Capitolo 15: Trauma.

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Emma sentì dei rumori e iniziò a svegliarsi.
Quando si alzò, Killian dormiva ancora. Lo guardò e gli accarezzò la guancia.

"Buongiorno tesoro." Disse Killian con voce roca.
"Buongiorno." Rispose Emma sorridendo.
Killian le si avvicinò e la baciò.

Nessuno dei due aveva intenzione di smettere, avevano completamente dimenticato di essere a palazzo. Erano spensierati.

Una voce e dei rumori li portarono alla realtà.
"Emma, stai ancora dormendo?" Chiese la regina a voce alta mentre bussava insistentemente.
Killian guardò Emma.
"E ora che facciamo?" Le sussurrò.
"Non parlare." Gli disse a voce bassa.
"Emma, mi senti?" Disse la regina con la voce più acuta.
"Sì, sento." Rispose fredda e con un tono abbastanza alto per assicurassi che la sentisse.
La sovrana cercò di aprire la porta. "Perché è chiusa a chiave?"
"Non sto bene e ho bisogno di tranquillità. Vorrei restare da sola." Rispose la principessa.
Nel frattempo, il pirata, si alzò e si vestì.
"Emma, apri la porta!" Ordinò.
"No." Rispose secca.
Killian la guardò. "Io vado, ci vediamo presto. Tu aspettami." Le sussurrò all'orecchio.
Andò via.

Emma, dopo un tempo che parve infinito, aprì la porta ed era perfettamente pettinata e vestita e la sua camera era complrtamente in ordine.
"Cosa c'è? Perché sei venuta qui?" Chiese perplessa.
"Sono venuta ad avvertirti che il principe Jonathan é qui. È arrivato un giorno prima del tuo compleanno così potrete conoscervi meglio." Disse la regina con un gran sorriso stampato sulle labbra.
"No. Non voglio conoscerlo meglio. Io non lo sposerò." Ammiccò Emma.
"Tu lo sposerai invece. Non fare la bambina, Emma!" Alzò la voce.
"Va' fuori." Disse con tono basso.
"Vuoi ripetere?" Chiese con tono autoritario.
"Va' fuori da qui!" Urlò Emma.
"No, Emma. Tu verrai fuori con me e conoscerai il principe." Ordinò tirandola fuori.

Emma si sentì sconfitta e per tutto il corridoio rimase in silenzio.

Appena le due donne arrivarono alla sala del trono, il principe si inchinò al loro cospetto e baciò la mano della principessa in segno di cortesia.

"Buongiorno principessa, sono molto felice di fare la vostra conoscenza. Sono il principe Jonathan." Disse sorridendole.
"Salve, io sono Emma." Disse seria, poi s'inchinò.
"Vostrà maestà vorrei fare un giro nei giardini del palazzo insieme alla principessa." Disse rivolgendosi al re.
"Sarà sicuramente un piacere per la principessa accompagnarvi." Rispose il re.

I due uscirono da quella stanza, ma Emma rimase in silenzio. Fu il principe a rompere il ghiaccio.
"Il vostro vestito è molto bello." Disse.
"Grazie Killian." Rispose.
"Killian?" Domandò perplesso il principe.
"Volevo dire... ehm, vi ringrazio." Disse con lo sguardo basso.
"Potete chiamarmi Jonathan. Dobbiamo imparare a conoscerci, dato il nostro imminente matrimonio."
Non rispose e si fermò di scatto.
"Io so tutto."
"Tutto? Spiegatevi, temo di non capire."
"So della relazione col pirata. Vi ho visti, ma prima non ci avevo fatto caso e poi ti ho guardata meglio e me ne sono accorto."
"Quando?"
"Non ricordo il giorno preciso, ma eri sotto un pioppo con lui e io mi trovavo da quelle parti e ho visto che, al posto della mano, aveva un uncino e da lì ho capito che era un pirata. Dal vostro bacio ho capito che avete una relazione."
"E adesso?" Chiese con tono preoccupato.
"E adesso dovrete sposarmi perchè altrimenti tutti sapranno." Il suo tono cambiò da dolce ed educato a cattivo.
Emma rimase in silenzio e cercò di allontanarsi, ma lui le afferrò il braccio.
"Dove pensate di andare?"
"Via da qui." Strinse il pugno e, con una sorta di scarica luminosa, lo spinse via e cadde a terra.

《Quindi questa è la magia, é davvero strana.》
Era questo che Emma pensava, ma ad un certo punto sentì qualcuno avvicinarsi a lei.

"Cosa hai fatto?" Disse infastidito il principe.
Non rispose.
Jonathan le si avvicinò troppo e la baciò tendola ferma.
Emma s'irrigidì.

Quando Emma tornò in camera si sentiva completamente distrutta.
Killian non si era ancora fatto vivo e lei pensava che, forse, sarebbe stato meglio così.

Si sedette sul letto e portò le ginocchia al petto, ma quell'immagine sembrava non voler uscire dalla sua testa e quelle pareti sembravano, di nuovo, non lasciarle aria.

Killian, finalmente arrivò e notò subito che c'era qualcosa che non andava.
Le prese la mano, ma lei la ritirò subito.

"Emma, cosa ti è successo?" La guardò. "Tu hai pianto."
"Killian, mi hanno fatto una cosa..." Rispose con la voce rotta dal pianto.


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Sono tornata dopo un luuungo periodo.
Spero che il capitolo vi piaccia e spero di poter postare presto.
Penso abbiate tutti capito cosa è successo ad Emma, ma cosa succederà dopo?

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