38.

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Madison.

"Tu cosa?!"

Emma mi guardò con faccia sconvolta e io non riuscivo a smettere di guardarmi il polso.

"Em è un regalo,non è fantastico?"

La sera prima Harry aveva deciso di farmi una sorpresa e appena me lo aveva detto rimasi spiazzata un pò anche io.

Ma subito dopo ero stra felice del risultato.

"Madison! Avete fatto un tatuaggio,insieme."

Roteai gli occhi per poi continuare a bere il caffè.

Rimase per qualche minuto in silenzio scrutandomi con lo sguardo e poi riniziò a parlare.

"Non glie l'hai detto vero?"

Chiese e subito i miei pensieri tornarono su quell'argomento.

"No Em,e non iniziamo di nuovo,ti ho detto che sto bene non devi preoccuparti."

Cercai di rassicurla.

In realtà dentro di me mi sentivo tutt'altro che bene.
Volevo solo aspettare che mi tornasse il ciclo e nient'altro.

Le cose stavano andando per il verso giusto,non volevo tornare a rovinarle.

"Sei cosí testarda! Madison è una cosa seria,perchè non riesci a capirlo?"

Stava cominciando a farmi innervosire.
Doveva sempre fare cosí.
A quel punto sbottai e non mi resi nemmeno conto con che tono mi ero rivolta a lei.

"Si sono testarda e allora? Tu che cosa avresti fatto al mio posto? Prova a metterti nei miei panni Em!"

La sua faccia era sconvolta e quasi mi sentii in colpa qualche secondo dopo.

Non parlò ma si limitó ad abbassare lo sguardo.

"Senti mi dispiace. Torno a casa,ci sentiamo più tardi."

Le dissi poi e afferrai la mia borsa dirigendomi verso la porta del bar.

*
Era passato un giorno e non ero uscita da casa.
Avevo deciso di chiedere un giorno a Jeff perchè mi sentivo poco bene.

Ogni volta avevo pensato che avrei dovuto dare retta ad Emma,ma quando mi misurai la febbre e avevo visto che ne avevo un pò cercai di tranquillizzarmi e pensare che in realtà fossi solo stanca e che forse era solo colpa della febbre.

Non vedevo Harry da tutto il giorno,era passato in mattinata a vedere come stavo ed era scappato a lavoro.

Emma non si era fatta più vedere da quando ci eravamo viste al bar e da una parte le davo ragione.

Ero stata troppo rude nei suoi confronti.

Avevo detto a Zayn che avevamo avuto una piccola discussione e gli chiesi se poteva parlarle e mi aveva rassicurato che tutto si sarebbe sistemato.

Ero spaventata.

Non riuscivo a smettere di pensare a cosa fosse successo se avessi scoperto davvero di essere rimasta incinta,e allo stesso tempo non avevo il coraggio di fare quel fottuto test.

Ad un tratto sentii il campanello suonare e appena mi alzai dal divano mi diressi verso la porta.

"Emma."

Fui sollevata nel vederla,e mi fece un piccolo sorriso prima di entrare e le feci segno di seguirmi in salotto.

"Zayn ha detto che hai la febbre."

Disse solo per poi sedersi vicino a me.

"Si ma sto bene."

Rimase a guardarmi per poi prendere la sua borsa e la vidi frugare tra le sue cose.

Non appena si fermò la vidi far uscire una scatola con una busta bianca e me la porse.

Era un test di gravidanza.

"Senti mi dispiace per come ho reagito l'altro giorno. Non posso immaginare come ti senti,però è la cosa giusta da fare,per qualunque cosa io ci sarò sempre."

Non sapevo cosa dire in quel momento,ma la abbracciai all'istante.

Forse aveva ragione.

Avrei dovuto fare il test e al più presto.

*

Emma.

Speravo davvero che Madison mi avesse dato retta.

Era la cosa giusta da fare.

Speravo soltanto che fosse un falso allarme.

Appena l'avevo vista a casa sua sembrava cosí spenta e spaventata.

Povero tesoro.

Ero dovuta scappare a lavoro per badare di nuovo alla piccola Josie.

Ma mi fermai appena sentii il telefono squillare.
Era Harry.

Chissà che cosa voleva.

"Che cosa vuoi?"

Risposi.

"Devo parlarti di una cosa,ti aspetto in palestra."

Che cosa?
Oh no ci mancava anche Harry adesso.
Avrei fatto tardi a lavoro.

"Non se ne parla Harry,devo andare a lavoro fra poco."

Dissi cercando di sbrigarmi.

"È importante,dammi cinque minuti."

Non risposi subito ma rimasi a pensare.
Subito dopo annuii e gli dissi che sarei arrivata da lui in cinque minuti.

Che cosa avrà voluto dirmi di cosí tanto importante?
Che riguardasse Madison?

Mi affrettai per non fare tardi a lavoro e appena arrivai fuori dalla palestra parcheggiai e mi diressi dentro di essa.

Quando Harry si accorse che ero arrivata si diresse subito verso di me facendomi cenno di seguirlo fuori.

"Allora,qual è il problema?"

Gli chiesi e quando lo guardai aveva l'aria preoccupata.

"Madison,è strana."

Cazzo.

"Ma no cosa dici,ha la febbre è normale che sia un pò stanca."

Cominciai a parlare cercando di essere credibile.
Non riuscivo a guardarlo in faccia.

Non ero brava a mentire cavolo.

"Emma,dimmelo perchè sto impazzendo,è da giorni che si comporta in modo strano."

Che cosa avrei dovuto dirgli adesso?
Pensa Emma pensa.

"Emma dimmi solo che è successo,non mi arrabbierò."

Non riuscii a dire niente.
In che situazione ero capitata?

"Harry devo andare a lavoro mi dispiace."

Dissi subito voltandomi e andando verso la mia auto ma fui bloccata non appena Harry mi afferrò il braccio e si mise davanti a me.

"Stai scherzando? Emma vuoi dirmi che cosa c'è che non va? Andiamo non può essere cosí grave..."

Sentii il mio telefono iniziare a squillare e appena lo presi dalla mia borsa mi cadde qualcosa a terra.

Non ci feci molto caso all'inizio ma appena vidi Harry raccoglierlo capii che cos'era e dalla sua faccia sconvolta cominciai a deglutire.

Era lo scontrino del test di gravidanza.

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