[25]

660 40 2
                                    

ELENA

Continuavo a ripetere quella frase nella mia mente.

'Di essere innamorato di te.'

Anche in quel momento, mentre ero stesa sul suo torace, pensavo che in verità forse io lo ero sempre stata. Lo guardai dormire, era una visione celestiale. Mi tirai su e mi avvicinai al suo orecchio.

-Ti amo.- sussurrai e mi addormentai con la testa nell'incavo del suo collo, dove era giusto che dovessi stare.

Passai le vacanze di Capodanno a casa di Brian con i suoi fratelli. Sua madre Mary non c'era, era partita con delle sue amiche per una mini vacanza.

Aurora veniva ogni giorno con Ash. Stavano così bene insieme e ero felice di non vedere più quel velo di sofferenza nei suoi occhi.

E per una volta lo ero anch'io. Ero anch'io felice, come in quel momento che eravamo tutti sul divano a guardare la TV. Io in braccio a Brian, Ash accanto ad Aurora, Lucas con la sua nuova conquista Ann e Travis con un ragazza con cui usciva da un po di tempo, Loret.

Avrei voluto che fosse così per sempre. Era di questo che avevo bisogno. Una vera famiglia.

Brian mi strinse a se appoggiando la testa sulla mia spalla.

-A cosa stai pensando?-chiese.

-A come sarebbe avere una famiglia.-dissi.

Lui si immobilizò. Si alzò di scatto facendomi quasi cadere e andando in cucina. Lo seguii. Era appoggiato al tavolo mentre riprendeva fiato.

-Io ho la mia famiglia. Non ne voglio un altra."- disse in tono duro.

Eccolo qui. Puntuale come sempre un nuovo attacco.

Rimasi li, ferma, sulla soglia della porta ad assimilare quelle parole.

-Allora io, che cosa sono per te?-chiesi sotto voce.

Lui si girò verso la finestra incrociando le braccia.

-Non lo so. Ma non voglio una famiglia, voglio solo questo.- disse girandosi e indicando noi due con le dita.

-Quello che c'è ora. Mi basta. Hai 19 anni, come puoi volere una famiglia?-

Abbassai la testa. Non capiva. Non volevo quel tipo di famiglia. Volevo solo qualcuno che mi volesse bene davvero. Volevo la loro compagnia, tornare a casa e non trovarla vuota ma volevo che ci fossero i miei amici ad aspettarmi.

Era questo che volevo e magari nel futuro anche avere dei figli. Immaginai tanti piccoli bimbi con i capelli ricci biondi che correvano per la casa. Sorrisi.

-Non lo so Brian.- risposi semplicemente.

Uscii dalla cucina e andai in giardino. Presi una sigaretta e l'accesi. Non fumavo spesso ma mi serviva per calmare i nervi.

-Avete litigato?- chiese Aurora sedendosi accanto a me.

Mi prese la sigaretta dalle mani e fece un tiro. Io mi adagiai sull'erba.

-Come sempre no? Ha frainteso le mie parole e non ha nemmeno senso spiegarle.- dissi.

-Che parole?- chiese Aurora.

-Il mio concetto di famiglia.-

Aurora rise.

-Come minimo ha pensato che vuoi sposarti e avere dei bambini.- disse ridendo.

-Sì lo penso anch'io. Anche se la mia idea è molto lontana da quella.-

-Dovresti parlarci.- disse Aurora.

Annuii e rientrai in casa.

-Dov'è Brian?- chiesi ai ragazzi.

-È uscito, ha detto che lo sapevi.- disse Travis

-Ah si certo.-dissi cercando di sorridere.

-Vado in camera, non mi sento bene.-

Detto ciò corsi in camera e mi chiusi in bagno.

Mi appoggiai al muro. Era di nuovo scappato da me, ma questa volta non l'avrei aspettato. Stare con lui era troppo bello ma allo stesso tempo faceva troppo male.

E quel male mi stava distruggendo. Vomitai l'anima. Probabilmente in quel vomito se ne andò anche una parte di me. Mi alzai e aprii la porta.

La stanza era vuota.

Come me.

Presi la mia borsa e misi dentro la roba che avevo portato. Se fossi scesa con la borsa Aurora mi avrebbe fatto troppe domande e non volevo risponde nessuna.

La buttai giù dalla finestra e scesi dalla grondaia. Stavo scappando ancora. Faceva male. Dovevo scappare da quell'idea di solitudine.

Scesi e presi la borsa. Visi dalla finestra i "miei amici" ridere. Volevo essere così, .a non potevo.

Forse non era destino per me. Per questo mi allontanai da quell'immagine che mi perforava il cuore.

'Vi vorrò per sempre bene' sussurai e incominciai a camminare per la strada.

Senza una meta precisa, ma dovevo andare via. Perché mi stavo distruggendo da sola e anche gli altri che mi stavano accanto.

NOTA AUTRICE

Salve ragazze e scusate per il ritardo, ma ho avuto l'influenza.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, davvero vorrei tanto sapere cosa ne pensiate.

Lasciatemi almeno un commento e votate.

In ogni caso vi ricordo la mia seconda storia, 'My next mistake'

Alla prossima, Mon.

New life - dreams come trueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora