Capitolo 25

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Il maestro Fu rimase come paralizzato, immobile a guardare la scena che gli si era protratta davanti agli occhi: Marinette, a sedere sulle ginocchia, guardava scioccata Adrien ancora fermo con una mano sulla maniglia della porta.
Tikki e Wayzz si erano nascosti velocemente, non c'era pericolo che il ragazzo si fosse accorto del kwami di Ladybug, poteva almeno trarre un sospiro di sollievo per quello.

Nonostante pensasse che quei due fossero destinati a stare insieme, non potevano venire a conoscenza delle loro identità segrete, poiché sarebbe stato troppo rischioso per tutti. Doveva evitare che si creassero dubbi o domande imbarazzanti, per questo si schiarì la voce mentre si dirigeva verso il biondo, invitandolo ad entrare.

<<Vieni, Adrien, entra. Ti va una tazza di tè?>>
Il ragazzo annuì e fece come gli era stato detto, non staccando gli occhi dall'amica, si sedette di fronte a lei.

<<Marinette....tu cosa ci fai qui?>>
Fu si voltò di scatto mentre prendeva tre tazzine dalla mensola sopra il mobile dei libri. Conosceva bene la sua Ladybug, sperava che non balbettasse troppo affinché non destasse sospetti nella mente del giovane.

<<Ehm io...io...>>
La ragazza annaspò alla ricerca di una risposta fondata da dargli. Le sudavano le mani ed iniziò ad agitarsi, muovendosi sul posto.
<<Ecco, sono venuta a trovare mio zio!>>
Si ricordò di quella volta in cui si era ritrovata in quella stessa situazione e aveva raccontato al suo innamorato di essere la nipote di Fu.

Adrien inarcò le sopracciglia e sembrò pensare a qualcosa. Ladybug gli aveva detto di aver portato Marinette al sicuro a casa sua, eppure in quel momento la ragazza era lì, di fronte a lui, agitata e non sembrava essere a suo agio.
<<A quest'ora della notte?>>

Marinette sentì la sua faccia andare in fiamme e successivamente rompersi come se fosse stata una bambola di porcellana.

Il suono del cucchiaino che Fu stava immergendo nella tazzina di tè rimbombò tra le quattro mura.

<<Beh, non l-lo vedevo da-da tanto e...e tu?>>
Questa volta fu il turno di Adrien a frantumarsi.
E lui cosa era andato a fare così tardi da Fu?
Non poteva certo dirle che era andato a raccontargli di quanto era accaduto durante la battaglia di quella sera con la sua amata Ladybug.
Arrossì e si grattò la nuca con una mano.

<<B-Beh...ero venuto a...ecco ero in giro e...Maestro?>>
L'anziano si girò con il cuore che gli batteva a mille per la pressione.
<<Dimmi, Adrien>>
<<Beh ecco...mio padre voleva sapere se possiamo...insomma se...può spostare la lezione di cinese a lunedì perché domani ho un importante photo shoot>>

Il maestro posò le tre tazzine color avorio su un vassoio trovato in un cassetto del mobile e si diresse verso i suoi due giovani super eroi.
Mise il vassoio al centro e si sedette in mezzo ai ragazzi. Dopo, capendo la scusa del biondo, gli rispose con una strizzata d'occhio.
<<Ma certo, di' a tuo padre che per me non è un problema>>
Il ragazzo gioì interiormente, contento che il guardiano dei Miraculous fosse stato al suo gioco.

<<Ora ditemi, ragazzi, cosa ne pensate di questa specialità cinese?>>

I due si guardarono, poi presero una tazza ciascuno e sorseggiarono il liquido scuro.
Entrambi strabuzzarono gli occhi e cercarono di ingoiare l'intruglio il più in fretta possibile.
<<M-Molto buono, mae-cioè, zio!>>
Mentì Marinette mentre appoggiava la tazzina sul piattino sottostante.
<<D-Davvero squisito!>>
La seguì a ruota Adrien pulendosi le labbra con il dorso della mano.

<<Sono proprio soddisfatto! È un'antica ricetta cinese che mi ha insegnato la mia bis-nonna e non avevo ancora avuto l'occasione di farlo assaggiare a qualcuno di voi baldi giovani. Questa è una delizia per il palato, mica come la vostra Coca-Cosa o quello che è!>>

Just Another Day To Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora