Capitolo dodici

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*Terza Persona POV*

*(T/n); anni 8*

"Mamma! Babbo! Cos'è questa cosa?!" chiese la giovane, camminando verso i genitori con una spada in mano.

"Oh, cara, stai attenta!" la rimproverò, andando al fianco della figlia e prendendo la spada.

"Questa è un'arma pericolosa (T/n), non è fatta per giocare in quella maniera". rispose duramente Jiro.

(T/n) voltò velocemente la sua piccola testa, i suoi occhi erano pieni di curiosità. "Una spada?"

"Sì, una spada," confermò Minako.

"Come la usi?! chiese ardentemente, le stelle galleggiavano attorno a lei.

Sua madre fece scappare una dolce risata dalla sua bocca, (T/n) sorrise, amava la risata della madre, le riscaldava il cuore.

"Beh, figlia mia, se vuoi usare la spada, possiamo farti vedere." offrì Jiro.

La bambina annuì velocemente, "Oh, sì, per favore! Voglio vedere!"

"Va bene, andiamo allora," sua madre e suo padre presero ognuno una manina delicata e soffice alla loro dolce (T/n). Con sorrisi da condividere, (T/n) li prese entrambi per la mano.

La famiglia felice si avvicinò alla stanza d'allenamento.

Minako e Jiro stavano dondolando avanti e indietro (T/n) mentre camminavano, facendo ridere la piccola bambina con felicità.

Ed ecco dove la vita di (T/n) era ad un passo dal perfetto.

______

*Time Skip*

La dodicenne (T/n) forse giù per le sale del suo castello. "Perché? Perché adesso?!" Chiese a se stessa, spalancando la porta della camera dei genitori.

Sul letto era sdraiata, pallida, bianca cadaverica e malata. La sua testa ruotò lentamente verso il luogo da dove proveniva il suono.

Un sorriso crebbe sul suo volto osseo. "Ah, (T/n), sei qui..." tossì violentemente, forzando (T/n) ad accorrere al suo fianco, prendendo le mani fredde di sua madre. "Dov'è tuo padre?"

"Non sono sicura..." sussurrò a malapena la ragazzina, le lacrime cominciarono ad uscire.

"Shh, va tutto bene, mia cara, non c'è motivo di preoccuparsi. Tutto andrà bene..." Disse sua madre.

Furono sentiti dei passi avvicinarsi, pensavano fosse il Re, ma era solo Izuku. "M'lady Minako..." si inginocchiò vicino a (T/n).

I suoi occhi si spostarono verso di lui, "Heh, Izuku, vedo che sei venuto."

"Certo che l'avrei fatto, M'lady!" si espresse Izuku. "Lei non è solo la nostra regina, ma la mia fiduciosa sensei, sarò sempre al suo fianco quando ce ne sarà bisogno!"

Gli occhi di Minako si illuminarono ancora di più, "Oh, questo è proprio da te, Izuku...".
La sua faccia divenne d'un tratto dura. "Ascolta, figliolo. Voglio che tu ci sia sempre per (T/n), non importa cosa e proteggila con la tua anima, capito?"

Il ragazzo dai capelli verdi annuì. "Lo farò, Minako-sensei..."

"Bene, ora, (T/n)." si fermò un momento, respirando con fatica. "Ho una piccola richiesta per te, mia cara..."

"T-Tutto quello che vorrai, mamma! Tutto ciò al mondo," pianse (T/n), stringendo più forte la madre

"Per favore, amore, non smettere mai di combattere con la spada... Vai avanti per me e sii sempre vera con il tuo cuore." Delle lacrime scesero dagli occhi di Minako.

La ragazza tremante annuì, una lacrima cadde sulla mano della regina. "Sì, mamma, lo farò." accettò. "Ma tu combatterai sempre al mio fianco, no?"

Nessuno rispose.

"Mamma, lo farai, giusto?" chiese ancora (T/n).

Silenzio.

"M-Mamma...?" la sua voce tremava.

La mano di Minako scivolò a quella di (T/n), cadendo sul letto.

"Mamma!" pianse. "No per favore, non lasciarmi, mamma. Non lasciarmi..." lei abbracciò il corpo della madre senza vita, le lacrime bagnarono la camicia da notte della madre. "Mamma... ti voglio bene..."

Izuku cadde sul suo culo, coccolando le sue ginocchia, piangendoci sopra dondolando.

Le cameriere nella stanza coprirono le loro bocche, come se volessero fermare le lacrime dal cadere.

Qualche momento più tardi, il Re entrò di colpo, con il suo mantello regale svolazzante. "No, non può essere..."

(T/n) si voltò verso di lui, coperta dalle lacrime, lo guardò malissimo, così duramente che la stanza era piena della sua rabbia. "Non eri al suo fianco..."

"S-Stavo finendo di compilare alcuni fogli..." spiegò, camminando lentamente accanto al letto. (T/n) camminò verso di lui, fermando Jiro sulle sue tracce. "Cosa sta--" non finì neanche la frase perché venne schiaffeggiato dalla ragazza proprio sulla sua faccia, con tutta la sua forza.

"Mostro!" urlò e corse via.

Izuku si alzò e corse velocemente dopo di lei. "(T/n), ASPETTA!"

Il Re rimase lì, con la mano sulla sua guancia rossa. I suoi occhi si voltarono verso Minako, che stava sdraiata pacificamente sul letto.

"Oh, mio amore..." si sedette al lato del letto, prendendo gentilmente la sua mano. "Sei bellissima come il giorno che ti ho sposata, mio tesoro, mia sposa..." baciò il dietro della sua mano. "Non troverò mai un amore come quello che ebbi con te, Minako. Eri il mio tutto... La mia vita, anima, e cuore erano e sono ancora è per sempre tuoi," Le sue mani cominciarono a tremare.

"Quindi per favore, Minako, svegliati..." pregò. "Per favore resta e aiutami a crescere la nostra meravigliosa figlia, insieme..."

Tutto era fermo in un funebre e lugubre stato.

All'età di otto anni, la vita di (T/n) era ad un passo dal perfetto.

Ma questo fu il giorno in cui finì per sempre...

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