Quando Ladybug arrivò nel posto dove l'akuma stava scatenando il panico, Chat Noir era già presente al centro della situazione, mentre fletteva i muscoli e si destreggiava davanti alle persone che lo stavano incoraggiando.
Roteò gli occhi e sbuffò sonoramente.
Non sarebbe mai cambiato.
Ma alla fine le piaceva così com'era, con tutto il suo egocentrismo.Le piaceva?
Cosa andava a pensare!Si ritrovò a osservarlo dal dietro.
Erano passati quattro anni da quella volta in cui gli piombò letteralmente addosso cadendo dal cielo.
Era sempre lo stesso Chat Noir, biondo con gli occhi verdi, con il suo temperamento e la sua bizzarra attitudine per le battute squallide.
Era sempre lo stesso gattaccio con le sue lusinghe verso di lei, a volte allungava un po' troppo le mani ed era costretta a rimettergliele a posto, ma la proteggeva sempre, e si fidava di lui, ciecamente.Gli avrebbe dato tutto.
Anche la sua stessa vita se fosse stato necessario.Si era fatto più alto, la superava di circa dieci centimetri e il suo corpo aveva subito una trasformazione...pericolosa.
Molto pericolosa.
Le sue spalle erano diventate più larghe, il suo bacino si era ristretto e la tuta nera in latex lo fasciava alla perfezione in tutti i punti.
Esaltava i numerosi muscoli delle braccia e abbracciava quelli delle gambe.
Metteva in risalto la schiena allenata e gli formava un fondoschiena niente male!Un attimo.
Cosa andava a pensare?
Stava davvero facendo certe osservazioni su Chat Noir? Sul suo migliore amico?
Doveva smetterla e concentrarsi sulla povera vittima presa di mira da Papillon.Si batté una mano sulla testa e raggiunse il suo compagno d'avventure.
Il suo partner.
Perché quello era, nulla di più.<<M'Lady!>>
Le si avvicinò e le prese dolcemente la mano, baciandone il dorso.
Lei si ritrasse bruscamente, scuotendo il capo e cercando di mandar via il rossore che le si era poggiato sulle guance.Stupido gattaccio.
<<Tieni le mani in tasca, gattino>>
<<Musica per le mie orecchie poter riascoltare la tua voce, Insettina>>
<<Chat, non ne posso più, non chiamarmi "Insettina">>
<<Ai tuoi ordini, M'Lady!>>Sorrise, sapendo perfettamente che lui non avrebbe smesso di affibbiarle quel soprannome.
<<Ladybug! Chat Noir! Arrendetevi e cons->>
<<Consegnatemi i vostri Miraculous -continuò il ragazzo-gatto, facendo innervosire l'akuma- ma non vi stancate mai di ripetere sempre la stessa frase? Papillon potrebbe anche innovarsi eh>>L'akumizzato cacciò un potente urlo che scaraventò i due supereroi contro un edificio.
<<Possibile che non tu riesca mai a tenere a freno la lingua, Chat?>>
Chiese Ladybug non appena si rialzò, massaggiandosi la testa.
<<Usare la lingua è la mia specialità, Ladybug, dovresti saperlo ormai. So fare molte cose con la lingua, sai? Un giorno potrei fartene vedere alcune>>Il viso e la tuta rossa a pois di Marinette diventarono un tutt'uno.
Boccheggiò cercando di trovare una risposta a tono, ma non fece in tempo ad aprire la bocca per prendere fiato che l'akuma si precipitò su di loro.<<Io sono Fashonik, in questo mondo la gente non sa più cosa sia il buon gusto nel vestire, persone che girano con le ciabatte e i calzini, che abbinano il blu e il nero, e voi! Vi siete visti allo specchio? Non sapete nemmeno cosa sia la parola "moda", ma io vi insegnerò lo stile, subito dopo aver preso i vostri stupidi giocattolini!>>
<<Onestamente, mia cara, appena mi guardo allo specchio devo scappare, sai com'è, la troppa bellezza abbaglia-OH!>>
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Just Another Day To Love You
ФанфикL'ultimo anno di scuola giunge veloce come un treno che sfreccia in ferrovia. La battaglia finale con Papillon si avvicina sempre di più. Un amore travolgente ed impossibile s'insinua nei cuori di due giovani appena maggiorenni. Ladybug e Chat Noir...