Capitolo 28

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28 Dicembre
Ore 3:45
Uscita dal bagno mi incammino alla ricerca degli altri. Vengo fermata da un braccio. Mi giro e c'era un ragazzo, non per essere scortese, ma è proprio bruttino..
Lascio la presa e vado dritta scansando gli altri.

Un'altra volta, sento qualcuno toccarmi. Non mi giro questa volta.Vado dritta.
La presa cerca di fermarmi. Mi scanso.
"Dove scappi?"
Mi fermo in mezzo alla pista.
Mi volto finalmente e vedo la sua alta corporatura, quel sorriso dritto e gli occhioni marroni.
Il cuore accelera. Non so se sarà stata la foga di trovare gli altri o nel vedere inaspettatamente Francesco davanti a me.

Ore 4:01
Finiamo per ballare insieme. Il cuore non ha smesso di accelerare i battiti, addirittura, a tratti mi manca il respiro.
Il suo tocco così delicato mi riporta a qualche mese fa.
Però questa volta è diverso.Non voglio portarlo a letto e, risvegliarmi il giorno dopo piangendo come una cretina.
"Fermiamoci se hai altre intenzioni" Rispondo
"Cosa intendi?" Mi domanda lui dubbioso.
"È che questa sera non voglio."

No.Non è perché non lo desideravo.
È che non volevo trovarmelo a letto,
assaporare il suo profumo,
toccare la sua pelle olivastra e
pentirmene il giorno seguente,
distesa da sola e nuda nella stanza.

"Ho combinato un sacco di casini in questi ultimi mesi,ho volato per altre città alla ricerca di libertà e con la speranza di dimenticare ciò che è successo tra noi,ma quando tornavo qui era come se non fosse successo nulla.Mi mancavi un grado di più.
Il punto è che ho bisogno di cercare me stessa, questa è la mia priorità."
Mi guarda ancora. Sorride come se fossi uscita pazza.
"Che ti prende?" Domando.
"Nulla.."
Mi scanso  mettendomi con le braccia incrociate non smettendo di guardarlo.
"La vita sbaglia spesso i momenti,non sono bravo con le parole lo so e forse, tu lo sai. Ma che ne dici se ripartissimo da zero?"
La sua domanda mi fa riflettere, poi ritorno nel mondo dei vivi.
Scoppio a ridergli in faccia
"Okay, siamo decisamente ubriachi." Mi sciolgo le braccia al petto puntando una mano sul suo.
"Bene, abbiamo detto abbastanza questa sera, ci si rivede in giro."
Sento una sensazione amara al petto, il cuore mi fa male, lo sento in gola, stavo inghiottendo tutta la mia voglia di stare con lui.
"Io dico sul serio." Risponde
Ci guardiamo.
"Come possiamo cambiare le cose? Quello che c'è stato è stato.. non possiamo modificare il passato"
Mi interrompe lui "ma infatti non lo modificheremo, lo porteremo nella direzione giusta"
"Francesco" faccio un sospiro di sollievo, la testa stava cominciando a vacillare "tu, cosa vuoi davvero da me."
"Tornare a casa.Svegliarmi la mattina con te al mio fianco e non fare il solito stronzo, che si alza, si veste ed esce lasciandoti sola,.."
Non lo lascio finire
"Tu non ti rendi conto quante volte ho pianto per te, non ho mangiato per colpa tua, per quelle volte in cui mi hai lasciata sola, senza nessun messaggio, tu non hai mai avuto la stessa voglia che avevo io,di te, mi hai voluta senza mai volermi davvero, Dio solo sa quante volte ti avrei voluto,ti ho dato il lato di me che forse nessuno ha mai ottenuto.Ho provato sentimenti bellissimi, mai provati fino a quel momento, ma poi mi sono resa conto che,non mi meriti e vorrei che il fatto di saperlo potesse cambiare ciò che sento ora." Faccio una breve pausa,le lacrime rischiano di scivolare involontariamente lungo la guancia.
"Il fatto è che il cuore poi, non ci pensa ed è quello che mi fa più male,perché io più ti allontano e piu ti voglio."
Lui si allontana piano, mette le mani sulla bocca, il volto é cambiato, gira a destra e sinistra, vedo i suoi movimenti indecisi.
"Senti, facciamo così, non ci siamo mai stati, non ti ho mai fermata, non abbiamo mai parlato."
Non faccio in tempo a rispondergli che scompare davanti ai miei occhi.

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