sua intimità, e posò un bacio sull'intimo che la copriva, dando poi un morso che fece uscire dalle labbra di [T/n] un lungo gemito.
Nessuno dei due sembrava in grado di parlare, entrambi ansimanti e sudati, col fiato corto e il cuore a duecento all'ora.
Tobio si alzò in piedi, accarezzando con le mani fredde le cosce di [T/n], mandandole mille brividi per tutto il corpo, si tolse la felpa e la maglietta che indossava, rimanendo a petto nudo, per poi abbassarsi i pantaloni e le mutande, scoprendo la sua eccitazione pulsante e dura.
Tolse l'intimo a [T/n] e si chinò su di lei, baciandole prima di entrare in lei con una spinta decise, che ruppe il loro bacio per lasciare che entrambi ansimassero.
Tobio iniziò a spingere dentro di lei, facendo cigolare il tavolo da pranzo su cui stavano facendo l'amore, e riprese a baciarla, gemendo sulle sue labbra mentre [T/n] gli graffiava l'intera superficie della sua schiena, eccitandolo.
Iniziò a spingere sepre più forte, aggrappandosi ai fianchi di lei pr tenerla vicina a sè, e nascose il viso nell'incavo del suo collo sudato, mentre entrambi ansimavano esprimendo il loro piacere.
[T/n] strinse più forte la vita di Tobio, e non ci fu bisogno di parole per far capire al corvino che stava per venire. [T/n] venne dopo qualche altra spinta decisa, e Tobio si riversò in lei poco dopo, quando la sentì accarezzargli la schiena e baciargli l'orecchio.
Si accasciò su di lei, completamente esausto, e si lasciò coccolare dalle carezze amorevoli di [T/n], che gli susurrò dolcemente all'orecchio parole d'amore che gli fecero finalmente capire di essere tornato nell'unico posto che poteva chiamare casa. E la strinse più forte, baciandole la spalla.
"Benornato."









Dedicata a Rebel_The_Cat .

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