Come la regina aveva ordinato, i suoi valorosi soldati partirono alla ricerca di Regina e Robin.
Mentre loro cercavano i due amanti, questi ultimi sembravano aver trovato una pista.
"Robin, potrebbe essere ovunque. Ho paura di deludere Emma." Disse Regina.
"Non dirlo neanche. Noi lo troveremo. Ne sono sicuro." Disse Robin con tono fermo e sicuro.
Proprio quando l'uomo finì la frase, lei si allontanò.
"Ho trovato qualcosa! Guarda qui."
"Un pezzo di stoffa è un indizio?"
"No, Robin, non è solo un pezzo di stoffa è un pezzo della giacca di Killian!" Esclamò.
"E come fai ad esserne sicura?" Chiese Robin.
"Siamo nel bel mezzo della foresta, chi userebbe una giacca di pelle per un'escursione?" Chiese retorica.
"Tu sei un genio, amore mio!" Esclamò Robin.
Regina arrossì e gli sorrise.
"Proseguiamo verso nord." Disse lei.
"Agli ordini."
I due camminarono ancora per molte ore finché Robin notò qualcosa che lo sconvolse.
"Regina!" Urlò.
"Robin cos'è successo?" Domandò la donna mentre correva verso di lui.
"C'è del sangue lì! Temo sia il suo. E se l'avessero ucciso?" Chiese sconvolto.
"No. Lui è vivo. Deve essere vivo, ma sicuramente sarà ferito." Rispose la donna.
"Sì, hai ragione. Bisogna essere ottimisti!" Esclamò lui.
I due proseguirono per molte ore, ma le tracce del pirata sembravano perdersi tra i folti alberi di quella fitta foresta. Arrivò la notte e le forse iniziarono a venir meno, quindi si fermarono per un po'.
Robin dormì profondamente a causa della stanchezza, mentre Regina, nonostante il suo affaticamento, non riuscì a chiudere occhio poiché pensava alle possibili condizioni del pirata e del pericolo che Emma stava correndo a causa di questo forte sentimento che li legava.
Passò la notte a pensare che, probabilmente, lei per Robin avrebbe fatto la stessa cosa più e più volte perché alla fine questo è l'amore: rischiare tutto per la persona amata.
Emma non aveva mai rischiato la vita per nessuno, Regina non ci aveva mai pensato ma ora che entrambe avevano trovato qualcosa, anzi qualcuno per cui lottare, nessuno avrebbe più potuto fermarle. Neanche la Morte in persona.
Mentre la mente di Regina si trovava in completo subbuglio, a palazzo le cose erano messe anche peggio.
La regina si colpevolizzava per ciò che il matrimonio combinato aveva causato a sua figlia, il re non riusciva a non odiare se stesso per non aver capito prima ciò che sua figlia stava passando.
Fu così che entrambi si resero conto che il sortilegio di Cora era proprio questo: aveva fatto in modo di separare due innamorati, il cui sentimento era troppo potente persino per il suo sortilegio, così da poter vincere e avere tutto.
In effetti era stata furba, aveva studiato proprio tutto. I sovrani avevano dimenticato il motivo per il quale loro erano convolati a nozze: l'amore.
Anche loro avevano rischiato tutto.
Biancaneve e David si guardarono negli occhi e capirono che, quello di Emma, non era un capriccio, neanchae la paura dell'altare e né tanto meno il trauma per tutto ciò che aveva passato, era l'amore."L'amore ti toglie il respiro, ma ti fa vivere. L'amore vero capita, è spontaneo e naturale, piove dal cielo come una grazia e non ha bisogno di nessun tipo di forzatura."
Queste erano alcune delle parole che Killian avrebbe voluto dire alla sua Emma prima di chiederle di sposarlo, ma si ritrovava bloccato tra quelle mura di pietra lavica, incatenato e, torturato come il più viscido dei criminali, si ritrovava in una pozza di sangue. Le sue catene partivano dal soffitto, erano fredde e troppo strette ma, confrontate a quel supplizio erano quasi piacevoli.
Killian non aveva mai provato così tanto dolore in vita sua. La sua rovina era pensare che la sua principessa sarebbe stata per sempre nelle mani di quel farabutto e che lui non avrebbe potuto salvarla. Lui sapeva che lei era forte e in gamba, ma aveva bisogno di sapere che fosse al sicuro da tutto quel male e non poteva affatto esserlo. Iniziava ad incolparsi per averla lasciata sola, continuava a ripetersi che Emma adesso non si sarebbe mai più fidata di lui e che l'aveva delusa.
Riuscì a scacciare questi brutti pensieri ripensando a tutto ciò che avevano fatto insieme, al modo in cui lei lo rendeva migliore. Non riusciva a non sorridere ripensando all'insolenza di quella "piccola" donna con la puzza sotto il naso salvata dall'oceano, non riusciva a capire ancora come lei fosse riuscita in pochi mesi a renderlo così.
Era così forte, ma al tempo stesso vulnerabile.
Per lui era impossibile concepire che un uomo come lui potesse provare sentimenti così forti, così puri. Non riusciva a capire come l'uomo che più disprezzava l'amore potesse amare così incondizionatamente qualcuno, era veramente qualcosa di anomale per lui. Il pirata senza scrupoli era tornato un uomo d'onore, un uomo giusto e leale, ma soprattutto era tornato ad essere se stesso: Killian Jones, un uomo che credeva di nuovo nel bene.
Nonostante lo ferissero in tutti i modi, lui non smetteva di lottare. Continuava a tirare le catene per provare a romperle, ma era impossibile. Non riusciva mai a liberarsi, ma questo non lo scoraggiava, anzi lo spronava ad applicare più forza di quanta ne avesse. D'altronde per la sua principessa avrebbe fatto di tutto.
A lui non interessava della corona, dell'oro e del castello, a lui interessavano soltanto il benessere, la salute e la protezione di Emma e non gli importava nulla di ciò che pensava la gente, lui avrebbe lottato."I nostri mesi insieme sono stati colmi di felicità e colorati da sofferenze. Ecco, sei riuscita a spezzarmi il cuore più volte e nessuna donna c'era mai riuscita. Tu mi hai insegnato che avere il cuore ferito è come quando ti fratturi una costola. Da fuori non si nota niente, ma ad ogni respiro fa un male incredibile. Non voglio vederti soffrire nemmeno per un secondo e, se mi vorrai ancora dopo questo monologo smielato, andremo ovunque tu voglia. Anche in capo al mondo perché io ti..."
"La principessa Emma è morta"
Quelle parole rimbombarono nelle orecchie del capitano come uno dei suoni più brutti che si potessero mai sentire. Le avevano strappato la vita e, facendolo, avevano rotto il suo cuore in un migliaio di pezzi.
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Scusate tanto il ritardoooo. Il mio telefono si è rotto, infatti ho scritto l'intero capitolo dal pc.
(avevo dimenticato la password di wattpad ecco perché ci ho messo millenni!)
Buone feste in ritardo, spero le abbiate passate bene e spero anche che il capitolo vi piaccia. In ogni caso fatemi sapere cosa ne pensate. :)
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Simply complicated.
FanfictionUna doppia fuga. La prima da una vita piena di privilegi e responsabilità, l'altra da un passato burrascoso. Un incontro casuale. Bugie, intrighi e complicazioni aiuteranno i nostri protagonisti a scoprire chi sono e quale sia realmente il loro de...