18. Troppi caffè.

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Amelia.

La lezione di Franz sembra appena iniziata quando finisce. Ho riempito sei pagine di appunti. Mi succede sempre alle sue lezioni. Si vede quanto ciò che fa lo appassiona. Tutti si alzano e qualcuno si mette un fila per fargli qualche domanda. Di proposito mi metto per ultima. E quando la fila si snellisce e resto solo io, lui mi sorride - signorina. Mi sembra di averla già vista.

-può darsi. Chi lo sa. Volevo farle qualche domanda, é possibile?

Si guarda intorno -con la mia alunna preferita parlo solo davanti a un caffè.

Rido - nessun problema, ultimamente ne bevo quantità industriali.

- vuoi che rettifichi? La tua salute mi sta più a cuore della caffeina.

Rido - questa si che è una cosa importante. Ma no, mi serve un caffè. Che ironia, a casa non ne bevevo mai.

-passaggio definitivo all'età adulta. Hai presente che ai bambini non fanno mai bere il caffè? Credo che in realtà non sia perché potrebbe fargli male ma proprio perché non ne hanno bisogno. Che ansie possono avere?

Rido - penso faccia anche male ai bambini, ma la tua visione poetica mi piace.

- forse un pochino. - ride.- andiamo, ho anche un certo languorino. Tu sei impegnata?

- no. Era la mia ultima lezione.

- perfetto. Possiamo anche mangiare qualcosa allora. Posso chiederti una cosa?

- certo che si.

- come trovi le lezioni? Rispondi in modo obiettivo, ti prego.

- le trovo molto interessanti. E trovo te davvero un bravo insegnante. Il modo in cui spieghi è perfetto, tieni alta l'attenzione e sei chiaro e conciso.

Si illumina - non lo dici solo per farmi contento, vero?

- assolutamente no. Te lo direi se ci fosse qualcosa che non mi piace.

Sorride - grazie. È importante per me.

- lo so. E poi lascia che ti dica una cosa. Sei anche parecchio figo come professore.

Scoppia a ridere - solo perché la maggior parte degli altri insegnanti ha 60 anni.

- non solo. C'é quello di tedesco che avrà una trentina d'anni ma sospetto non si lavi molto. E che beva parecchia birra.

Ride ancora di più - diciamo che sto attento alla mia igiene e a non avere la pancia da birra.

- una ragazza l'altro giorno quando sei entrato ha detto qualcosa tipo "me lo farei dalla mattina alla sera." E un'altra quando sei arrivato in ritardo e hai detto scusate ha detto tra sé e sé qualcosa tipo "penetrami".

Strabuzza gli occhi -stai scherzando?

-no. - rido- giuro che è la verità.

- con che diavolo fanno colazione la mattina queste ragazze? Ormoni?

- dovresti valutare la birra mi sa se non vuoi ricevere avances.

Ride ancora - finché non le sento va tutto bene.

- dovresti guardarti intorno, ci sono ragazze carine.

- in genere non sono molto il mio tipo.
- non puoi saperlo, qualcuna magari ci sarà. Voglio dire una ragazza bella, intelligente, simpatica. Secondo me qualcuna c'è di sicuro.

Mi guarda di sottecchi -una sicuramente. - dice.

- ultimamente non sono né simpatica né bella, sempre che lo sia mai stata.

Come nessun altro al mondo. Ignazio Boschetto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora