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Mi svegliai presto l'indomani.

Presi il telefono e gli auricolari. Dovevo evadere, andare via da quella stanza.

Vedere Aurora e Ash parlare la sera prima, con Ash che gli brillavano gli occhi ogni volta che lei apriva la bocca, mi faceva venire il volta stomaco.

Ero gelosa? Si, forse.

Lucas dopo avermi accompagnato alla farmacia e aver risposto al telefono, mi riporto subito all'università.

Quando scesi dalla macchina,il suo fantastico sorriso non c'era. Mi cadde il mondo quando mi salutò con un semplice 'Ciao Elena' ripartendo senza aspettare una mia risposta.

Misi la musica ad alto volume, non volevo pensare a niente, dovevo dimenticare quel sorriso perfetto, la sua fossetta, devo dimenticare lui.

Mi scese una lacrima sulle mie guance fredde. Dovevo andare via da questo posto. Dovevo scappare di nuovo. Scappare dai ricordi, scappare da tutto.

Una mano mi alzo il mento e vidi Travis. Mi tolse le lacrime e mi abbraccio. Non mi chiese niente, ma ogni volta che le lacrime aumentavano lui mi tringeva al petto.

Il suo odore mi faceva sentire a casa. Mi mancava casa. Mi mancava prendere la macchina, andare verso mare e corre mentre le lacrime scendevano sulle mie guance senza sosta.

Mi calmai, mi tolsi gli auricolari e l'abbracciai con le mani in torno al collo. Lui si irrigidi e ricambio il mio abbraccio.

-Va tutto bene Elena, ora ci sono io.- mi disse.

Mi trinsi di più a lui, avevo bisogno di una roccia come lui.

Era lui il ragazzo che doveva salvarmi da me stessa? Volevo saperlo, di certo Lucas non mi avrebbe salvato, anzi mi avrebbe fatto stare peggio.

-Grazie.- gli sussurrai all'orecchio mentre lui mi stringeva di più a se.

-Per te questo e altro.- disse e mi bacio i capelli.

'Per te questo e altro' mi ripetevo salendo le scale verso la mia stanza. Avevo un sorriso da ebete. Non li sentivo così da tempo, era tornata la vera Elena.

-Dove cavolo sei stata? Dio ti cerchiamo da quasi un ora.- disse Aurora, quando aprì la porta.

Mi strinse in un abbraccio e incomincio a piangere.

-Ci hai fatto stare in pena.- disse sottovoce.

'ci' a chi si riferiva?

-Lucas sta mattina è venuto in stata, perché voleva parlare con te e io non sapevo dove fossi, ti abbiamo chiamato almeno 100 volte!- disse.

Controllai il telefono, c'erano un sacco di chiamate perse e messaggi.

-Oh, mi dispiace- dissi e Aurora mi abbraccio più forte.

-Eleba, non mi fare spaventare ancora così, dio solo sa che cosa ho provato e cosa ho pensato.-

-Va bene- Dissi, allontandomi e avvicinandomi alla porta.

-Abbiamo lezione,andiamo?- continuai. Volevo cambiare argomento, non volevo nemmeno parlare del fatto che fossi fuori da ore.

-Sì andiamo. Oh devo avvisare Lucas.- disse e io annuì.

-Io incomincio a camminare.- dissi aprendo la porta.

-Va bene. Eelna? Ti prego non scappare ancora.- disse, le sorrisi e scesi le scale.

Vidi Trevis che mi aspettava come aveva promesso. Il suo sguardo si illuminò e mi sorrise.

Corsi verso di lui e l'abbracca.

-Avevo bisogno di un tuo abbraccio.- Lui lo ricambio senza esitare.

-Piccola, quando vuoi.- disse.

Tutto questo faceva battere il mio cuore come un tempo. Tra le sue braccia era tornata la vecchia Elena, era troppo bello per essere vero.

-Allora eri con lui.-mi irrigidi. Quella voce l'avrei riconosciuta ovunque. Tolsi le braccia da Travis e mi girai.

-Già Lucas.- risposi.

I suoi occhi erano pieni di rabbia e il suo sorriso non c'era.

-Ti abbiamo cercato per un ora, potevi almeno rispondere al telefono.- continuò.

Era freddo e mi sentivo in colpa.

-Si, scusami. Non mi sono sentita bene e Travis mi è stato accanto.-

Lucas guardava me e poi Travis, strinse i pugni si girò e se ne andò. Travis mi mise una mano sui fianchi e mi abbraccio.

-Conosco quello sguardo, lui ci tene a te, e se non c'eri tu probabilmente mi avrebbe già picchiato per averti anche solo sfiorato."-

Non riuscivo a capire le parole di Travis. Perché Lucas si comportava così? Per una volta non mi importava.

Mi girai,abbracciai Travis e gli diedi un bacio sulla guancia.

-Ci vediamo sta sera.- mi disse e io annuì andando poi verso la mia aula.

Davanti alla porta c'era Lucas che mi guardava. Mi prese per il braccio e mi tirò verso il giardino.

-Vieni dobbiamo parlare.-

Mi portò fuori e mi urlò.

-Che cazzo ci fai al collo di uno come lui?-

Era arrabbiato, lo leggevo nei suoi occhi.

-Prima stavo male ed mi è stato vicino e l'ho soltanto ringraziato per essermi stato accanto.-

Abbasai la testa, mi sentivo in colpa. Lui mi alzo il viso con un dito.

Il suo sguardo si addolci, mi porto dietro l'orecchio un capello ribelle e mi tirò a se. Dio, se con Travis mi sentivo a casa, con lui ero in paradiso.

-Mi hai preoccupare, la prossima volta che stai male,chiamami. Quel coglione non è degno di una come te. Esci con me stasera? Voglio stare un po con te.-

Come potevo dirgli di no. Mi allontani.

-Veramente no, non posso. Travis mi ha chiesto di, ecco uscire.-

-E tu ovviamente hai accettato?-

Feci spallucce.

-Bene, sono emerito idiota, non ci ho capito un cazzo.-

Non lo capivo, di che parlava? Dio solo sa cosa avrei dato per sapere quale fosse il problema.

-Lucas...-Mi tremava la voce, gli toccai il braccio con un dito e lui mi guardò negli occhi. Mi si riempirono di lacrime.

Lui sorrise e mi abbraccio di nuovo.

-Domani se mia va bene?- Annui mentre una lacrima mi scendeva sulla guancia. Perché piangevo? Non lo sapevo nemmeno io. Mi tolsi la lacrima.

-Devi andare a lezione, farai tardi.- disse e io annuì. Era come se avessi perso la voce e lui intreccio la sua mano nella mia.

Arrivati all'aula. Mi prese per la vita e mi diede un bacio sulla fronte.

-Ci vediamo a pranzo, ok?- annui mentre lui mi accarezzava la guancia. Si chino e mi diede un bacio su di essa.

-A dopo.-

Mi sedetti. Non riuscivo a sentire niente. Quelle promesse, quelle parole dio mi facevano impazzire.

'Domani sei mia' avrei voluto essere sua anche ora. Ma qualcosa mi fermava. La sensazione di sicurezza che Travis mi dava non c'era nelle braccia di Lucas. Lucas era uguale a lui. Dovevo fare una svolta nella mia vita. Lucas doveva essere solo un amico.

Era quello che volevo? Era meglio non interrogarsi. Il mio cuore avrebbe detto no ma la mia testa si.

Dovevo dare una possibilità a Travis. Travis era il ragazzo perfetto. Non era uguale a quello che mi spezzò il cuore quella sera. Lui non avrebbe mai fatto.

Travis non sarebbe mai stato lui, ma non era nemmeno Lucas.

New life - dreams come trueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora