ELENA
Mi sentivo così sola. Avevo un vuoto nel petto che mi faceva stare male. Camminavo a testa bassa da ormai un settimana.
Mi sforzavo di sorridere ogni volta che qualcuno mi guardava cercando i suoi occhi verdi negli altri, ma non riuscivo a trovarli. Nessuno era lui. Nessuno mi faceva stare bene anche solo con la sua presenza.
Una settimana senza lui e mi sentivo sul punto di non ritorno. Mi stava distruggendo. Mi stavo facendo distruggere di nuovo.
Parlavo a stento, piangevo di continuo e litigavo sempre con Aurora, al punto da mandarla a quel paese quasi tutti i giorni. Detestavo la sua felicità con Ash perché io non riuscivo mai a trovare quella felicità e tranquillità con nessuno.
Mi misi i pantaloncini e una conotta. Mi feci la coda e presi il telefono. Aprii la porta e mi trovai di fronte Aurora.
Mi guardò negli occhi incrociando le braccia al petto.
-Dove stai andando?-chiese.
-Saranno sicuramte cazzi miei, no?- dissi passando accanto a lei e spingendola con la spalla.
-ME NE SBATTO, NON PUOI CORRERE ELENA. CAZZO. LO SO CHE TI MANCA MA..-
Mi girai e gli puntai un dito contro.
-Tu non lo sai. Non lo sai quanto...-
Una lacrima scese sulla mia guancia e caddi a terra sulle ginocchia. Mi portai le mani sul viso per abbassare il rumore dei miei singhiozzi.
Aurora mi venne vicino e mi abbracciò.
-Andrà tutto bene. Lui tornerà.-disse.
Io non risposi ma continuai a piangere.
-Ell io devo..- disse Aurora accarezzandomi la palla.
-Si vai vai, io vado a fare una passeggiata.-dissi alzandomi da terra e camminando verso la porta.
-No Ell io non devo uscire.- disse Aurora.
-Non importa, a dopo.- le dissi sforzandomi di sorridere.
Aprii la porta e uscii. Presi gli auricolari e misi la musica. Eravamo solo io, la musica e il vento.
BRIAN
Aprii gli occhi. Mi guardai intorno. Non era la mia stanza. Mi girai e vidi una ragazza accanto a me.
Feci una smorfia guardandola. Era bella ma i suoi capelli biondi non mi attiravano, dovevano essere castani per rendermi almeno un po più eccitato.
Mi alzai e presi il telefono. Le 9. Pensai a lei. In quel momento sarebbe andata a lezione. Chissà quale? Chissà se mi stava pensando come facevo io da quasi una settimana. Mi passai le mani sulla faccia per cancellare il ricordo.
-Uhm. Ti sei svegliato eh?- disse la ragazza. Cercavo di ricordarmi il suo nome. Emy, Kate, Ann...
-Si.- dissi alzandomi e rivestendomi.
-Corri oggi?- chiese.
Già. Correvo con la moto in corse clandestine per divertirmi e perché in quel momento eravamo io e la moto. Annui. Presi il telefono e chiami Jack.
-Ciao stronzo.- rispose dopo due squilli.
-Senti bello. Prendi la mia moto e ci vediamo lì tra due ore. Non fare tardi.- dissi.
-Ma certo, dimmi che mi ami!- disse ridendo .
Risi.
-Certo, figlio di puttana ti amo tantissimo. Ci vediamo li.-
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New life - dreams come true
ChickLitElena: ragazza con un amore molto tormentato, la quale pensa che scappando possa stare maglio. Ma la felicità è a due passi da lei, solo che la pura la spingerà sempre a scappare. Brian: ragazzo con un passato tormentato. I problemi che ha con tutto...