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ELENA

Brian mi accompagnò all'università quella mattina e mi tenne stretta a se fino ad arrivare alla porta della mia stanza.

Non sapevo come comportarmi. Se chiedergli di vederci ancora ma temevo che quel poco che stava per iniziare potesse finire.

Mi appoggiai alla porta. Lui mi immobilizzò con le sue mani ai lati della testa.

-Ci vediamo stasera.-mi disse baciandomi il collo.

Non era una domanda. Era una affermazione. Mi diede un piccolo bacio sulle labbra.

-A dopo piccola.- sorrisi, lo tirai per la maglietta e lo baciai.

-A dopo.-

Entrai in stanza e trovai Aurora seduta a terra con la testa fra le gambe che piangeva. Mi avvicinai a lei.

-Auro che succede?-le chiesi.

Lei continuava a singhiozzare.

-Ash-h. S-sono andata nella sua stanza e c'era una ragazza con addosso solo un accappatoio. Mi sono sentita così inutile e delusa che sono scappata sbattendo la porta.- disse mentre le lacrime continuavano a scendere.

L'abbracciai forte, cullandola.

-Ci sarà una spiegazione.- Le dissi. Lei scosse la testa.

-Non potrà dirmi che è sua sorella, era diversa da lui. Mi sento così..-

-Lo so Auro, lo so.-

L'abbracciai forte, come faceva lei con me, per farmi stare bene. Anche se io non ero forte come lei.

BRIAN

Ero così felice da saltare. Era strano come una ragazza riuscisse a rendere la mia vita così limpida.

Entrai in casa e andai in cucina. Ash aveva la testa fra le mani.

-Io l'uccido quel figlio di puttuna.- disse Ash a Travis.

-Che succede?- chiesi.

-Lucas è andato a letto con Joel nella stanza di Ash e Aurora l'ha vista, e per questo non vuole sentire ragioni.- disse Travis.

-Ti rendi conto che io non ero nemmeno in città ieri? Ero andato all'ospedale perché mia sorella ha partorito e quello ne approfitta. - disse Ash.

-Ma Lucas era qui sta mattina.- dissi.

-Infatti, tutto questo è accaduto quando tu e Elena siete andati di sopra a 'vestirvi' -disse facendo le virgolette, risi a quell'espressione- e lui è uscito.- disse Travis.

-Capisco. Ora chiamo Elena e parlo con lei.- dissi.

-No, è inutile. Ha spento il telefono e non risponde.- disse Ash passandosi le mani sulla faccia.

Sospirai. Perché Ell non rispondeva? Incominciai a procurarmi. Io non potevo preoccuparmi pure di lei. Presi le chiavi della macchina.

-Andiamo a cercarle,Ash.- dissi.

Lui annuì e uscì con me. Salii in macchina e mi diressi all'università. Presi il telefono e chiami Ell. Non squillò nemmeno, partì la segreteria.

-Salve, in questo momento non posso rispondere. Se è urgente lasciate un messaggio altrimenti ciao.-

Mi stavo innervosendo. Scendemmo dalla macchina e ci avviamo al residence per le ragazze. La bidella ci fermò.

-Mi dispiace non potete salire.-

-La mia ragazza sta male, devo andare da lei.- dissi senza lasciar trasparire alcuna emozione.

Lei annuì e ci fece passare. Arrivammo alla stanza e bussammo più volte.

-Dove cazzo sono?- urlai.

Ash continuava a imprecare e io in quel momento avrei ucciso chiunque.

ELENA

Aurora non doveva pensare a niente e l'unico modo che conoscevo era guidare la moto. L'avrei guidata io e lei si sarebbe messa dietro di me.

Chiamai un taxi mentre lei teneva ancora gli occhi bassi. La presi per mano e la feci accomodare.

Tutto questo mi ricordava quando Alex mi aveva tradita. Era strano come tutto ritornasse indietro. Sospirai e guardai fuori dal finestrino.

-Credi che lui lo abbia fatto veramente?- mi chiese Aurora.

-Credo che ci sia una spiegazione, ma ora lascialo stare. Se vorrà chiarire ti cercherà.- dissi. Lei annuì e mi sorrise.

-Grazie Ell. Non so cosa farei senza di te.-

-Idem per me.- dissi.

Scendemmo dal taxi e ci avviamo verso la pista. C'era Jack che parlava con delle persone.

-JACKSON- urlai.

Lui si girò e mi sorrise. Mi diede un bacio sulla guancia.

-Dov'è il coglione?- chiese sorridendo.

-Penso che stia preparando le valige. Deve andare da un certo Edward. - dissi.

Lui annuì. Anche lui conosceva quella persona.

-Oh, lei è la mia amica Aurora.- dissi. Lui sorrise e le porse la mano.

-Jack.-

-Aurora.- disse lei sfoderando un sorriso diverso e puro. I suoi occhi brillavano come un tempo.

Era tornata la mia amica del liceo. Sembrava una bambina che vedeva la sua mamma per la prima volta. Era felice. Nemmeno con Ash l'avevo vista così. Sorrisi.

-Bene. Jack voglio correre. E lei -indicai Aurora- si mette dietro di me- dissi.

-Perfetto baby.- disse Jack senza staccare gli occhi da Aurora.

Risi. Loro si voltarono verso di me.

-Niente,scusate. Andiamo?-

Un'ora dopo ero sulla moto e Aurora era aggrappata a me. Quei due non facevano che scambiarsi diversi sguardi.

Misi il casco e la stessa cosa fece Aurora. La ragazza lasciò cadere il fazzoletto e sfrecciai. Aurora urlò come non mai. Eravamo le stesse ragazze di un tempo solo con più delusioni.

Arrivai seconda ma poco importava. Aurora era spensierata e questo mi bastava. Scesi della moto e con me Aurora.

Tolsi il casco e vidi Brian con la mascella serrata e le braccia incrociate.

E ora, che cazzo avevo fatto?

NOTA AUTRICE.

Salve ragazze, come state? Io non molto bene. Volevo augurarvi Buon Natale. Per questo, AUGURI. ♡
Volevo,anche,ringraziarvi. La storia ha 1.8K visualizzazioni e io sono entusiasta.

Come sempre, spero che il capitolo vi sia piaciuto, per questo votate e commentate, ho bisogno dei vostri pareri.

Alla prossima.

New life - dreams come trueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora