Non ho dormito tutta la notte. Sono stata sveglia a pensare ai 18 biglietti dentro la boccia. Col cavolo: la fortuna non è per niente a mio favore. E pensare che questo è solo il mio primo anno.
Ho solo 12 anni e prima di arrivare ai 18 passerò i 40 biglietti.
La vita qui nell'undici fa proprio schifo!
Forse dovrei spiegarvi qualcosa. Be' inizio col dire che mi chiamo Rue White. Sono la più grande di 6 fratelli. Da quando mio padre è morto, per via di un'esplosione su un treno che stava caricando, io e mia madre abbiamo fatto di tutto per sopravvivere tutti quanti. Le persone a cui tengo di più sono i miei fratelli: Jorge, Lily e Lulú, Aggy e Mikah. La mia missione, da quando ho 8 anni è di proteggerli da tutto. Ma non è facile all'undici. Qui lavori anche se hai 2 anni, devi sempre renderti utile in qualche modo. In più il cibo scarseggia, insomma la vita fa abbastanza schifo.
Per fortuna che ad aiutarmi c'è Tresh, lui ha 17 anni. E ci siamo conosciuti quando tutti e due siamo dovuti andare a ritirare la medaglia d'onore dei nostri padri. Loro due morti in quel treno. Da quel momento al palazzo di giustizia lui non mi ha mai più lasciato. Mi aveva detto di non prendere le tessere anche per altre 2 famiglie, ma stavano morendo e non posso lasciar morire delle persone solo perché se no io ho una probabilità più alta di morire.
Oggi noi ragazzi non dobbiamo andare a lavorare perché "dobbiamo prepararci per la mietitura". Forse dovrei dirvi cos'è la mietitura.
Dove vivo io cioè a Panem, siamo divisi in distretti. Dodici distretti, e ogni distretto è addetto a qualcosa di diverso. Tutti e 12 i distretti sono comandati da Capitol City. Li stanno tutti bene non come qua che stiamo tutti per morire! Ormai 74 anni fa i distretti, che al tempo erano 13, si ribellarono a Capitol, che però vinse la guerra e distrusse il distretto 13. Da quell'anno per ricordare ai distretti chi comanda si tengono gli Hunger Games. Orribili giochi in cui 24 ragazzi, 1 ragazza e 1 ragazzo per ogni distretto, devono combattere per la vita e alla fine rimane uno solo: il vincitore.
Altro problema del distretto 11: quest'anno è morta la nostra ultima vincitrice. Era brava, lei faceva sempre di tutto per farli sopravvivere! Quindi quest'anno i tributi del 11 avranno lo stesso mentore del distretto 12. Haymitch Abernathy. Non è il massimo, ma è meglio di niente!Ho deciso che non ho più voglia di stare nel letto a lagnarmi. Andrò a fare un giro al Melo, magari incontro Tresh. Spero di incontrarlo, ho bisogno di un abbraccio.
Mi alzo e vado a vestirmi. Con gli unici vestiti che possiedo: dei jeans, una maglia a maniche corte bianca e la giacca di pelle nera, che apparteva a mio padre, quindi mi sta un po' grande...
Esco di casa e mi diriggo verso il Melo, che è il nostro mercato nero. Ci entrò da quando ho 7 anni, all'inizio con mio padre, ma poi quando è morto ho iniziato ad andarci da sola, o meglio con Tresh. Appena arrivo entro. Qui mi conoscono tutti e so che tutti nutrono un certo affetto per me, forse perché la piccola bambina che viene da sola a scambiare la carne che caccia, fa un po' di tenerezza...oppure pena...
Vado verso il posto mio e di Tresh e lo trovo lì che mi aspetta. «Ciao piccoletta!»
«Come fai ad essere così tranquillo?»
«E tu come fai ad avere un aspetto così brutto a solo 12 anni?»
«Non ho dormito e ora dimmi come faccio a calmarmi»
«Non puoi, l'unica cosa che puoi fare è non far vedere agli altri che lo sei: devi nascondere le tue emozioni...»
«Capito...ora che si fa?»
«Cerchaimo di distrarci. Andiamo...»
«Dove?»
«Tu fai sempre troppe domande»
È vero, il mio problema più grosso, è che sono curiosa, mentre il suo è che è un ribelle che odia Capitol. Come dargli torto, ma insomma è pericoloso.
Mi porta in uno dei frutteti in cui lavoriamo e poi mi fa rampicare sugli alberi. Io sono quella più brava ad arrampicarmi sugli alberi e lo adoro perché mi da un senso di sicurezza pazzesco. Poi si arrampica anche lui.
E restiamo lì tutta la mattina, sostanzialmente a non fare nulla, ma in realtà i nostri cervelli stanno cercando di capire che se verremo sottratti, potremmo morire. Anzi moriremo. Insomma ci sono i favoriti. Loro si allenano fin da piccoli per combattere e vincere gli Huger Games. Loro sono quelli dell'1, del 2 e del 4.
Dopo essermi depressa per bene torno a casa.
«Rue, ma dove ti eri andata a cacciare?» mi chiede mia madre quando entro.
«Scusa, io...»
«Non ti preoccupare tesoro, capisco...» mi dice con un sorriso dolce. La cosa che più amo di mia mamma. «Vieni ti ho preparato un vestito»
Vado davanti al mio letto dov'è steso un vestito di jeans. Lo indosso. Mi arriva sopra le ginocchia e ha la gonna che cade morbida e i bottoni come una camicia sul petto. Non sono mai stata così elelgante in tutta la mia vita. Almeno se devo andare sugli schermi di tutta Panem, lo voglio fare vestita in modo decente. Mia madre mi guarda commossa, mentre mi cerca di mettere a posto quella massa di capelli ricci che mi ritrovo. Alla fine riesce a legarmi dietro le ciocche davanti così che non mi diano troppo fastidio. (Foto nei media).
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Rue: la Bimba di Panem
FanfictionE se Rue non morisse? E se Rue vincesse i 74esimi Hunger Games con Katniss e Peeta? DAL CAPITOLO 1 "Non ho dormito tutta la notte. Sono stata sveglia a pensare ai 18 biglietti dentro la boccia. Col cavolo: la fortuna non è per niente a mio favore. E...