CAPITOLO 13

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SERE NERE, TIZIANO FERRO

''Ho combattuto il silenzio parlandogli addosso
E levigato la tua assenza solo con le mie braccia
E più mi vorrai e meno mi vedrai
E meno mi vorrai e più sarò con te
E più mi vorrai e meno mi vedrai
E meno mi vorrai e più sarò con te
E più sarò con te, con te, con te
Lo giuro
''

Io e Claudio siamo seduti ad un tavolino nel bar vicino l'Istituto, sto sorseggiando il mio cappuccino mentre lui beve il suo caffè espresso e sfoglie le pagine di un giornale, ha lo sguardo perso tra le pagine...non sembra stia davvero leggendo.

Alza lo sguardo e mi sorride, ricambio e ricomincio a mangiare la mia brioche con la nutella.

''Hai la bocca sporca, sei sempre la solita '' dice prendendo un tovagliolino, si sta avvicinando alle mie labbra per pulirmi ma io istintivamente mi allontano.

Non so perché reagisco così, credo di avere un blocco. Il troppo dolore provato, le promesse che lui non riuscirà mai a farmi, la mia voglia di andare oltre... tutto ciò mi paralizza, non riesco a capirmi...

''Scusami, volevo solo... vabbè lasciamo perdere.''

''No Claudio, scusami tu...è che io non riesco, non capisco cosa mi stia succedendo...''

''Potremmo provare a tastare il terreno e risolvere i tuoi dubbi, che dici?'' non si arrende e continua ''possiamo ricominciare Alice, puoi cominciare venendo a cena con me, sta sera. Ti prometto che parleremo. Che ne dici?'' ha uno sguardo sincero, ci crede davvero, crede nelle sue parole. E se mi stessi sbagliando? Se invece volesse davvero avere una storia con me? Alla luce del sole?

Mi perdo nei suoi occhi ogni volta e non riesco a rifiutare questo nostro contatto che sembra non dire nulla ma che in realtà dice tutto, è più forte di me.

Non c'è niente che mi blocchi, al contrario di tanti mesi fa, eppure non riesco a fidarmi. Ho paura che possa spezzarmi il cuore, di nuovo.

Anche lui ha contribuito alla mia sofferenza, ha alimentato i miei nervi nell'ultimo periodo, mi ha trattata malissimo eppure io sono recidiva, sono sempre qui a cadergli ai piedi. Ma questo non era il mio piano...

''Chi tace acconsente! Passo a prenderti alle 20.30, fatti bella mi raccomando, ho grandi progetti!'' sorride sornione, mi fa l'occhiolino, poi si alza e si dirige verso l'uscita e io resto lì come un ebete a fissarlo mentre va via.

Non ho detto né sì né no eppure non riesco a non pensare al fatto che vorrei solo dirgli di sì ma che la mia testa continua a dirmi <<no Alice, ti farai del male, fermati finché sei in tempo>> eppure tra testa e cuore ha sempre prevalso il cuore.

Almeno fino ad ora.

Per una volta dovrei far prevalere la testa...o forse no?

***

CLAUDIO'S POV

Ho in mente di organizzare una serata fantastica: se lo merita, anzi, ce lo meritiamo!

Devo riconquistarla, farle capire che a me importa tantissimo e voglio dimostrarle ciò che potremmo diventare stando insieme.

Torno in Istituto con il sorriso sulle labbra, è incredibile come la sua presenza possa rendere tutto così sereno, semplice. Sento che stare con lei sia la scelta giusta...solo con lei riesco ad essere me stesso, senza filtri e senza maschere.

Non mi stupisce tanto ciò che provo per lei, quanto più ciò che non riesco a provare per nessun'altro e non ho mai provato per nessun altro. Nemmeno nei miei confronti provo tutto quest'affetto. Se dovessi perderla non so cosa farei...

Imprevedibile come Noi-L'Allieva (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora