Only You [hs]

25.

Madison.

Mi sentivo a pezzi,completamente.
Ero stanca di tutto,di tutti,di Harry e delle sue stronzate.

Stronzo.

Era l'unica parola che mi veniva in mente in quel momento.

Aveva detto di voler stare con me,sembrava completamente un'altra persona.

Mi aveva lasciato da sola all'ospedale,e si era andato a divertire come se nulla intorno a lui contasse.

E io avrei dovuto credergli? Poteva scordarselo.

Mi aveva delusa,delusa nel profondo.
Avrei dovuto dimenticarlo.
Ma come si faceva a dimenticare una persona quando se ne era fottutamente innamorati?

*
Ormai il peggio era passato.
Trey era stato dimesso dall'ospedale pochi giorni fa e come previsto era tornato a New York con i genitori.

I giorni passavano e quasi non mi resi conto che eravamo arrivati al weekend.

Avevo visto i ragazzi poche volte in settimana,per via di Harry,e sempre quando lui non era presente per via del lavoro.

Zayn mi aveva chiesto del perchè ed io continuavo a cambiare discorso o comunque cercavo sempre scuse per dirgli che andava tutto bene e che io ed Harry avevamo deciso di prenderci una pausa e nient'altro.

Non avevo alcuna intenzione di vedere Zayn ed Harry ammazzarsi per cose che riguardavano me.

I primi giorni dopo aver scoperto della bionda in casa sua,aveva continuato a tartassarmi di chiamate,alle quali però non avevo mai risposto.

Non avevo intenzione di parlargli dopo quello che era successo.

Non avevo alcuna voglia di vederlo,e dopo avergli scritto di non chiamarmi più,nei seguenti giorni era andato tutto liscio come l'olio.

Mi resi conto che si erano fatte quasi le otto in punto quando vidi Jeff cominciare a togliere tutto dal bancone.

"Puoi ritirarti se vuoi,quí finisco io,hai dato il massimo per tutta la settimana."

Mi disse facendosi scappare una risata e gli sorrisi in segno di ringraziamento.

Feci per togliermi il grembiule e prendere le mie cose quando Jeff mi richiamò.

"Ah Madison? Domani è il primo giorno per Brandon,quindi sarete in due."

Annuii uscendo dalla porta e dirigendomi verso la fermata dell'autobus.

Aspettai quasi dieci minuti quando vidi una macchina fermarsi sul marciapiede.

Non diedi molto peso alla cosa,fino a quando il finestrino non si abbassò.

"Ehi tu,hai bisogno di un passaggio?"

Disse e avvicinandomi di più mi resi conto che si trattava di Brandon.

"Non dovrei accettare passaggi dagli sconosciuti."

Gli dissi vedendolo ridere.

"Da domani lavoreremo insieme fino alla fine dei tempi,quindi in pratica non sarei più uno sconosciuto. Dai salta su."

Disse facendomi cenno di entrare.

In effetti aveva ragione su questa cosa,e quindi mi affrettai ad entrare nella macchina,volevo solo tornare a casa e buttarmi sul letto a dormire.

"Allora,che ci fai da queste parti?"

Mi chiese come se sapesse già la risposta e spostò il suo sguardo su di me.