31 Dicembre
23:18
Mancava meno di un'ora all'arrivo di un nuovo anno.
Non mi è mai piaciuto il numero 19, anche se sono nata proprio in un dei dodici 19 del mese, è un numero dispari, mi danno un senso di negatività, saró strana forte, ma pazienza.
Ci trovavamo in un ristorante con della buona musica, candele più belle che io abbia mai visto, tutta l'atmosfera era magnifica, non era né troppo minimalista ne troppo eccessivo.
Siedo vicino a Yuri che, nell'attesa della terza portata spizzicava le molliche di pane.
Mi soffermo un secondo a guardare i miei amici e mi ritrovo a pensare a quanto posso essere fortunata ad averli con me, mi proteggono, mi vogliono bene, qualsiasi cosa succede sono sempre pronti..
Forse sono un po' su di giri per colpa del vino, mi rendo conto di stare a pensare troppo, quando invece dovrei divertirmi, alzarmi dal tavolo e sventolare il tovagliolo come fanno gli altri.Prendo un altro sorso dal calice, ormai finito, e mi alzo, cominciando a muovermi a ritmo di musica.
Parte il conto alla rovescia, come tutti gli anni, mi ritrovo con l'umore fin sotto ai piedi, non ho mai capito perché ogni fine dell'anno io debba sempre piangere.
Involontariamente gli occhi si fanno gonfi di lacrime, il cuore accelera i battiti e tutto ciò che ho trascorso in questo anno lo rivivo negli ultimi dieci secondi rimasti.
Yuri mi tiene per mano, abbracciandomi e distraendomi, ma non ho alcun motivo per farlo."Due, unoo"
Le gocce del prosecco cadono come pioggia, tutta l'immensa sala urla,la musica viene alzata ed io sono ancora di più in lacrime, mentre rido e ricevo piccoli baci sul viso da Matilde e Yuri.
In quell'esatto momento mi torna in mente il viso di Francesco, quanto mi stavo pentendo nell'averlo, almeno per un secondo, pensato.
L'orologio del display segna le 2:02
Stavamo ritornando nelle nostre macchineDecidono di fermarsi nel solito locale il Long Bar, per quanto sono ubriaca non mi rendo conto di nulla.
Ero felice, contenta di stare con loro, non capivo nulla, ma così stavo bene.Appena mi fanno scendere dall'auto, ricordo solo il momento in cui mi siedo su una di quelle sedie così comode che forse, mai il mio didietro ha posato.
Comincio a fare commenti sciocchi riguardo la sedia, Matilde come una stronza di sorella mi fa il video, per poi farmelo rivedere il giorno seguente con la testa che scoppia.Vedo entrare Francesco con amici suoi, non mi soffermo su chi ci fosse con lui.
Essendo ubriaca lercia, non gli vado incontro, non gli urlo contro, anzi. Non faccio nulla.Lo guardo e l'istinto è quello di entrare in bagno e rilassarmi.Toc toc
"Occupato" urlo.
"Eleonora?" Sento una voce maschile chiamarmi.
Scarico. Ma non rispondo.
Dopo essermi lavata le mani apro la porta. La guardo pensando fosse quella delle donne, ma invece c'era l'omino che pisciava a terra.
"Credo tu abbia sbagliato ahahaha" ride lui.
Rido anch'io.Ci guardiamo, non so come lo stavo facendo, ma il cervello non ha connesso più, dal momento in cui il mio cuore mi ha spinto verso di lui, baciandolo.
Sentivo anche da parte sua odore di alcol.
Con ancora i giubbotti in corpo, la sbronza a livelli estremi, ci venne d'istinto di farlo li.Tutto ciò che è successo in quei dieci minuti, è tutto un pensiero offuscato e che,ben presto me ne sarei dimenticata.
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Per un anno
القصة القصيرةEleonora, una giovane ragazza, innamorata dell'amore, piena di vita, divertimento e istinto. È da due anni che ha una cotta per Francesco, più grande di lei.Da quando l'ha incontrato, è stato un colpo al cuore, ha cominciato a scrivere di lui su...