Capitolo tredici

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*Terza Persona POV*

"(T/n), per favore, alzati!!" gridò Shouto, sperando che alla fine facesse un minuscolo movimento.

Non come gli altri, chi starebbe sul pavimento per sempre fino a che una persona non dovesse venire, (T/n) sapeva che si sarebbe dovuta muovere, e lo fece. Velocemente si alzò e corse da Shouto, buttandosi e cadendo tra le sue braccia.

"Shouto..." mormorò contro il suo petto.

Shouto sapeva di non dover dire niente e confortarla con un abbraccio, ma sapeva anche che non era il momento per quello.

"Awe, che triste... La mia opponente è corsa via," rise Torvald. "Che patetica e debole."

Lei abbracciò Shouto ancora più forte, volendo che Torvald smettesse di parlare.

But Torvald continuò. "Vostra madre sarebbe molto delu--"

"ZITTO!" interruppe un uomo.

Ma non era di Shouto la voce che gridava, ma la persona che sentì lo stesso dolore di (T/n).

Izuku.

"Midoriya, cosa stai facendo?" chiese Shouto.

"Izuku...?" disse piano (T/n). "Perché ti sei alzato? Non stai male?"

Torvald esaminò lo stato del ragazzo. "Sì, concordo. Perché sei in piedi?"

Pensando fosse molto ferito, rimase in piedi di fronte a lui, oscillando leggermente. "Stai solo zitto, okay?" disse mentre i suoi occhi si oscurarono. "Hai commesso un enorme errore parlando della mia M'lady, Regina... E la pagherai."

"Hahahaha" rise Torvald. "E come riuscirai a farmela pagare in questo stato? Riesci a malapena a reggerti in piedi. Vieni da solo e sfidami!" Fulminò il ragazzo, con la spada in mano.

Izuku si fermò. "Heh... chi ha detto che io ti avrei sfidato?"

"AHHH! Sei morto ora, ragazzino!"

"A-aspetta! Non farlo!" chiamò (T/n), preparandosi a saltare davanti alla lama.

Ma una figura scolpita la batté nel farlo, afferrando la vita di Torvald prima che potesse fare danno.

"CHE CAZZO CREDI DI FARE?!" Una voce cazzuta echeggiò. Una voce molto familiare.

"Bakugou?!" domandarono (T/n) e Shouto.

Quel piccolo Bakugou bastardo ghignò come il demonio. "Unico e solo." Il suo ego stava mostrando di essere una paura reale. "Ora, chi cazzo è questo?"

"Chi sei tu?" chiese Torvald, cercando di uscire dalla stretta forte di Bakugou.

"Ha, facile!" Senza neanche notarlo l'aura di Bakugou divenne scura e fredda. "Sono la tua morte... stronzo di un Villain." La paura trascinò tutti i presenti, "Pensate se poteste camminare qui e provare ad uccidere Izuku? Sarebbe divertente da fare."

(T/n) e Shouto sospirarono mentalmente. 'Ha già dimenticato per bene che Torvald ha cercato di ucciderci...'

Torvald aveva una rospo in gola. Le parole non potevano descrivere la sua situazione o il tono che bakugou gli aveva rivolto. Ma ovviamente, facendo ciò, ha rotto la cosa più importante in una battaglia.

Ha abbassato la guardia.

Bakugou picchiò Torvald sulle ginocchia. Lo fece con un grugnito.

"Quindi," cominciò Bakugou. "Come potrei farti vivere la vita come un inferno?" chiese a se stesso. "Ah, lo so... Cosa ne pensi della prigione?"

Prima che qualcuno potesse fiatare, tutte le guardie del palazzo circondarono l'uomo e lo ammanettarono. Nella realtà questa battaglia era durata sì o no dieci minuti, ma per le persone coinvolte era sembrato molto di più.

Dalla parte di Torvald, non disse né insulti né minacce, perciò non fece molto clamore. Era stato catturato, quindi perché dire dei veri e propri commenti inutili?

"Quindi, ora," Bakugou, che era già un eroe, fece di più. Prese Izuku a mo' di sposa, facendo arrossire il ragazzo dai capelli verdi fino a farlo diventare tutto rosso. "Andiamo a prendere delle medicine così puoi curarti più in fretta, perché più veloce guarisci, prima posso batterti ancora, inutile Deku!" urlò Bakugou al ferito.

Ricordate il rossore che aveva prima? Ecco, era stato rimpiazzato dalla paura.

"A-aspetta Bakugou! Non puoi f-farlo!" cercò di convincerlo Izuku.

Stavano correndo oscillando mentre Bakugou lo portava dal dottore.

Shouto e (T/n), che erano solo personaggi secondari in tutto questo adesso erano sotto i riflettori.

Rimasero fermi per un attimo, prima che (T/n) chiese. "Diventeranno una coppia, più in là, concordi?"

"Concordo," disse Shouto, annuendo.

Entrambi i due ridacchiarono prima di scoppiare in una risata.

Ma ovviamente, Shouto aveva dimenticato della sua ferita. Coprì il lato della pancia ferito, ma perse l'equilibrio nel farlo, facendolo quasi cadere. Prima che potesse avere l'impatto a terra, (T/n) lo prese, perdendo anche lei l'equilibrio.

"Attento là," commentò (T/n) prima di notare la distanza che c'era tra le loro facce. "Heh, ehilà..."

"Ehilà," rispose Shouto, fissando i suoi bellissimi occhi (C/o) che brillavano nella notte. Oggi, aveva visto una nuova vita insieme alla sua futura sposa.

E non poteva non sentire un calore interiore.

"Hey, Shouto?" Venne risvegliato dai suoi pensieri.

"Sì?"

Lei guardò da un'altra parte. "Scusa per essermi fermata di colpo in battaglia, e grazie per avermi richiamata."

La sua mano raggiunse la faccia di lei, accarezzandole delicatamente la guancia. "Chiamerò sempre il tuo nome, non importa il tempo, l'ora, il giorno, l'anno o il posto. Io ci sarò per chiamarti."

(T/n) arrossì diventando una sfumatura di rosso, il suo cuore batteva fortissimo, come se dovesse uscire al suo corpo.

"U-Uhm...vieni con me, devo curarti!" Lei si mise al suo fianco per aiutarlo a camminare stabilmente, lasciando la mano.

"Giusto," concordò, sentendosi un po' giù, non sicuro del motivo.

Ma era diverso per (T/n).

Lei sapeva cosa intendeva quando lo il suo cuore batteva forte, ma non era sicuro se era già pronta.

Sapeva che avrebbe dovuto chiedergli se anche lui provava lo stesso, ma non era sicura avrebbe accettato.

Quel piano che aveva creato sul matrimonio le piombò in testa.
'Beh, noi ci comportiamo da coppietta felice fino al matrimonio, ci sposiamo, poi divorziamo alle loro spalle, è perfetto!'

(T/n) rabbrividì a quel piano.

Onestamente, era qualcosa che aveva tirato fuori dal culo. Un piano random che aveva detto per sembrare intelligente o qualcos'altro, ma comunque non era così buono.

Quando (T/n) ci pensò sopra, c'era solo una cosa che voleva dire.

'Non dovrei fingere di essere felice vicino a te...Shouto'

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