Capitolo cinque

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Ochaco e Izuku lasciarono lavare e prepararsi (T/n) per la giornata, dopo essere rimasta nel letto per venti minuti.

(T/n) lasciò il comodo letto e andò nel bagno connesso alla sua stanza.

Ochaco si offrì per mettere l'acqua per il bagno di (T/n), ma lei declinò la proposta gentilmente, sapendo che quando sarebbe andata a lavarsi l'acqua non sarebbe più stata calda.

(T/n) aveva riempito la vasca con l'acqua calda, la stanza era piena vapore. Lei si svestì e si immerse nella vasca.

'Ah!Era proprio quello di cui avevo bisogno questa mattina!' commentò (T/n) nella sua testa.

Affondò i suoi capelli nell'acqua sfregandosi il suo cuoio capelluto. 'I miei capelli sembrano così morbidi sotto l'acqua...'

Improvvisamente, ci fu uno schianto nella sua stanza, (T/n) si mise a sedere facendo uscire l'acqua fuori dalla vasca.

"Chi c'è qui?!" urlò.

"Scusami!" rispose una voce, "Sono io, Shouto."

"Cosa stai facendo nella mia stanza?!" Lo chiamò dal bagno sperando che lui non entrasse.

"Ero venuto qui per chiederti una cosa, ma quando ho bussato alla tua porta, non c'era stata alcuna risposta, ho pensato ti fosse successo qualcosa, così ho sfondato la porta," spiegò Shouto.

"Hai sfondato la porta?!" Urlò (T/n), arrabbiata.

"Si, ma posso ripararla."

(T/n) guardò arrabbiata verso la porta, "Sarà meglio che tu la ripari!" Ordinò. "Uscirò tra poco è sarà meglio che sia riparata prima di allora, Shouto!"

"Si, M'lady (T/n)," disse Shouto, (T/n) poteva sentirmelo mettersi al lavoro sulla porta.

Lei sospirò di sollievo. 'Grazie a Dio non è entrato...' (T/n) arrossì al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere.

Non tanto dopo, (T/n) uscì dalla vasca e si coprì il corpo con un asciugamano. Aprì la porta per cambiarsi, dimenticandosi di chi la stava aspettando oltre la porta.

Shouto sorrise a (T/n), "Oh, hey--" Non riuscì a finire che i suoi occhi vennero attratti da (T/n), in piedi con solo un asciugamano.

"Cosa stai guardando?" Chiese, inclinando la testa su un lato in segno di confusione.

Shouto guardò un altro punto, arrossendo follemente. 'Non ha notato il suo abbigliamento?!'

I suoi occhi erano incollati al pavimento mentre diceva, "Il tuo abbigliamento, M'lady..."

"Abbigliamento, di cosa sta--" lei si congelò.

'OH MIO DIO, STO INDOSSANDO SOLO UN ASCIUGAMANO!!' Urlò internamente (T/n).

Prima che qualcuno potesse pensare, lei sbattette la porta del bagno chiusa.

(T/n) non riusciva a smettere di arrossire, nascose la sua testa nelle ginocchia e scivolò contro la porta.

"Mi ha visto in asciugamano..." sussurrò a se stessa silenziosamente.

Intanto, Shouto, non se la stava passando meglio. Camminava avanti e indietro per la stanza, mordendo il suo pollice.

"Okay Shouto," disse a se stesso. "Hai solo visto (T/n) in asciugamano, non c'è niente per cui impazzire, infondo non era nuda!"

I suoi metodi per calmarsi non erano a suo favore dato che adesso l'aveva immaginata senza quell'asciugamano.

La faccia di Shouto poteva tranquillamente essere scambiata per un pomodoro, per quanto era rossa.

Aveva bisogno di uscire a calmarsi, si diresse verso la nuova porta aggiustata e la aprì. Stava quasi per uscire, ma doveva fare qualcosa prima.

"(T/n), sto uscendo dalla stanza! Per favore incontriamoci vicino alla porta alla fine di questo corridoio quando sarai pronta è vestita!" E con quello, lui se ne andò.

(T/n) sentì le sue parole ed aspettò il rumore della porta che si chiudeva.

Dopo qualche secondo, (T/n) uscì dal bagno e andò nella sua stanza.

'Grazie al cielo, se ne è andato davvero...'

Da quando sapeva che avrebbe fatto qualcosa con Shouto, (T/n) voleva sembrare carina, dopo tutto, doveva sembrare che fosse follemente innamorata di lui.

Mentre guardava i vestiti, vide quello che aveva indossato il giorno prima.
Improvvisamente, il ricordo del commento di Shouto le venne in mente.

'Questo vestito ti sta meravigliosamente, principessa.'

Sembrava come se il colore preferito della sua faccia fosse il rosso, perché era ancora una volta di quella tonalità.

(T/n) scosse la testa e prese un altro vestito da mettersi. Era un vestito bianco con la parte superiore in pelle marrone, anche le maniche avevano dei dettagli in pelle. Si fece velocemente delle treccine ai capelli, ed andava benissimo per lei.

Tornò verso la porta, realizzando che era stata riparata. 'Quindi l'ha aggiustata veramente?' Sorrise e lasciò la stanza.

"Quindi, devi dirigermi alla porta in fondo a questo corridoio?" Chiese a se stessa (T/n), camminando in quella direzione.

Cominciò a sentirsi spaventata non era solo un lungo corridoio, ma era il più buio in cui eri mai stata.

'Calmati, (T/n), non ti succederà niente di male. Shouto metterebbe in pericolo qualcuno...?'

(T/n) stava dubitando sul fatto che Shouto fosse un bravo ragazzo, a questo punto. C'erano appena alcune fonti di luce che le facevano vedere, ma (T/n), per qualche ragione, continuava a camminare avanti.

Dopo, (T/n) camminò su qualcosa, si sentì cadere, ma qualcosa la prese in tempo.

Dato che era già tesa, (T/n) urlò.

Venne fermata da una mano. "Shhh!" Quella voce le sembrava familiare.

"S-Shouto? Sei t-tu?" Balbettò.

"Si, sono io. Sono contento che tu ce l'abbia fatta."

(T/n) guardò verso di lui, anche se non si poteva vedere niente. "Perché è così buio?"

"Perchè questa parte del castello doveva essere un luogo dove nascondersi durante gli attacchi, ma abbiamo spostato la sua posizione. Era stato abbandonato, così l'ho reso mio, e volevo mostrartelo."

"E-e siamo s-solo n-noi?" (T/n) era agitata al pensiero.

"Si, solo noi. Ora, andiamo." Le prese gentilmente la mano e aprì la porta che tu non sapevi ci fosse.

Una volta aperte le porte, la luce le accecò gli occhi. "AHH! Troppo luminoso!" Disse, strofinandosi gli occhi.

Dopo un momento, finalmente si guardò attorno, la sua mascella cadde a terra e le lacrime le riempivano gli occhi.

Era una libreria, piena di libri fino al tetto.

Shouto sorrise, prendendo entrambi le mani di (T/n). "Benvenuta nel nostro nascondiglio, Principessa..."

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