Capitolo ventitre

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*Bakugou's POV*

Sono passate due settimane da quando siamo stati rinchiusi in questa merda, con le persone più noiose al mondo.

Deku si era svegliato una settimana fa, commuovendo il suo stato emotivo vedendo Ochaco e (T/n), poi riempendo di domande al grape-boy. Attraverso tutto questo processo, Deku continuava a dire di star bene ripetutamente e che non c'era pericolo, ma si vedeva chiaramente che fosse una bugia. C'erano volte in cui Deku diceva di volere un po' d'acqua dalla fonte, praticamente prosciugata. A queste affermazioni io mi limitavo a tirargli uno sguardo e a sentire i suoi respiri affannati e vedere le mani tremanti.

Era lontano dal star bene, ma rimaneva sdraiato sul ventre di (T/n), che cercava di mantenerlo ancora sano. Ma sono sicuro lo vedesse anche lei. Era così evidente in ogni movimento che Deku facesse.

Onestamente, lui che si nascondeva dal pericolo era semplicemente noioso per me. Era stato pugnalato all'occhio e forzato ad essere rinchiuso senza cibo ed acqua al tempo, prendendo una febbre che lo portò al coma.

Merda, forse io concluderò bene la mia vita, ma di sicuro Deku no.

"Vado a prendere ancora un po' d'acqua." Deku si alzò in piedi, la faccia di (T/n) era molto incerta sul farlo andare o meno, quindi lui decise di rassicurarla sorridendole. "Sto bene, (T/n), tornerò in un secondo,"

Si incamminò verso l'acqua, (T/n) si rannicchiò su se stessa, chiudendo le ginocchia verso di sé. Probabilmente si sentiva inutile per lui adesso.

Come sempre, tirai uno sguardo verso Deku, vedendolo atteggiarsi come al suo solito. Allungò la sua mano, che era messa a coppetta, sotto l'acqua, ma un momento dopo l'acqua gli cadde dalla mano. Sentii il rumore.

Alzai lo sguardo, curioso di quello che stesse succedendo a Deku.

Finì per alzare la sua mano destra verso l'occhio che aveva bendato, ma la tolse immediatamente. Gli tremava la mano, la poggio sul lato della sua faccia.

Ne ebbi abbastanza di quella scena. Mi alzai e mi avvicinai a lui. (T/n) mi notò, ma non si chiese nulla tra di sé. Ignorando quello che stava per accadere.

Ancora non aveva notato la mia presenza. "Oi, Deku"

"GAH!" urlò e si scosse, dallo spavento, contro il muro. "O-oh, B-bakugou, è successo qualcosa??"

"Nulla, tranne te." Risposi immediatamente. "Perché ti comporti da duro? È noioso dopo un po', sai?"

Deku guardò a terra, cercando di non incrociare il suo sguardo. "Non sono sicuro di tutto quello che tu stia dicendo," finalmente lo guardò negli occhi. Gli fece un sorriso forzato. "Bakugou, io sto be—"

"STAI ZITTO!" lui si impaurì e riprese a guardare in terra. "Ne ho abbastanza della tua scenetta, inutile Deku."

"...non sono un Deku..."

Inclinai la mia testa. "Cosa hai detto?" lo sfidai.

Il suo sguardo verde si alzò ancora una volta su di me. "Non sono un Deku!"

"Eppure ti comporti proprio come uno di loro." ricambiai l'attacco. "I Deku sono deboli. Proteggono quello di cui non hanno bisogno di proteggere, si fanno male, poi mentono dicendo di stare bene, mentre invece stanno morendo internamente. Ti suona familiare?" Deku si congelò. Mi avvicinai al suo volto "Sei, e sempre sarai, un Deku. Non dimenticarlo."

Gli occhi di Deku sembravano quasi quelli di un morto. Io me ne andai, lasciandolo pensare bene a tutto quello che gli avevo appena detto. Mi risedetti, ignorando le occhiatacce che ricevevo dagli altri tre.

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