Sto sognando qualcosa di bello (credo) quando vengo svegliata dalLa fastidiosissima canzoncina che ho impostato come sveglia da una vita. Probabilmente é proprio perché è la mia sveglia che la odio tanto. Sporgo la mano verso il comodino e scopro il dito sullo schermo.
Mi rigiro nel letto, siamo a settembre, c'è ancora caldo ma freddolosa per quanto sono, mi ritrovo come ogni mattina avvolta nelle lenzuola e la trapunta leggera.-Buon giorno.-sussurra qualcuno accanto a me.
Mi giro a guardarlo e gli sorrido - Buon giorno a te.
solleva un braccio e mi attira a sé.
-Mi devo alzare o arriverò tardi.
Ha ancora gli occhi chiusi -cinque minuti.
Mi lascio corrompere volentieri.
Infilo la mano sotto la sua t-shirt e gli accarezzo il petto.
Lui ridacchia - posso farlo anche io con te?rido -alzo la posta: doccia insieme?
Apre un occhio - doccia lunga o corta?
-se ci alziamo subito anche lunga.
Si tira su -ci sto.
È quasi un mese che viviamo insieme.
Ovviamente cambiare città per l'università é traumatico per tutti, ma il fatto di andare a vivere con il ragazzo che amo ha reso le cose più facili. La mia famiglia mi manca, mi mancano le mie abitudini. Ma al contempo vivere con Ignazio mi rende felice. È bellissimo non dover stare lontani e vivere il quotidiano insieme, sembra di essere ancora in vacanza.
Spesso deve viaggiare per lavoro ma nel complesso stiamo insieme la maggior parte del tempo. In qualche modo i miei timori sul non poter mai vivere una vita normale insieme cominciano a dissolversi. E a poco a poco ci creiamo una routine tutta nostra. E spero che le cose non cambino ma non ci annoiamo mai. uno dei pensieri che ho sempre avuto sulla vita di coppia é che l'abitudine uccidesse la passione. Non è il nostro caso. Anzi.È bello cucinare insieme, uscire la sera, andare in giro la mattina quando siamo entrambi liberi.
L'università è impegnativa, ma stimolante, alla fine ho scelto letteratura, probabilmente era il mio destino. Mi sembra di sentire ancora le parole di Franz.
Quando esco per andare a lezione, Ignazio insiste perché prenda la sua auto ma io rifiuto, non mi sento ancora abbastanza sicura in questa grande città a guidare da sola. E non voglio neppure prendere un taxi, la giornata è troppo bella. Mi godo volentieri le ultime giornate di sole e caldo, la fine dell'estate è vicina e mi rattrista.
Esco di casa e mi dirigo verso l'università. Io e Ignazio ci rivedremo stasera perché ho lezione tutto il giorno e resterò a pranzo alla caffetteria dell'università.
Prima che mi trasferissi, io e la mia famiglia abbiamo fatto una breve vacanza a Roma e poi siamo venuti insieme a Bologna e hanno visto la casa di Ignazio e l'università.
Mio padre non era super entusiasta all'idea che andassi a vivere con lui, ma mia madre é riuscita come sempre a convincerlo. In fin dei conti sapere che non sono sola in una città sconosciuta li conforta, e soprattutto sanno che Iganzio si preoccupa sempre anche nelle più piccole cose, forse più di loro.
E quindi sono in una botte di ferro.E inoltre, prima che iniziassero le lezioni, ho fatto un po' di shopping con mia madre, e così adesso ho una serie di abiti nuovi da sfoggiare.
Mia madre ha insistito perché compressi qualcosa più "da donna", gonne e vestiti e pantaloni più classici in sostituzione delle mie felpe e jeans. Non le do' torto, in effetti il look da liceale mi stava stretto anche al liceo e mi sarebbe piaciuto osare di più, ma per quanto poco mi importi del parere degli altri, in un paese piccolo come il mio, dove tutti si omologano, è difficile distaccarsi troppo dal mood generale.
È questa la cosa che mi piace di più del vivere in una città, la possibilità di non essere immediatamente riconosciuta da tutti.
Anche se devo ammettere che avere per fidanzato Ignazio Boschetto rende difficile passare inosservata. Principalmente perché c'è sempre qualcuno appostato sotto casa, fan o paparazzi. Mi fotografano spesso, ormai non ci fanno più caso.
Addirittura qualche ragazza mi chiede di fare una foto insieme.
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Come nessun altro al mondo. Ignazio Boschetto.
FanficSEQUEL DI NON ESISTE ALTRA VIA, CHE NON SIA TUA E MIA. È passato un anno dal primo incontro casuale tra Amelia ed Ignazio, un anno preciso nel quale sono successe molte cose, non tutte belle. Un anno preciso da quando i due hanno intrapreso insieme...