Capitolo 27

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"Allora, sergente Olly, è stato scoperto qualcosa?" Rowena inizió il Consiglio.
Eravamo tutti riuniti attorno al nostro tavolo, ai soliti posti, Rowena, il Capitano, le due guardie che non conoscevo, una che conoscevo, Nick e io. Il resto della sala era vuoto.
Rowena si stava rivolgendo alla guardia, che stava proprio davanti a lei, all'altro lato della tavola. Era la guardia che era rimasta a controllare la porta della mia camera, prima che cambiassi camera. La guardia piú odiosa. Quella piú fedele a Rowena.
Olly.
Era buffo pensare che una guardia cosí determinata e letale potesse avere un nome tanto dolce ed innocente. Ma, nel regno della rossa, nessuno era davvero dolce ed innocente.
Olly annuí e si alzó in piedi, facendo grattare la propria sedia contro il pavimento di pietra, un rumore insopportabile.

"Certo, Maestà. Non avrei mai fatto convocare un Consiglio senza una vera ragione." cominció Olly, le spalle e la schiena dritte, le mani dietro la schiena, in posizione, come se fosse un soldato e non una guardia.

"Ebbene?" lo esortó Rowena, battendo le dita sul tavolo, in attesa.
L'altro braccio era piegato e sorreggeva il suo viso, con poco interesse. A quanto pareva, non era stata lei a convocare il Consiglio, ma una guardia.
Olly.
Olly si schiarí la gola, prima di cominciare.

"Maestà, siamo stati sulle tracce di Dimitri fino a questo momento, ma la ricerca non è ancora giunta a termine. Abbiamo provato a fermarlo, subito dopo il vostro colloquio con lui, qui, ma il vampiro è riuscito a sfuggire." disse, lo sguardo fermo, puntato sulla rossa.
La rossa non rispose. Continuó a battere le dita sul tavolo. Non fece una piega.

"E hai convocato il Consiglio per questo?" chiese lei, apparentemente disinteressata.
Non inarcó nemmeno un sopracciglio. Nemmeno al sentire la guardia nominare il nome di Dimitri.

"No, Maestà." La guardia scosse la testa. "Ho convocato il Consiglio per qualcosa di piú importante: abbiamo scoperto chi è colui che sta nutrendo il re dei vampiri.".
Non capii subito ció che stava dicendo Olly. Le sue erano solo parole. Mi accorsi del loro significato solo quando notai gli occhi di Rowena assottigliarsi, i lineamenti del suo viso irrigidirsi.
D'istinto, mi irrigidii anch'io. Voltai di scatto il viso verso la guardia che era in piedi, Olly, in attesa che continuasse a parlare. Non potevano aver scoperto davvero Sylver.
L'ultima volta che avevo visto la mia migliore amica, questa se ne stava andando dalla mia camera, in lacrime, non lasciandomi nemmeno scusare per qualcosa che non avevo neppure fatto.
No.
Cosa aveva fatto, Sylver, una volta uscita dalla mia stanza? Si era fatta scoprire volontariamente?
Sentivo il cuore battere piú veloce, ad ogni secondo che passava.

"E chi sarebbe? Spero per lei, sergente, che sia qualcuno di credibile. Non ho tempo da perdere, per Consigli inutili, non convocati da me." rispose la rossa, un lieve sorriso di scherno dipinto sul viso.
La guardia non fece una piega.

"Si tratta di qualcuno molto piú vicino a voi di quanto immaginiate, Maestà. Ma lo sapete anche voi, chi è colui che sta aiutando il re dei vampiri. Chi sono. Sapete anche voi che un re dei vampiri non puó bere qualche goccia di sangue al giorno, per sopravvivere, soprattutto se deve guarire da una ferita come quella che gli avete inferto.
Abbiamo scoperto solo due colpevoli, ma questo non esclude che ce ne possano essere altri.".
Sentivo i nervi tesi, ogni parte di me non si muoveva, in attesa che la sua bocca pronunciasse i nomi dei traditori del regno di Rowena, che sarebbero stati puniti, come era stato punito Reinold.
Nick. Sylver.
Non sapevo se ci fossero altri nomi da aggiungere alla lista. Faticavo a respirare, nell'attesa. Aspettavo solo che dicesse quei due nomi. Ma aspettare era peggio di sentire quegli stessi due nomi.

"Sergente, la invito a rivelarmi i colpevoli." lo esortó, di nuovo, Rowena, battendo ancora le dita sul tavolo.
Sentivo solo quel rumore sordo, le sue unghie che toccavano la superficie del tavolo, senza un ritmo preciso. Non sentivo nemmeno il mio respiro.

"Tutti i traditori devono essere processati, Maestà, l'avete detto voi stessa. Perció, non appena riusciremo a catturarli, li processeremo." continuó Olly.
Rowena allargó il proprio sorriso.

"Sergente, mi sta dicendo che non avete ancora catturato i traditori? Sa quanto sono pericolose, qui, quelle persone?" disse, sprezzante.
Il sergente continuó, imperterrito.

"Per processarli, peró, avremo bisogno della vostra approvazione. Perchè i due traditori sono proprio sotto la vostra tutela.".
Mi mancó l'aria. Non poteva riferirsi a loro due. Nick era una delle guardie piú fidate di Rowena, una abbastanza fidata da potersi occupare della sicurezza della principessa. Sylver era una serva che si occupava della camera della principessa, una serva abbastanza fidata per poterlo fare. Due delle persone piú vicine a Rowena.
Ma non poteva riferirsi a loro.
"Sylver.".
Fu un colpo allo stomaco. Quel nome brució, pronunciato da quella guardia.
"È il nome della serva che ha affidato alla principessa. E James.".
Sbattei le palpebre, confusa. La guardia avrebbe dovuto dire il nome di Nick. Era Nick che stava tradendo Rowena. Era Nick. Solo Nick.
Avevo escluso il fatto che anche James stesse cercando di far uscire Dimitri dalla struttura. Non era possibile, che, in una situazione del genere, James pensasse ancora al proprio re, non dopo aver scoperto chi ero davvero, non dopo aver scoperto cosa aveva fatto a Reina, non dopo avermi messa incinta. Credevo che l'unico obiettivo di James fosse stato quello di portarmi fuori dalla struttura e di stare insieme a me. Non credevo possibile il fatto che, nonostante tutto, James potesse rimanere fedele al suo re. Nonostante l'avesse tradito.
Accanto a me, Nick non fece una piega. Anzi, tremava, come aveva sempre fatto, davanti alla rossa, lo sguardo puntato sul tavolo e gli occhi che tremavano. In questo modo, non riuscii a capire se stesse fingendo o fosse davvero in quello stato, preoccupato di essere stato scoperto.
Ma io non ero altrettanto brava. Non fui abbastanza brava a nascondere il mio orrore.
I traditori devono essere processati.
Rowena si leccó le labbra, il sorriso era scomparso dal suo volto. Sembrava quasi tranquilla.

"Come fa ad esserne sicuro, sergente?" obiettó.
Il sergente Olly non mostró alcun segno di cedimento. Al contrario, raddrizzó ancora di piú la schiena e prese un bicchiere da sotto al tavolo, un bicchiere di plastica bianca. Lo avvicinó a Rowena. Al suo interno, c'era del liquido rosso scarlatto, denso. Sangue.

"Annusate, Maestà." la esortó Olly.
Lei lo fece. Ed aggrottó la fronte.
Olly aveva indovinato i nomi dei traditori.

Sangue regaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora