Era meglio non andare a pranzo, non dovevo vedere Lucas, ma in ogni caso gli inviai un messaggio.
'Lu, vedi che non vengo a pranzo, ci vediamo domani. Devo studiare e poi devo uscite con Travis. A domani'
Cliccai invia. Non vederlo mi avrebbe fatto stare bene. Si, dovevamo essere amici altrimenti tutto questo non avrebbe avuto senso.
-Non vuoi vedermi o non vuoi mangiare?-
Mi irrigidi. Ero seduta su una panchina del parco dell'università. Mi girai e lui aveva in mano il suo telefono. Mi sorrise e si sedette accanto a me.
Mi guardava degli occhi e mi posò una mano tra i capelli giocando con una ciocca.
Avevo bisogno di un suo abbraccio. Era più forte di me. Gli misi le mani al collo e incomincia a piangere.
Ormai piangere era l'unica cosa che mi riusciva meglio. Lui mi strinse a se, facendo correre una mano sulla mia schiena.
-Tu stasera non esci con quello, rimani con me cazzo. Non ti lascio per nessuno.-
Mi bacio la testa. -Chiamo su.-
Lo guardai negli occhi, era determinato.
-Non..ho il numero Lucas- Dissi asciugandomi le lacrime. Lui sorrise.
-Non c'è problema.-
Prese il telefono e scorse i numeri in rubrica.
-Tieni.-Presi il telefono e lo chiami.
Dopo due squilli rispose.
-Cazzo vuoi Lucas? - La sua voce era diversa. Non sentivo più il ragazzo che era con me sta mattina. Dov'era il ragazzo che credevo mi potesse progettare?
-Travis...sono Elena.-
-Elena? Sei tu? Oddio mi dispiace, tutto bene? -
Ecco li. Il ragazzo che era dolce e sta mattina mi faceva sentire a casa. Mi rilassai.
-Travis tutto bene, volevo solo dirti che stasera non me la sento di uscire, ci vediamo domani per un caffè.-
Mi alzai dalla panchina allontanandomi da Lucas.
-Non te la pretendere ma non mi sento di uscire stasera, ti dispiace? -
-No, Elena. Vuoi che venga li, sta bene?...Ah certo che stai bene, c'è Lucas, quindi stai con lui oggi, bhe....-
-Travis. Devo chiarire delle cose con lui, ti prego. Domani voglio vederti, va bene?- lo interrumpi.
-Ma certo, tutto quello con vuoi piccola, a domani.-rispose.
-A domani -Chiusi la chiamata e tornai sulla panchina.
-Bhe, cosa ha detto cosino?- disse tirandomi a lui.
Sorrisi.
-Uno si chiama Travis. E due gli ho detto che domani ci vediamo, quindi.-
Il suo sorriso svani, mi allontani sentendo il suo corpo cotrarsi.
-Allora non lo vuoi proprio capire che quello non è il tipo per te? - disse.
-Lucas nemmeno tu sai chi è il tipo per me. Tu non sai un cazzo di me. Non puoi dire che Travis non è il tipo per me. Io nemmeno lo conosco..- risposi, mi stava spaventando.
-Io si, quindi lo richiami e gli dici che domani non esci con lui. Hai capito?- disse alzando la voce, facendomi sentire mi sentire piccola e indifesa.
Nei suoi occhi c'era rabbia. Io non ero il suo giocattolo. Lucas era uguale a Alex. Dio si era uguale. Alex dopo avermi tradito pretendeva che io tornassi da lui. Stavo rivivendo quella sera.
Ero in discoteca. Alex era seduto accanto a me. Eravamo la coppia che tutti invidiavano. Eravamo io e lui contro il mondo.
-Amore dai andiamo, voglio andare a casa, e bhe...lo sappiamo tutti e due, dai andiamo.-
-Alex ma io voglio restare qui a ballare, dai. Ti prego non mi va.-
Mi guardò, sorride ma nei suoi occhi c'era qualcosa di strano.
-Va bene, come vuoi tu, io vado in bagno.-
Mi diede un bacio sulle labbra, quasi scontato e se ne andò.
Passarono quasi 20 minuti e non veniva. Lo cercai tra la folla, ma niente. Andai in bagno e non era nemmeno li. 'Starà fumando' pensai e andai fuori, verso la macchina.
Ecco, con una troietta che prima gli aveva chiesto di ballare. Erano in macchina. E lo stavano tranquillamente facendo. Sentivo gli occhi che si riempivano di lacrime.
Presi una pietra da terra e la lancai contro il finestrino.
-Stronzo.-Urlai mentre le lacrime mi scendevano sulle guance.
Lui si alzò da lei e mi guardò fisso negli occhi. Si alzò i pantaloni e uscì dalla macchina. Indietreggia e corsi.
Ma lui era veloce e mi raggiunse. Mi prese per il braccio.
-Non è come sembra amore. Dai su andiamo a casa.-
-Non è come sembra? Ma vaffanculo."- dissi mentre prendevo il telefono cercando di chiamare Aurora. Ma lui mi prese anche l'altro braccio con una mano.
-Tu non vai da nessuna parte. Sono il tuo ragazzo cazzo. Tu rimani con me. Sei mia ok?-
Gli occhi con cui mi diceva questo erano uguali a quelli di Lucas ora.
Indietreggai e corsi via mentre le lacrime incominciarono a scendere.
Dovevo scappare,di nuovo.
Era l'unica soluzione.
Scappare avrebbe reso tutto più semplice.
Dovevo farlo.
Ma la paura continuava a salire su di me.
Sapevo dove andare, ma non ne ero sicura. Il mio cuore martellava contro il mio petto per colpa della corsa.
Bussai.
Lui mi apri la porta, mi guardò negli occhi e io caddi a terra per la tanchezza.
-Elena stai bene? Elena? Mi senti?-
Lo guardai. Avevo ragione era lui il ragazzo che mi avrebbe salvata da me stessa.
-Sì.- risposi.
Mi prese in braccio e mi portò sul letto.
-Cosa..chi ti ha fatto questo?- mi guardò negli occhi passandomi una mano tra i capelli.
-Io l'uccido quel figlio di...-
-No,Travis. Lucas non centra niente. Lui non ha fatto niente.- risposi.
-Ma tu..se ha solo osato..-
-No.- dissi sedenomi sul letto e prendendolo per il braccio così da farlo inginocchiare.
Mi guardava fisso negli occhi. Adoravo i suoi occhi chiari. Adoravo lui.
-Lui non ha fatto niente. Te lo giuro.- dissi.
Sorrise, accarezzandomi la guancia con la sua mano. Mi abbraccio a se é quel suo profumo stava diventando una droga per me.
Mi allontanai in modo da guardarlo negli occhi.
Sorrisi
- Grazie, non so come farei senza di te.- dissi sottovoce.
-Non lo dire nemmeno per scherzo. Per te questo ed altro, piccola. -
STAI LEGGENDO
New life - dreams come true
ChickLitElena: ragazza con un amore molto tormentato, la quale pensa che scappando possa stare maglio. Ma la felicità è a due passi da lei, solo che la pura la spingerà sempre a scappare. Brian: ragazzo con un passato tormentato. I problemi che ha con tutto...