Capitolo 3

4.4K 215 277
                                    

ATTENZIONE: NEL TESTO SONO PRESENTI DEI RIFERIMENTI SESSUALI NON PROPRIO ESPLICITI. SE VI DANNO FASTIDIO, NON LEGGETE.

L'orologio da polso di Nino suonò le undici precise quando il film finí.
<<Film fantastico, bellissima scelta, come te del resto, Babe!>>
Proferì il medesimo passando un braccio attorno alle spalle di Alya.

<<Marinette, Adrien? Cosa ne dite?>>
Chiese l'aspirante giornalista mentre si alzava da divano per andare ad accendere la luce.
<<Io dico che te lo potevi risparmiare, Alya. Sono morta di paura!>>
Rispose stizzita la corvina.

<<Hai avuto paura anche con i miei abbracci?>>
S'intromise il modello facendo avvampare non poco l'amica, che, presa alla sprovvista dalla domanda che le aveva appena rivolto il suo grande amore, cadde dal divano portandosi dietro la coperta e finendo a gambe all'aria sul pavimento.

<<B-Beh e-ecco io...cioè tu...il film! N-no, nel senso, i tuoi abbracci sono c-caldi e-e belli, tu s-sei bello, CIOÈ, il modo in cui a-abbracci è-è b-bello, p-potrei stare abbracciata a te per ore! NO, CIOÈ->>
<<Okay, Marinette abbiamo capito>>
Alya, resasi conto dell'imbarazzo dell'amica salvò la situazione proponendo di bere qualcosa.
Sei un completo disastro, amica mia.
Pensò sorridendo mesta.

<<Ed ecco qua!>>
<<Non se ne parla neanche, Alya!>>
<<Marinette, sei grande ormai, una Vodka ogni tanto puoi berla, tesoro>>
<<È fuori discussione, l'alcol è il fumo bruciano la fantasia>>
<<Dai, Marinette! Un sorso e basta>>
La pregò Nino, che con Adrien si apprestava a posizionare quattro bicchieri sul tappeto.
<<Mhh - uno sbuffo irritato uscí dalle sue labbra - e sia, ma uno solo>>
<<Si!>>

Un'ora più tardi i quattro ragazzi parlottavano allegramente sorseggiando quel liquido amaro.
Marinette ne bevve un sorso e subito sentí la gola bruciare.
Successivamente lo stomaco.
Le labbra le pizzicavano e tutto era diventato improvvisamente sfuocato.
Possibile che non tollerasse nemmeno un goccio di alcol?
Che razza di persona era.
Decisa a dimostrare ad Alya, e soprattutto a se stessa che sí, era grande e poteva benissimo reggere l'alcol, ne bevve un altro sorso, poi un altro e un altro ancora, fino ad arrivare al quinto bicchiere.

Il bruciore era passato e si sentiva più leggera.
La testa le girava, ed era completamente assorta in un altro mondo.
Era così bello.
Nessun problema, nessuna maschera, non ce la faceva nemmeno a pensare.
Voleva solo divertirsi e non pensare.
Non pensare.
Non pensare.

<<AHAHAHAH! Poi chiamai i pompieri e quando AHAAHAH quando arrivarono AH-AH>>
Le spalle della giovane fashion disegner erano scosse da prepotenti singulti, causati dal ridere.
Doveva riprendere fiato, lo sapeva, eppure non ce la faceva,
Voleva ridere, divertirsi, scaricare tutta la tensione accumulata.
<<AHAHAH loro dissero che la casa AHAHAH la casa...>>

<<Marinette, ti senti bene?>>
La voce di Adrien.
Nemmeno quella riusciva a farla risvegliare da quella specie di sogno ad occhi aperti.
<<Si Adrien AHAHAH è tutto così woooooo>>
Detto questo afferrò il biondo per le spalle e gli si buttò completamente addosso, strusciandosi su di lui.

Il ragazzo diventò rosso come i capelli del loro compagno di classe, Nathaniel.
Marinette gli era saltata in collo e ora si stava strusciando su di lui.
Sarebbe stato eccitante, molto eccitante, se solo la ragazza fosse stata sobria, e non sotto l'effetto dell'alcol.

Just Another Day To Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora