CAPITOLO 33

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POLVERE DI STELLE, LIGABUE

''Io non ti conosco
Tu non conosci me

Hai mai conosciuto qualche d'uno per davvero?
Non è una scusa buona
Non è una scusa e basta
Hai mai conosciuto qualche d'uno che ti conosca? 
Vieni vedermi in mano

Se pensi che sia un bluff 

Ma c'è qualcosa ancora giuro sotto questa pelle
Non morirà nessuno
Morire poi perché 


Dicono che siamo tutti polvere di stelle

Ho bisogno di te
Che hai bisogno di me
Per cambiare il tuo mondo

Hai bisogno di me
Che ho bisogno di te
Per cambiare il mio mondo
È sempre testa o croce
È sempre a lotteria
Però come si dice

Ne vedremo delle belle
Non serve troppa luce
Per la nostra fotografia
Ti ricordi o no che siamo polvere di stelle?''


CLAUDIO'S POV

La notte appena trascorsa è stata tra le più difficili della mia vita. Prima notte completamente da solo e senza voglia di colmare il vuoto con una qualunque. Solo con lei.  Solo lei, adesso, riesce a colmare i miei vuoto.  Anzi, il vuoto che mi lascia è proprio causa sua.

Non riesco a spiegarmi questo sentimento. Non voglio etichettare ogni cosa che provo, non voglio dare un nome ai miei sentimenti. Non si tratta solo di amore.

Esistono persone che sentono l'estremo bisogno di avere qualcuno con cui condividere tutto, qualcuno con cui aprirsi senza timore di sentirsi giudicati, qualcuno con cui non usare filtri o maschere. Io non ho mai sentito quest'esigenza, nè percepita nè desiderata. Eppure ho trovato qualcuno con cui mi sento libero, qualcuno con cui non sento il bisogno di usare una maschera. Qualcuno con cui essere me stesso senza che l'altra persona lo richiedesse. 

Quel qualcuno è Alice.

Alice ha captato i miei demoni, li ha esorcizzati, è stata un uragano che ha capito come entrarmi dentro. Ha preso la chiave e ha aperto la serratura senza chiedere il permesso, forse perchè sentivo che lei non aveva bisogno del permesso. La verità è che noi abbiamo qualcosa di più dell'amore, noi siamo complici. Complici al lavoro, anche quando io vorrei strozzarla per le cazzate che fa. Complici nella vita privata, quando siamo solo io e lei e tutto il mondo fuori.

Forse la complicità è anche più bella di quel sentimento che lei chiama amore. Perchè la complicità non ha bisogno di parole, quelle parole che io odio perchè ritengo sempre sbagliate a superflue. Perchè i gesti si esprimono meglio delle parole, perchè è superfluo parlare quando con uno sguardo puoi dire molto ma molto di più.

Però la complicità non è tutto.

Ci vuole anche tanta voglia, voglia di stare insieme ma soprattutto di rimanere insieme. Voglia di star uniti, senza mollare la presa. Alice dice che amare significa rimanere. 

Allora perchè lei ha deciso di allontanarsi?


E' con questi dubbi in mente che mi dirigo in Istituto, sono le otto del mattino e io sto già con i capelli dritti per il nervosismo. Ho dormito malissimo senza Alice al mio fianco. Non doveva condizionarmi così, non doveva eppure è successo. Ha fatto crollare il mio muro, la odio per questo. Ma in fondo lo so che il nostro è sempre stato, è e sempre sarà un ''odi et amo''.

Imprevedibile come Noi-L'Allieva (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora