Capitolo 19: La cosa più bella che mi sia mai capitata.

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Spero di rivederti presto perché devo dirti una cosa importante e non posso davvero aspettare più di una notte. -Swan.

Queste erano le parole scritte da Emma su quel foglietto e lui non poteva far altro che aspettare quella notte per sentire ciò che la sua principessa aveva da dirgli.

La notte sembrò non passare mai. Killian riuscì a dormire solo per due o tre ore, mentre Emma aspettava con ansia.

Finalmente, dalla finestra del castello, si riuscivano a scorgere le prime luci dell'alba e, proprio in quel momento, il pirata si incamminò verso il palazzo.
Andò a passo così svelto che impiegò meno tempo del solito.

Appena entrato nella stanza della principessa, si accorse che dormiva ancora e non volle disturbarla. Tuttavia, dopo poco tempo, si svegliò.

"Buongiorno tesoro." Le sussurrò.
"Buongiorno." Rispose rauca mettendosi a sedere sul letto.
Killian prese posto accanto a lei.
"Come stai?" Le chiese.
"Adesso molto bene. Tu?"
"Bene, ma a Spugna manchi e anche al capitano." Rispose.
"Dì a Spugna che manca anche a me!" Sorrise.

I due parlarono a lungo del più e del meno, risero moltissimo soprattutto per le battute stupide e gli aneddoti divertenti che Killian raccontava ad Emma.

"Quindi Spugna è veramente caduto in acqua mentre spiegava le vele?" Rise di gusto.
"Ecco perchè gli manchi." Rise insieme a lei.

Passarono ore e ore l'uno accanto all'altra, tuttavia Killian non osò avvicinarsi più del dovuto.
Nonostante fosse curioso, non le chiese del biglietto. Preferì ascoltare la sua voce.

"Sai, oggi sono sola con le domestiche. Ecco perché mi annoiavo. Certo, non è che di solito mi diverta, ma..."
"Puoi uscire da qui o ti è vietato?" Chiese Killian.
"Vietato, ma perché non andiamo via?" Lo supplicò Emma.
"Vorrei tanto portarti via, ma non c'è nulla di pronto per una fuga." Disse deluso.
"Non mi importa, ma almeno usciamo insieme. Per favore." Chiese affabile.
"E va bene!" Si lasciò subito convincere.

Emma, prima di scendere dalla torre, non considerò una cosa: soffriva di vertigini.
Killian scese per primo così da poterle dare istruzioni.

A circa due metri dal suolo, inciampò sul suo stesso vestito e cadde.
Fortunatamente, Killian, fu pronto a prenderla.
"Va tutto bene?" Chiese il pirata.
"Sì, grazie a te."
Si guardarono negli occhi per qualche istante, poi delicatamente la mise giù.

Camminarono per un po'. Killian la teneva per mano.
Mangiarono in una squallida tavernetta e si divertirono molto. Soprattutto lui quando ad Emma, dopo aver bevuto un bicchiere di birra tutto in un sorso, venne il singhiozzo.

"Mi prendi in giro così..." singhiozzò. "Non te la perdono questa!" Singhiozzò ancora.
"E va bene, scusa." Rise. "Adesso fai ciò che ti dico." Disse.
Annuì.
"Chiudi gli occhi, trattieni il respiro e conta fino a dieci." Ordinò.
Emma eseguì alla lettera i suoi ordini.

Killian non riuscì a resistere. Sembrava così carina e indifesa con quell'espressione sul viso. Istintivamente sorrise e poi la baciò.
Emma ne fu davvero sorpresa, ma non si tirò indietro.

Dopo poco tempo, uscirono dalla taverna e si recarono in una campagna. Emma raccolse ogni tipo di fiore. Era così felice. Era come se fosse tornata a respirare dopo un periodo di apnea.
D'altro canto, Killian la guardava ed era felice.

"Emma, ho deciso. Cercherò di preparare tutto il prima possibile per portarti via con me." Disse ad alta voce.
Emma sorrise come non aveva mai fatto prima e corse ad abbracciarlo. "Grazie di cuore, davvero. Non so cosa dire." Disse dandogli un bacio sulla guancia.

Purtroppo tutte le cose belle finiscono e quel pomeriggio, come ogni altra cosa bella, durò troppo poco.
Killian dovette riportare Emma al suo castello.

Quando entrambi entrarono nella stanza della principessa, rimasero in silenzio e, quando Killian stava per andare via, Emma lo bloccò.

"Hai letto il mio biglietto?" Chiese.
"Sì, l'ho fatto, ma non ti ho detto nulla perché non volevo metterti a disagio." Rispose.
"Non mi metti affatto a disagio. È una cosa che sappiamo solo io e Regina ed è una cosa che tu devi assolutamente sapere."
"Non sarai mica..." non continuò la frase.
"No, non quello." Rise.
"E allora cosa? Non tenermi sulle spine!" Esclamò ansioso.

Prese un bel respiro.
"Ti amo."
"Emma...sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Ti amo anch'io."

***********
Heyhey, scusate sempre per l'orario ma sono le uniche ore libere che ho!
Scusate davvero se vi ho fatto aspettare tanto.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Inoltre volevo ringraziare tutti coloro che leggono e mettono le stelline. Grazie davvero.❤️

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