La vittoria

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«Sta sorgendo il sole» sussurra Peeta.
E così la notte più brutta della mia vita finisce. Sono però preoccupata per Peeta, se non ci muoviamo, lui rischia la morte prima che un hovercraft ci venga a prendere e gli dia le cure adeguate. Ma ancora nessun cannone. Continuo a sperarci, ma nulla.
«Rue riesci a colpirlo? Credo sia più vicino» mi chiede Katniss.
Mi avvicino all'imboccatura della Cornucopia e per pietà di Cato il mio coltello si conficca nel suo cranio.
«Lo hai preso?» mi chiede Peeta.
Annuisco.
«Allora abbiamo vinto»
Sorrido. Un sorriso stanco che aspettava di comparire sul mio volto da quando sono arrivata in questa arena.
Ma il mio sorriso si spegne. Nessun hovercraft che ci venga a prelevare, niente di niente in vista.
«Ehy» urla Katniss «Cosa succede?»
«Forse è il cadavere. Forse dobbiamo allontanarci» propone Peeta.
«Peeta ce la fai ad arrivare là lago?» chiedo io.
«Penso che farei meglio a provarci»
Molto lentamente ci caliamo dalla Cornucopia e altrettanto lentamente ci incamminiamo verso lago. Compare l'hovercraft che si porta via Cato. Ora possiamo andare a casa.
«Cosa stanno aspettando?» chiede Peeta.
«Non lo so» risponde Katniss.
Io mi limito a guardarlo. Se non arrivano entro poco, Peeta morirà. Senza laccio emostatico e con lo sforzo la ferita si è riaperta e gli servono cure vere e urgenti.
Poi la voce di Claudius Templesmith rimbomba nell'arena «Un saluto ai concorrenti finali dei 74esimi Hunger Games. La modifica precedente è stata revocata. Un esame più accurato del regolamento ha rivelato che ci può essere soltanto un vincitore. Possa la buona sorte essere a vostro favore»
Cosa? Mi stanno dicendo che dopo che ho lottato come una forsennata per vincere, non posso vincere? Mi stanno dicendo che dopo avermi fatto diventare un'assassina, vogliono che io uccida ancora? Mi stanno dicendo che per vincere dovrei uccidere Katniss e Peeta? Mai. Non lo farò mai. Non solo non posso battere Katniss, non voglio proprio farlo, lei mi ha salvato in più di una situazione. Glielo devo.
«Se ci pensate non è poi tanto sorprendente» se ne esce Peeta.
Katniss e Peeta si puntano addosso le armi. Wow. Sono stati veloci ad elaborare il tutto. Poi le lasciano cadere.
«No. Fallo»
«Non posso. Non lo farò»
Katniss e Peeta si mettono a litigare su chi deve morire. Ma obbiettivamente è Katniss che deve vincere.
«Katniss» dico per richiamare la sua attenzione.
«Uccidimi»
«No» sussurra lei.
La ignoro.
«Ma prima promettimi una cosa. Per piacere prenditi cura della mia famiglia e di quella di Tresh, d'accordo?»
«Rue, io non ti uccideró»
«Katniss sii obbiettiva. Peeta se non arriva un Hovercraft morirà e io in uno scontro diretto contro di te morirei di sicuro. Perché non voglio ucciderti. Voglio che tu vinca. Fallo per me. Fallo per Tresh. Ti prego...»
Katniss inizia ad armeggiare con il sacchetto in cui tiene i morsi della notte.
«No! Non te lo permetterò!» la blocca Peeta.
«Fidatevi di me»
Ci passa una manciatina di bacche.
«Al tre?» domando io.
«Al tre» mi risponde Peeta.
Siamo in piedi. Le schiene premute contro quelle degli altri.
«Mostratele. Voglio che tutti vedano» dice Peeta.
Apriamo le dita e le bacche brillano al sole.
«Uno»
È una pazzia.
«Due»
Moriremo tutti.
«Tre»
È tardi.
La voce di Claudius Templesmith risuona ancora «Fermi! Fermi! Signore e signori, sono lieto di presentarvi i vincitori del 74esimi Hunger Games, Rue White, Katniss Everdeen e Peeta Mellark. Ecco a voi... il tributo del distretto 11 e i tributi del distretto 12!»
Sputo le bacche e mi pulisco la lingua. Sopra la nostra e teste, in mezzo al fragore delle grida di Capitol trasmesse con gli altoparlanti, compare un hovercraft. Ci calano tre scalette e veniamo tirati su.
Abbiamo vinto!
Quando arriviamo sull'hovercraft, Peeta sviene e dei dottori lo portano via. Katniss da di matto e sono costretta ad allontanarla con la forza e abbracciarla per calmarla. Attraverso il vetro vediamo i medici che operano Peeta. Poi sento che stiamo atterrando e lo portano via. Katniss rimpazzisce e viene soccorsa da Effie mentre io vengo abbracciata da Minha. Non mi aspettavo che con tutta la sporcizia che ho addosso mi avrebbe abbracciata.
Mi portano in una stanza e mi fanno sdraiare. Poi buio.

Rue: la Bimba di Panem Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora