Capitolo 14

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16 Settembre (notte)
"Cosa dovrei volere?" Domanda.
"Tu vuoi solo portarmi a letto, come farai con tutte le altre..". Lui sorride e acconsente bevendo dal mio bicchiere.
" sai che ti dico?Facciamolo.Non ci conosce nessuno qui, siamo solo noi in mezzo a tanti spagnoli." Urlo divertita.
Lui mi prende i fianchi,in quel momento mi scanso.
"Ritornati in Italia deve ritornare come prima.Io che ti guardo e tu che non mi saluti." Punto il dito indice cercando di fare la seria.
Il suo sguardo sembra compiaciuto.
"Hai capito bene?"
"Niente relazione." Risponde incrociando le dita  e mettendole sulla bocca guardandomi ancora.
Sorrido a mia volta.

Ore 1:46
Usciamo dopo esser finita la festa. Ci dirigiamo in un pullman, tutti ubriachi,cerco  la mano di Francesco . Lui è proprio dietro di me.

Vado avanti e salgo sul bus che ci avrebbe portato nella via dei locali.
L'unica persona del pullman ormai sobria é il conducente e colui che dava le indicazioni.

Mi sento così libera e spensierata,non ho necessità di pensare a niente in questo momento.

Ore 2:56
È il terzo locale che ci giriamo.
Sono così stanca, ma vorremmo tanto fare le sei del mattino per vedere l'alba o, addirittura le sette ormai.

Francesco non fa altro che starmi vicino. Tra un bacio e l'altro mi convinco che non è fatto per me.
Non penso a Mattia. Non penso al volerlo vedere tra le mie braccia e baciarlo. Non desidero nemmeno Francesco.
Non so cosa io voglia.

Ore 4:18
Prima di tornare a casa io e Francesco passiamo per un minimarket ancora aperto.Prendiamo due brocche d'acqua in modo da tornare a casa più o meno sobri.

Le luci dei lampioni erano ancora accesi, le persone vagavano peggio di noi tra la folla.

Indosso un vestitino bianco da mare, in modo da far intravedere al meglio le mie cosce. Lui indossa un paio di pantaloncini del costume nero,bagnato, dopo esserci fatti il bagno in mare.

Tornando per la via di casa lui mi poggia il braccio dietro il collo.Mi giro in modo da vederlo, mi bacia senza pensarci. Io vedo ancora sfocato e a rilento. Lui mi sorride.
"Menomale che siamo ancora sbronzi." ride lui alla mia frase.
"Vuoi mangiare qualcosa?" Mi domanda senza rispondere alla mia affermazione.
Annuisco.

Ore 3:14
Ci fermiamo al primo kebab aperto a quest'ora.
Adoro il semplice fatto di uscire di casa e trovare le luci dei negozi accesi, le anime ancora per strada, la musica che rimbomba nella mia testa anche se non sono così sbronza.
Piena di vita, questa vita.

Ci sediamo in uno dei tavolini fuori, mi limito a mangiare un panino con insalata, salsa yogurt,zucchine e qualche altra verdura messa a zonzo.

Ore 5:21
"Andiamo a vedere l'alba?" Mi domanda tra le vie di Paceville.

Ore 6:20
Siamo distesi in spiaggia, senza coperte, con soli vestiti e l'hangover .

Inizia a girarmi la testa. "Mi hanno sempre detto che farsi il bagno allevia il dolore della sbronza."

Mi spoglio, rimanendo in intimo.Mi giro per vedere cosa stesse facendo Francesco .
Mi sta guardando o forse contemplando.

Ore 6:30
Siamo in acqua da qualche minuto. Io che nuoto senza importarmi di quello che può accadere,mentre lui fermo dove si è appostato da quando siamo arrivati.

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