Capitolo otto

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*Terza Persona POV*

**UNA SETTIMANA DOPO**

(T/n) fissava senza espressione come Bakugou inseguiva Izuku nel salotto del castello, cercando di ucciderlo.

"Tu, idiota inutile! Sei sempre in mezzo!" strillò Bakugou.

"Sto solo proteggendo M'lady!" gli urlò Izuku a sua volta.

Bakugou lo guardò male. "Ti sei imbattuto su di me tre volte, facendomi versare il fottuto tè di (T/n)! Comunque perché sei così agitato?!"

Abbastanza stranamente, Izuku non gli disse nulla, attirando l'attenzione di (T/n).
"Izuku?" disse lei, guardandolo.

Stava guardando verso il basso, i suoi capelli verdi spettinati nascondevano bene la sua faccia.

"Dannazione, rispondimi!" ringhiò Bakugou, prendendo Izuku per il colletto, scuotendolo.

Questo fece rivelare il rossore di Izuku e i suoi occhi pieni di lacrime. Bakugou lo lasciò cadere, preso dallo shock.

Izuku era coperto di imbarazzo oltre il fatto che era stato catturato. Scappò dalla stanza più veloce che mai.

"ASPETTA!" urlò (T/n), andando dietro a lui, ma era già sparito dal palazzo.

Bakugou rimase ancora lì, in piedi e fermo. 'Che diavolo era quello...?'

Izuku scappò senza neanche pensarci, che voleva dire che era stato preso alla sprovvista quando era scappato da qualcuno, facendoli cadere entrambi.

"Ow..." si lamentò Izuku, sfregiandosi il capo. Guardò in alto per vedere addosso a chi era caduto, ed era in totale shock quando lo vide.

"Va tutto bene, Sir Izuku?" domandò tranquillamente Shouto.

Izuku posò le mani a terra appoggiando anche le ginocchia e la testa, rapidamente inchinandosi. "MI DISPIACE MI DISPIACE MI DISPIACE! HO PECCATO, PER FAVORE RISPARMIATE LA MIA POVERA ANIMA! NON VOLEVO BATTERMI CONTRO DI VOI, PRINCIPE SHOUTO! MI DISPIACE!"

Shouto si sedette e basta, evitando la vista in fronte a lui. "Per favore basta...". Izuku smise velocemente, sedendosi. I suoi occhi erano pieni di lacrime, ma Shouto riuscì a capire che non era per ciò che era appena successo. "Perché stai piangendo?"

Izuku si congelò, non aspettandosi che lo scoprisse. "Non è nulla, sono solo diventato strano," disse Izuku con un finto sorriso.

Shouto continuò ad attaccare, ma non voleva essere troppo curioso. "Quindi, dove stavi andando così di fretta?"

"Oh,uhm, stavo andando nell'area di allenamento" disse sinceramente. "Sarei stato già là se solo Bakugou non avesse cominciato a delirare su di me," borbottò Izuku.

Lui sospirò. "Beh, è proprio da lui," Shouto si alzò ed Izuku lo seguì. "Posso unirmi?"

Izuku scosse la testa velocemente per annuire,"C-c-certo,Sir!"

Si fecero strada verso l'area di allenamento in silenzio.

'Eh! Tutto questo è così strano! Non siamo mai stati insieme da soli, non penso che...' I pensieri di Izuku furono interrotti da Shouto che lo chiamò. "Huh?" Izuku realizzò solo in quel momento di avere todoroki molto più indietro di lui.

"Dove stai andando?" chiese Shouto. "La stanza per l'allenamento è qui," disse puntando il dito indice alla porta con sopra un cartello con su scritto 'Stanza d'allenamento'.

Izuku aveva sbagliato. 'Ho completamente passato la stanza!!' Stava mentalmente impazzendo. Eliminò tutti gli altri suoi pensieri dalla testa. Il ragazzo corse indietro dove si trovava la stanza. "Ah, scusate, Principe. Penso di essere ancora nuovo per questo posto." rise nervosamente.

Shouto fissò Izuku come lui gli passò accanto, sudando un sacco. Decise di ignorare ciò ed entrare, seguendolo, nella stanza.

"Uhm, mi guarderete allenarmi,Sir?" chiese Izuku.

Shouto annuì, sedendosi su una sedia.

'Okay, posso farlo!' Izuku afferrò la spada con decisione, armeggiandola, facendogli fare un rumore e un eco, come se fosse caduto. Izuku rimase lì impalato, scioccato da se stesso. 'AH! Mi sto incasinando!' piagnucolò nei suoi pensieri.

Izuku cerco di rifarsi dal suo errore facendo finta che non fosse successo nulla. Riprese la spada e si avvicinò lentamente al centro della stanza, dove c'era un manichino di legno alzato.

Il manichino poteva girare ed avere una spada alla mano, nell'altra aveva uno scudo.

Il ragazzo dai capelli verdi prese un respiro e si mise in posizione di battaglia. Urlò mentre colpiva le spade manichini. È riuscito rapidamente.

Improvvisamente, un flashback di Bakugou gli tornò in mente. Izuku non riuscì più a concentrarsi e fu colpito dallo scudo dei manichini, buttandolo giù dai piedi.

Quando il manichino smise di girare, la punta della spada era rivolta verso il suo collo.

Izuku aveva gli occhi bianchi da come era scioccato per quanto stava facendo male quegli allenamenti.

Indietreggiò dal manichino prima di rannicchiarsi in una pallina.

'Cosa mi succede?! Perché non riesco a concentrarmi!' sospirò tristemente. 'E mi chiamo da solo la guardia di (T/n)... Non riesco nemmeno a vincere contro un oggetto di legno! Come posso pensare di proteggerla quando ce ne sarà bisogno...?'

Shouto arrivò da Izuku, che era pieno di insicurezze su se stesso.

"Quindi...perché stai sbagliando così tanto?" chiese Shouto chiaramente.

Il ragazzo triste alzò la testa, asciugandosi le lacrime. "Lo ammetto, sono una guardia terribile. Non sarò mai in grado di proteggere (T/n) se succedesse qualcosa." Tirò su col naso. "Penso di essere veramente un Deku..."

"Deku: 'Quello che non riesce a fare niente',"disse Shouto, dando la definizione di questo pesante soprannome. "Penso che tu sia un Deku,"

Izuku rimase a bocca aperta, il suo volto cadde. 'Avrei dovuto aspettarmelo...'

"Ma sai," iniziò il principe. "Solo perché ti chiamano così non significa che sia vero." Gli occhi di Izuku si spalancarono, si voltò verso Shouto, che stava davanti a lui. "Se sei davvero un Deku, allora cambialo. Allenati duramente e prova a tutti che tu sei un 'Chikara'!"

Il ragazzo provò a trattenere le lacrime, ora, di felicità. Si alzò e si inchinò. "Lo farò, Principe. Proverò di essere un Chikara e tutti saranno fieri di me."

Shouto sorrise, soddisfatto del suo lavoretto. "Bene, adesso, continua a provare. Prenderò qualcosa da bere per noi quando avrai finito."

Izuku annuì e Shouto se ne andò.

Nel momento in cui passo per la cornice della porta, si fermò.

"È stato molto carino da parte tua da dire," disse (T/n) con un sorriso.

Shouto la guardò, era incantato e rapito dal suo bellissimo sorriso. "Ho solo fatto quello che avrebbe fatto chiunque, non è un granché..." aveva un leggero rossore, mentre guardava da un altro posto.

(T/n) ridacchiò, "Guardati da agitato! Sei così adorabile!" lo punzecchiò.
"Comunque, hai bisogno di aiuto per queste bibite? Sono contenta di essere d'aiuto!"

Shouto le diede uno splendido e luminoso sorriso. "Mi piacerebbe," accettò lui. "Andiamo, lo facciamo?" la prese per mano.

(T/n) arrossì, portando la sua calda mano da sola.

Insieme, andarono verso la cucina.

Ochaco, Kirishima, e Kaminari, che si stavano nascondendo dietro le piante, uscirono con dei simili ghigni e pensieri.

'Sono così innamorati, è incredibile!'

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