Era tardi, quella sera.
Da lontano si poteva udire il flemmatico rintocco della mezzanotte.
La città di Parigi era avvolta in un manto scuro, illuminato solamente da una grande sfera contornata da piccole luci.
Il vento soffiava placido, rinfrescando le vie della città.
Settembre era tornato, e con lui le foglie ingiallite che, oramai giunte al termine della loro esistenza, cadevano misere dagli alberi.Sul tetto di una casa comune, due ragazzi,
precisamente una ragazza dai capelli blu come la notte scura e gli occhi azzurri come il cielo in una giornata d'estate, e un ragazzo biondo con gli occhi di un profondo verde smeraldo, si stavano godendo quel meraviglioso spettacolo.
La brezza settembrina muoveva i capelli di Ladybug che, seduta sul bordo del tetto, lasciava che le sue gambe oscillassero nel vuoto, mentre mandava la testa all'indietro per gustare maggiormente l'aria fresca di quella giovane notte.
Chat Noir, in piedi dietro la compagna, la guardava sorridente, rapito dalla sua bellezza.
Con due passi la raggiunse e si accomodò vicino a lei, passandole un braccio attorno alle spalle coperte dalla tuta a pois.
Ladybug si mosse, liberandosi dall'abbraccio.
<<Giù le mani, gattino>>
Lo canzonò passando un indice sulla campanella che lui portava al collo.
<<Dopo tutto quello che mi hai fatto patire oggi, mi ripaghi così?>>
<<Sei tu che ti preoccupi troppo, stavo bene, e avevo la situazione sotto controllo>>
Ribatté lei incrociando le braccia sotto il seno e voltando la testa dalla parte opposta.
<<Il tuo Miraculous e la storta alla caviglia non la pensavano allo stesso modo, Mylady>>
Constatò Chat sorridendo maliziosamente.
<<Invece stavo benissimo>>
<<Ohh, sì, ci credo, insettina, ci credo>>
Con quell'affermazione, Chat Noir si guadagnò un pugno sulla spalla da parte di Ladybug.
<<Quante volte devo ripeterti di non chiamarmi più così, Chat Noir?>>
<<Tante volte quante sono le stelle che questa sera illuminano il tuo volto, insettina>>
La ragazza sbuffò sconsolata.
Era un caso perso.Di colpo la giovane si rabbuiò, perdendo gli occhi in un punto indefinito del cielo e sdraiandosi sul tetto.
I raggi della luna le illuminavano gli occhi.
Quei bellissimi occhi scintillanti colmi di meraviglia.
Il ragazzo, temendo di aver fatto qualcosa d'indiscreto, chiese spiegazioni, seguendo nuovamente la ragazza e sdraiandosi accanto a lei.
<<Sei stanca?>>
<<Solo preoccupata>>
Chat Noir si girò sul fianco, in modo da poter veder meglio l'esile figura della corvina.
Questa volta fu lei ad imitare il compagno, girandosi verso di lui.
<<Ci conosciamo da anni, ormai, sai che puoi parlarmene, vero?>>
<<Lo so, Chat, lo so...è che domani ricomincerà la scuola, e sarà un anno molto difficile, ho paura di quello che potrebbe succedere alla fine del percorso; io...sai, è l'ultimo anno di liceo, dovrò salutare tutti alla fine, no? Ho paura che dopo quest'ultimo anno perderò le amicizie che ho coltivato per tutti questi trimestri, e non voglio>>
Dunque Ladybug era una studentessa, e per giunta anche all'ultimo anno di liceo, proprio come lui!
Quella era una delle rarissime volte in cui la partner si confidava con lui e gli svelava qualcosa in più circa la sua vera identità.
<<Ehi, ehi, Ladybug, tranquilla! Vedrai che andrà tutto bene, te lo prometto. Se siete legati davvero, resterete amici per sempre. Anche io sono all'ultimo anno di liceo, e più o meno condivido le tue stesse paure...devi sapere che non ho avuto una vita molto facile, i miei amici e l'essere Chat Noir sono le uniche cose che rendono decente la mia esistenza>>
<<Chat...>>
Mormorò lei al vento, carezzandogli delicatamente la guancia con la mano.
Lui poggiò la propria mano su quella di lei, e chiuse gli occhi, beandosi di quel contatto.Rimasero così per un poco, a guardarsi sotto lo sguardo curioso della luna.
<<Chat, credo che si sia fatto veramente tardi, devo tornare a casa, grazie per la serata>>
<<Tranquilla, insettina, grazie a te per la compagnia, ci vediamo presto>>
Si alzarono entrambi.
Rimasero fermi.
Ladybug girò le spalle al ragazzo e mosse un paio di passi incerti.
<<A presto, gattino>>
Stava per andarsene, spogliarsi di quelle vesti che la rendevano così diversa dalla ragazza normale che era, quando una voce calda le giunse alle orecchie.
<<Buona fortuna per domani>>
<<Grazie, anche a te, MonChaton>>Lei andò a destra.
Lui a sinistra.
Entrambi con gli stessi obiettivi.
Lei si sarebbe dichiarata ad Adrien entro la fine dell'anno.
Lui avrebbe esposto i suoi sentimenti a Ladybug entro la fine dell'anno.Entrambi amavano.
Entrambi non erano corrisposti.
O meglio, non ancora.
Ma questo, entrambi non potevano saperlo.
Entrambi non potevano nemmeno sapere che quell'anno sarebbe stato il più difficile della loro vita.Angolo autrice:
Buonasera!
Buongiorno!
Buon pomeriggio!
A qualsiasi ora voi leggiate questo primo capitolo, benvenuti!
Se avete qualche consiglio da darmi, sono ben accetti!
Per quanto riguarda i personaggi, ammetto di aver reso Chat un po' troppo dolce, ma l'ho fatto appositamente.
Che ve ne pare per ora?
Detto questo vi saluto, al prossimo capitolo che non tarderà ad arrivare!
Kissesss
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Just Another Day To Love You
FanficL'ultimo anno di scuola giunge veloce come un treno che sfreccia in ferrovia. La battaglia finale con Papillon si avvicina sempre di più. Un amore travolgente ed impossibile s'insinua nei cuori di due giovani appena maggiorenni. Ladybug e Chat Noir...