Dopo un paio di baci e senza alcuna voglia di farlo, il capitano si vestì e lasciò Emma ancora a letto.
Killian dovette tornare ad essere il capitano, almeno con la sua ciurma, ma continuava comunque ad essere felice anche se lo mascherava molto bene.
Emma si prese un po' di tempo per vestirsi, dare una sistemata ai capelli e alla stanza che era un completo disastro.
Mentre Killian decideva la rotta da prendere e dava istruzioni alla sua ciurma, Emma si appoggiò all'albero per prendere un po' d'aria e ripensare alla notte precedente a quel giorno soleggiato. Non appena alzò la testa si accorse di un paio di occhi azzurri fissi su di lei.
"Cosa c'è da fare oggi, capitano?" Domandò con tono serio.
Killian sorrise. "Si dovrebbero spiegare le vele, Swan." Rispose.
"Perfetto, vado subito."
La bionda stava per andarsene quando il capitano la prese per il braccio. Si guardò intorno e la baciò.
Emma gli sorrise. "Adesso posso andare? Altrimenti il mio capitano mi punisce." Lo prese in giro.
"Sei proprio divertente. Comunque, sì, vai." Disse mettendo un finto broncio.
"Guarda che il broncio non ti sta affatto bene." Disse Emma mentre si allontanava.
Killian scosse la testa sorridendo e, come ogni giorno, stette al timone.
Nel frattempo Emma spiegava le vele.
Le piaceva stare così in alto da sentire il vento tra i capelli e il sole caldo sulla pelle. Il capitano, volendo vedere come se la cavava, aprì il binocolo e stette a guardarla per alcuni minuti.
Sembrava davvero innamorato anche se lui non amava definirsi così, mai.
Purtroppo non poté ammettere completamente a sè stesso i suoi sentimenti perchè qualcuno lo interruppe.
"Capitano..."
"Spugna cosa succede?" Disse infastidito.
"Capitano devo comunicarvi una cosa importante che ho scoperto poche ore fa..." Fece una piccola pausa. "Si tratta di Emma Swan."
"Di cosa si tratta?" Domandò con fare un po' troppo interessato.
"Ho trovato questo."
Gli mostrò un volantino con su una sua foto.
Lei era la principessa della Foresta Incantata. La principessa scomparsa della Foresta Incantata. La figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro.
Un impeto di rabbia si fece strada dentro di lui.
"Spugna resta qui al timone." Gli ordinò.
Lui annuì.
Killian si diresse alla sua stanza e, durante il tragitto, incontro Jason.
"Jay, va' a chiamare Emma Swan. Dille di venire da me." Ordinò senza batter ciglio.
Non gli diede neanche il tempo di rispondere che se ne andò subito.
Era davvero arrabbiato, ma anche deluso.
Emma entrò in camera e gli sorrise, ma capì dallo sguardo del capitano che qualcosa non andava.
"Killian, cos'è successo?" Domandò preoccupata mentre si avvicinava a lui.
"La domanda giusta non è questa, bensì: quando avevi intenzione di dirmelo? Perché tu avevi intenzione di dirmelo, vero?" Domandò con tono distaccato mostrandole il volantino.
Emma rimase pietrificata, non poteva succederle questo proprio adesso. Cercò di essere forte.
"Non avevo intenzione di dirtelo finchè saremmo stati vicini al palazzo. Non volevo che pensassi di riportarmi indietro." Confessò.
"Quindi tutto ciò che c'è stato tra di noi é stato una bugia, proprio come quelle che hai detto dal momento in cui hai messo piede su questa nave." Ribattè con tono deluso.
"No, non è così. Devi credermi. Io non ho fatto ciò che ho fatto solo per divertirmi o assicurarmi un passaggio lontano dal regno. Cioè, all'inizio, durante il primo mese, quando mi sottoponevi a delle prove, sì. Ma quello che è successo ieri non ha niente a che fare con il passato." Disse guardandolo negli occhi.
"Devo crederti? Tu mi hai mentito ed io mi fidavo. Come faccio a crederti. Tu hai cercato di farti più amici possibili sulla nave per questo motivo. Me ne rendo conto solo adesso: Andrew, Bill, Jason... persino io ci sono caduto. Complimenti." Disse alzando la voce.
Quelle parole le fecero davvero tanto male. Non voleva perdere anche lui a causa della sua famiglia.
"Ma cosa vai blaterando? Ma ti ascolti quando parli? Io qui sulla nave parlo con tutti perché mi piace il clima spensierato ma, Killian, con te é davvero diverso."
"Sono Capitan Uncino per te. Comunque tra due settimane ti riporterò a casa tua, ma non voglio la ricompensa quindi me ne andrò subito, vostra maestà."
Capitan Uncino. Vostra maestà. Quelle parole per Emma furono un colpo al cuore infatti, quest'ultimo, sembrò rompersi in mille pezzi.
Non riuscì a dire niente.
Aprì la porta e andò a rifugiarsi in una piccola stanza che aveva scoperto esplorando la nave.
Era piccola e piena di polvere e c'era solo uno sgabello.
Era praticamente vuota. Vuota come si sentiva Emma in quel momento.
Killian, d'altro canto, non riusciva a capire perchè Emma fosse scappata o perché gli avesse tenuto nascosto tutto quanto e tutte queste domande a cui non sapeva dare una risposta, lo facevano soffrire.
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Heyhey, sono tornata con nuovo capitolo birthday edition (it's my birthday). Scusate se vi ho distrutto i sogni, ma non vi preoccupate che questa non sarà nè la prima nè l'ultima difficoltà che questi due poveracci affronteranno prima dell'happy-ever-after.
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Simply complicated.
FanfictionUna doppia fuga. La prima da una vita piena di privilegi e responsabilità, l'altra da un passato burrascoso. Un incontro casuale. Bugie, intrighi e complicazioni aiuteranno i nostri protagonisti a scoprire chi sono e quale sia realmente il loro de...