Imprevedibile come Noi-L'Allieva (#Wattys2019)

CAPITOLO 41

DEFINIZIONI

"Io di Te Non Ho Paura" – Emma Marrone

"Io di te non ho paura
Tu di noi che cosa vuoi sapere ancora
Che di te non ho paura
Ma tu di noi che cosa vuoi sapere ancora
E tu di noi che cosa vuoi sapere ancora"

Neanche nei migliori film con protagonista Alice versione madre lei avrebbe mai pensato di esser convocata a scuola dalla preside per una rissa in cui è coinvolta sua figlia.

Sì, Figlia.

Così disse la segretaria della scuola al telefono. Al solo sentir la parola Alice sentì una stretta allo stomaco, e dire che i figli li ha sempre voluti. Ma crescere un figlio non tuo non è una passeggiata.

Sono trascorsi ormai due mesi da quando Valentina è arrivata in casa Conforti-Allevi e le cose vanno decisamente meglio. Anche se i dialoghi son sempre poveri di troppe parole, Claudio sta sulle sue e Valentina è spesso taciturna. Tutti però dicono sia normale a quell'età. Alice fa sempre da mediatrice, ha instaurato un buon rapporto con Valentina e spesso si ritrovano a prender in giro Claudio.

Da un po' di tempo però Valentina è più scontrosa e il motivo potrebbe non essere soltanto legato all'adolescenza e agli ormoni e, da brava signora in giallo, Alice ha già una pista investigativa da percorrere.

Negli ultimi mesi, infatti, il caso su cui lei e Claudio hanno lavorato a lungo è stato portato avanti in collaborazione con la Questura di Roma e il corpo di Polizia tedesco.

Chiaramente non è mancato il contributo di Alice che per mesi ha lavorato sodo ed è riuscita a trovare una delle case di appuntamenti che quei delinquenti utilizzavano come nascondiglio.

Sono riusciti a salvare molte ragazze che adesso potranno vivere la loro vita serenamente senza esser costrette a vendere il loro corpo per poter avere dei soldi.

Il caso ha avuto una forte risonanza mediatica, Claudio e Alice sono stati pure ospiti a SkyTG24 per discuterne! La storia di queste ragazze ha colpito molto Valentina che spesso chiedeva maggiori informazioni ad Alice. Ecco perché nei pensieri di Alice c'è l'ipotesi che Valentina si sia lasciata coinvolgere un po' troppo da questa storia, fino a volerla toccare con mano...

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"Buongiorno, mi hanno chiamato per Valentina Conforti, hanno detto che era urgente."

"Salve, prego signora, da questa parte." un bidello accompagna Alice al primo piano, dritta di fronte all'ufficio della preside. Una di quelle stanze in cui, per sua fortuna, non ha mai messo piede. Fino ad ora.

"Buongiorno, lei dev'essere la madre di Valentina, no?" domanda la Preside dopo aver chiesto ad Alice di accomodarsi nel suo studio.

"In realtà no, cioè insomma, ecco in pratica io..." Alice inizia a balbettare. 

Detesta dover trovare una definizione a questa famiglia work in progress. Eppure, lei ha sempre amato le etichette e le definizioni, il voler dare un nome a tutto a tutti i costi. Il voler avere sempre una spiegazione. Ma in realtà, spesso, è meglio non dare una definizione a tutto.

"è la fidanzata di mio padre" interviene Valentina, seduta sulla poltrona dinanzi la scrivania della preside.

"Si accomodi signora, adesso le spiego il motivo della convocazione. Valentina ha chiesto espressamente di chiamare lei." spiega la preside.

"Che hai fatto al braccio? E alla faccia?" chiede Alice, più che preoccupata.

"Stia calma signora, adesso le spiego tutto" interviene la preside "Valentina è rimasta coinvolta in una... come posso dire... in una rissa, uno screzio, ecco."