1º giorno nell'arena

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All'alba veniamo svegliati da Gilly e Teddeus. Saluto Tresh, entro in camera e Gilly mi fa mettere un semplice vestitino nero, poi mi guida sul tetto.

Un overcraft sbuca dal nulla, viene calata una scaletta e mi faccio tirare su

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Un overcraft sbuca dal nulla, viene calata una scaletta e mi faccio tirare su. Quando sono su una donna mi viene in contro con una siringa e mi dice «È il tuo localizzatore, Rue. Più stai ferma, meglio è!»
Sono fermissima mentre inserisce l'ago. Il localizzatire è a posto.
Gilly arriva anche lei sull'overcreft. Poi arriva una senza voce che ci porta in una sala dove c'è la colazione. Inizio a mangiare in modo compulsivo. Per fortuna c'è la mia adorata cioccolata. Ne bevo circa 4 tazze durante il viaggio, che dura mezz'ora. Torniamo alla scaletta che ci cala nelle catacombe sotto l'arena. Andiamo fino ai recinti del bestiame, o in modo più fine alla camera di lancio.
Mi faccio la doccia e mi lavo i denti. Gilly mi tira indietro i capelli davanti in uno chignon scompigliato così che non mi infastidiscano. Poi arrivano i vestiti gli stessi per ogni tributo. Sono dei pantaloni neri, una maglia verde chiaro, una robusta cintura marrone, una sottile giacca nera che mi arriva alle coscie e poi degli scarponi molto comodi.
Gilly mi dice «Ho fatto fare i controlli per la tua collanina, puoi portarla!»
«Grazie» sussurro e faccio un sorriso stringendo la collana.
«Dimmi ti trovi a tuo agio?»
«Si alla perfezione...»
«Bene, aspettiamo la chiamata a meno che tu non voglia mangiare qualcos'altro»
L'ansia dice di sì, ma il buon senso dice no e scuoto la testa.
L'ansia è diventata terrore.
«Vuoi parlare tesoro?»
«Non so. Io ho paura, ma non per me, per le persone a cui tengo!»
«Senti, tesoro, secondo me tu vincerai, ho un buon presentimento. Punterei tutto su di te, se solo potessi. E per quanto riguarda Tresh è molto dura lo so, ma nel caso gli succeda qualcosa, vinci per lui, vorrebbe questo»
Annuisco e dico «Grazie, davvero...»
Poi un cilindro cala intorno a me. «Buona fortuna, tesoro!» dice Gilly mettendo la mano sul cilindro.
Io metto la mia in corrispondenza della sua. Poi il cilindro inzia a salire.

Testa alta. Scappa. I due consigli che mi servono.
Arrivo nell'arena, lo capisco dall'aria che mi scompiglia i capelli. Apro gli occhi e vedo un'enorme foresta. Per lo meno sono nel mio habitat naturale.
Poi Claudius Templesmith, l'annunciatore, dice «Signore e signori che i 74esimi a Hunger Games abbiano inizio!»
60 secondi: il tempo che siamo obbligati a trascorrere sui nostri cerchi. Se ti muovi prima ti fanno saltare in aria.
Davanti a me. C'è uno zainetto. So cosa a detto Haymitch, ma è a 60 metri. Si, quando suona il gong lo prendo e poi scappo!
Guardo ancora un po' attorno a me. Siamo in una pianura, c'è un lago (spero non sia l'unica fonte d'acqua) poi è tutto circondato da alberi. Mi sento così fortunata.
"Ma non essere troppo felice, Rue" mi dico in continuazione. Vedo Tresh che cerca il mio sguardo. Ci capiamo al volo, io da una parte lui dall'altra. Ma questo sguardo per gli spettatori vorrà dire "insieme". Saranno devastati quando saremo separati. Dovrò recitare, ma Haymitch ha ragione: avremo più sponsor.
Suona il gong. Faccio un piccolo scatto verso lo zaino lo afferro e scappo via verso la foresta. Tresh avrà fatto uno scatto nella mia direzione, ma avrà fatto in modo di essere bloccato così da scappare nella direzione opposta.
Corro per un bel po'. A scuola tra quelle delle mia età vincevo sempre le campestri, quindi non sono così stanca. Poi inzio a rallentare, cammino abbastanza veloce. Nelle ore che seguono alterno la corsa alla camminata. Posso andare avanti a lungo.
Acqua. Il consiglio che devo tenermi in testa ora.
Non sembra essercene, continuo a camminare. Devo trovarla.
Poi mi ricordo del piano di Haymitch. Devo trovare un modo per far capire al pubblico che ho bisogno di Tresh. Ma sopratutto devo trovarlo.
È pomeriggio inoltrato e comincio a sentire i cannoni. 11. Undici morti in tutto. Siamo rimasti in 13.
Penso a Tresh. Lui non ci deve essere in quegli undici, ma non lo saprò fino a sta sera.
Cammino altre due orette, poi mi accorgo che sono esausta. Mi arrampico su un albero. Trovo un ramo abbastanza comodo e mi ci siedo. Decido di esaminare lo zaino. Ci sono un paio di calzini di riserva, una fionda rudimentale, tintura di iodio e una piccola borraccia di pelle ovviamente vuota.
Devo trovare un coltello e dell'acqua. Il lago non può essere l'unica fonte d'acqua, giusto?
Devo trovare qualcosa da mangiare. Scendo e poco distante da me trovò un cespuglio di bacche. Sono le stesse che abbiamo da noi. Ne prendo un bel po e le metto dentro lo zaino poi ritorno sull'albero. Inzio a mangiare, per fortuna la frutta è composta per il 70% d'acqua perché stavo morendo di sete.
Poi decido di dormire. Mi chiudo la giacca per bene e infilo i calzini alle mani. Devo resistere solo fino a quando non diranno chi sono i caduti.
Poi sussurro «Ti prego fa che Tresh non sia morto...»
Sono sicura che ci siano telecamere qua in giro e che mi abbiano ripreso.
Per fortuna sono abile a scegliere gli alberi, per accamparmi, questo è un pino ben nascosto da vari faggi intorno, in più io sono molto in alto, quindi è praticamente impossibile che mi vedano.
La notte è appena scesa. Ed ecco lo stemma di Capitol City spuntare nel cielo con l'inno. L'inno finisce. Ora ci devono dire chi è morto. Fanno solo vedere le foto e il numero del distretto, le stesse che hanno usato per i punteggi.
La prima ragazza è del distretto 3. (Questo vuol dire che tutti i tributi dell'uno e del due sono vivi).
Poi il ragazzo del 4 (strano: i favoriti non muoiono mai così presto).
Il ragazzo del 5.
Entrambi quelli del 6.
Stessa cosa per quelli del 7.
Il ragazzo dell'8.
Tutti e due i tributi del 9.
E la ragazza del 10.
Tresh è vivo. Tiro un sospiro di sollievo.
Poi cerco di capire chi è rimasto: 5 favoriti, faccia di volpe, altri 3, io e Tresh, Katniss e Peeta. Non posso far a meno di essere felici anche per loro.
Prima di dormire mi sussurro il piano per domani. Così che le telecamere lo possano sentire.
«Trovare Tresh, trovare dell'acqua e trovare un coltello»
Sto per dormire quando vedo un piccolo paracadute scendere verso di me. Oh, Haymitch io ti adoro! Lo apro sperando in dell'acqua. Sono due coltelli. Li prendo con cura.
Capisco cosa mi vuole dire Haymitch: continua così!

Rue: la Bimba di Panem Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora