Capitolo 17

843 54 16
                                    

"Le cose sono andate cosí." protestó James, dietro di me.
Sentivo ancora il rumore gutturale, la rabbia di James. Ma non gli avrei permesso di interrompere ció che la rossa stava dicendo.
Rowena scosse la testa, divertita, guardando James.

"Tu non l'hai vista morire. Non sai quando è successo. Non sai nemmeno che era incinta quando è morta!".
Il Capitano afferró la rossa per un braccio, prima che questa attaccasse James. Io arretrai, facendo arretrare anche James.
James barcolló all'indietro, come se la rossa l'avesse davvero attaccato.

"Non l'ho mai toccata. Ci siamo solo scambiati qualche bacio...." la voce di James era un sussurro, non riusciva a credere a ció che gli aveva detto la rossa.
Era incinta, quando è morta.
Mi tornó in mente l'immagine di me incinta, nella casa di legno, la tristezza che mi gonfiava il petto nel vedere che la porta di casa rimaneva chiusa.

"Chiedilo a Lilith." la rossa si fermó, smise di divincolarsi dal Capitano.
Rowena spostó lo sguardo su di me, il sorriso di nuovo subdolo e malizioso.
"O forse eri troppo ubriaco per ricordartelo? Mia sorella è rimasta incinta dopo che tu ti sei concesso a lei, anche se lei sapeva che eri ubriaco. Lilith, ti ricorda qualcosa?".
Avvertii un brivido corrermi lungo la schiena. Sentivo ancora le mani di James su di me, le sue carezze, i suoi baci. Me lo ricordavo troppo bene.
Rowena tornó a guardare James, il sorriso sostituito da una smorfia sprezzante.
"Reina è rimasta incinta pochi giorni dopo averti conosciuto. Mi aveva raccontato com'era successo e come tu l'hai morsa, rendendola un vampiro." sibiló nel dire l'ultima parola, come se non avesse voluto dirla, ma aveva dovuto.
James si sporse oltre il mio corpo, verso Rowena.

"Non l'ho morsa! Non avrei mai potuto farlo!" protestó.

"Come non avresti mai cercato di mordere Lilith." Lo scherní Rowena. "Lilith, dopo averti messa incinta, James non ha nemmeno avuto l'idea di morderti?".
Non riuscivo a seguire la rossa, il discorso spezzato da James.
Il Capitano vide la mia confusione. Sfioró il braccio di Rowena con la mano libera, quella che non la tratteneva a lui, per farle spostare l'attenzione su di me.
Gli occhi della rossa avrebbero potuto far intimorire anche Dimitri.
Deglutii. Nella stanza, cadde il silenzio.
Dopo un attimo di esitazione, il Capitano si accostó all'orecchio della rossa, le labbra appoggiate alla pelle della rossa.

"Rowena, è arrivato il momento di raccontarle tutto. Ha visto la casa." sussurró.
Nonostante la distanza, riuscii a sentirlo.
La voce del Capitano era bassa e profonda, insisteva perchè sapessi. E, per un attimo, pensai che il Capitano sarebbe potuto diventare un mio alleato. Ma, quando i suoi occhi scuri come l'ebano mi fulminarono, divertiti, capii che, in realtà, non lo stava facendo per me.
Vuole che sappia perchè ha qualcosa in mente.
La rossa mi scrutó, gli occhi fissi nei miei, e, dopo che il Capitano l'aveva lasciata andare, si ricompose. Drizzó la schiena ed assunse l'aspetto regale di poco prima.

"Ma mi dovete promettere che James non interverrà." chiese lei.
Guardai James, chiedendogli con lo sguardo di fare ció che gli aveva chiesto di fare la rossa: stare zitto. Lui sembrava contrario a questa idea.
Gli strinsi il braccio, per attirare la sua attenzione, ma non funzionó.
Non avrei permesso che rovinasse tutto.

"Sí, non interverrà." risposi io.
James si divincoló dalla mia presa e si staccó da me. Sentivo il suo sguardo penetrarmi la schiena.
La rossa, allora, spostó l'attenzione su di me. Le sue labbra erano serrate, il suo sguardo amareggiato.

"Siediti." mi ordinó, mostrando, con la mano il gradino dietro di sè.
Scossi la testa.

"Dimmelo e basta." insistetti.
Lei, come poco prima, lasció cadere il braccio lungo il fianco. Distolse lo sguardo.
Prese un respiro profondo. E cominció.

"Reina era mia sorella eravamo sorelle gemelle. Siamo sempre state legate. Da piccole, uscivamo di casa di nascosto per vedere il sole sorgere. Ci piaceva cosí tanto." le sue labbra si piegarono in un sorriso triste, al ricordo.
D'un tratto, mi ricordai dell'immagine delle due bambine che correvano, su un prato, e ridevano.
"I nostri genitori sono morti quando noi avevamo nove anni. Ma le persone del nostro villaggio ci aiutavano a crescere, ci ospitavano a casa loro, se noi non riuscivamo a comprare il cibo necessario per la giornata.
Man mano che passavano gli anni, sempre piú persone ci aiutavano ed il villaggio si ingrandiva, con l'arrivo di stranieri.".
Alzó lo sguardo su James, la tristezza era scomparsa.
"Io ero andata ad aiutare i bambini del villaggio, quel giorno, quando Reina ha incontrato James e non potevo avvertirla di stare lontana da lui per ció che era. James era un vampiro. Ma Reina non aveva mai sentito parlare di vampiri. Io, invece, adoravo incontrare gli stranieri del villaggio ed è stato proprio uno di loro a parlarmene.
Reina, peró, non si fidava a portare a casa James, aveva paura che fossi gelosa. Fino a quando lei non mi aveva detto che pensava di essere incinta. E mi ha mostrato i buchi sul suo collo. Erano buchi fatti dai canini di un vampiro, gli stessi che ho visto su di lei.".

"Io non l'ho messa incinta e non l'ho morsa!" sbottó James.

"L'hai messa incinta dopo aver bevuto una bottiglia di vino a casa nostra. Lilith, ti ricorda qualcosa?" mi scherní la rossa.
"E subito dopo l'hai morsa." Tornó a rivolgersi a James. "Per i vampiri, è un atto naturale voler bere il sangue dell'amata dopo aver passato la notte insieme a lei. È il voler suggellare il vincolo di fedeltà ed amore tra i due amanti. E tu hai fatto la stessa cosa con mia sorella, la stessa che avresti voluto fare anche con Lilith, se i suoi genitori non fossero rientrati in casa proprio in quel momento.".
La sua voce aumentava di intensità ad ogni parola, la rabbia cresceva, dentro di lei.
Sbattei le palpebre, confusa. Come faceva a sapere dei miei genitori? Sembrava conoscesse tutto, di me, come se mi avesse sempre tenuta d'occhio.
La rossa continuó, imperterrita.
"Qualche settimana dopo, uno straniero ha distrutto il nostro villaggio. E Reina é morta. Con un bambino accanto.".

Sangue regaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora