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-WUAO.-

Ero lì.

Ero a Los Angeles, con due valigie pesanti in mano, un'altra a tracolla e una borsa che avevo considerato come 'il minimo necessario'.

Rimasi ferma li, davanti al viale che mi avrebbe portata all'università.

Sentivo lo sguardo di Aurora su di me e la sua risata incontrollabile a vedermi incantata.

Mi diede una gomitata e disse:

-Dai su andiamo, lo so che muori dalla voglia di entrare.-

Le sorrisi, presi le mie valigie e camminammo.

Aurora imprecava terribilmente sulla lunghezza di quel viale e sul fatto che l'avessi veramente costretta a frequentare un università lontano da casa,mentre io ero troppo presa da tutto e da tutti: gli alberi, i ragazzi che camminavano tranquilli e le persone che leggevano.

Ci avviamo verso la residenza per ragazze. Chiedemmo le chiavi le quali si trasformarono in schede magnetiche.

Scoppiai a ridere vedendo quella tessera, io volevo delle chiavi. Ma la segretaria con tono acido mi disse che li era tutto digitale.

Presi la mia tessera e attraversai il corridoio ripetetendo più volte le parole della signora.

-È tutto digitale qui,signorina.-

Con la compagnia di Aurora, la quale rideva come una matta.

Arrivammo all'accenzore.

-Sì tutto digitate e questa è fuori servizio- Urlai continuando a battere la mano sulla porta con Aurora che rideva.

-Se il problema sono le valigie ci penso io.- sento quelle parole mi irrigidi e mi girai.

Un ragazzo alto quasi su 1.90, bruno, con i capelli scompigliati, occhi verdi e muscoli perfetti, mi mostrava il suo migliore sorriso.

Lo conoscevo quel sorriso.

Era quello che riservava a ogni ragazza, ma con tanta acidità ripresi le valigie. Avevo visto quel sorriso così tante volte, che volevi solo sparire.

-No grazie, c'è la faccio da sola.- dissi.

Mi guardò, ma non si tolse quel suo sorriso dalle labbra .

-Guarda che non mi costa niente, il mio amico Ash sta già aiutando la tua amica, su dai non ti fare problemi.- disse sorridendo.

-No.- dissi

-No,grazie.-aggiunsi addolcendo il tono della mia voce in quanto mi ero sembrata troppo maleducata.

Lui anche dopo quel no acido mi prese le valige e si incamminò per le scale.

Lo segui, urlando che potevo farcela da sola, ma lui non si fermava.

Arrivo alla soglia della porta della mia futura stanza e lascio le valigie a terra.

-Ecco, alla prossima Elena.-

Lo guardai andarsene, chiedendomi più volte come conoscesse il mio nome.

Presi le valigie cercando in ogni modo di non pensare alla presentata,quando una mano si posò sopra la mia.

-Dai tesoro, faccio io. Completo il lavoro.- disse il bruno prendono le valige.

Aurora e Ash si salutartono come se fossero amici da una vita, con un doppio bacio.

-WUAO.- dissi mentre il bruno ridacchio.

-Comunque piacere, io sono Lucas.-mi porse la mana e io la trinsi.

Ripresi la valiga e la sistemai sul letto, così da poter dare le spalle a Lucas.

Mi passo accanto, togliendomi i capelli dell'orecchio.

-Sei una delle poche ragazze che mi respinge, ma se questo che vuoi, accetto la sfida tesoro.-

Così dicendo se ne andò e chiudendo la porta alle sue spalle.

Peccato che io non volessi lui, in quel momento non volevo nessuno.

Mi avvicinai alla finestra e la spalancai.

-UN RAGAZZO MENO PUTTANIERE DA FARMI INCONTRARE IL PRIMO GIORNO, NO?-Urlai al cielo, sperando di trovare qualche risposta.

New life - dreams come trueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora