💫29💫

2.9K 172 42
                                    

☆Attenzione, prego.☆

Ho deciso che questa storia non sarà come le altre.
E con "come le altre" non intendo solo quelle del mio profilo, ma anche quelle delle altre scrittrici.
Voglio che, (a mio piacimento e gradimento) ogni capitolo che deciderò io, dovrete ascoltare un brano da me scelto.
È una figata,lo so.
Lo faccio in modo che voi possiate immedesimarvi di più nei personaggi.

Ah, inoltre, i capitoli con questa specialità saranno contrassegnati con due stelline prima e dopo il numero nel titolo. ( 💫29💫)

Shut up and play Forever rain by RM

《Mi sono fatto un culo a cercare questo stracazzo di numero, e tu te ne gironzoli per le vie a farti beccare da qualche sbirro, magari?》

Chiese "il centralino", l'uomo che aveva ottenuto il numero di Jin in modo anonimo.

《Falla finita, sono qui cazzo, sono vivo, non dietro le sbarre》

Urló ancora Nam, stanco del loro comportamento, gesticolando con le mani.
Avrebbe voluto così tanto parlare ancora col ragazzo, nonostante i rischi, che sarebbe corso dinuovo nella cabina.

《Per poco cazzo...》

Sussurró uno di loro, facendo cenno a tutti quanti di nascondersi, sentendo in lontananza il suono delle sirene della polizia di Daegu.

Namjoon per ultimo corse via, nei vicoli bui, pieni di pozzanghere d'acqua, sigarette, siringhe, stracci e altro che ora non posso raccontare.

Namjoon, sotto la pioggia, sentì il petto far male.
Lo sentiva vuoto, come sempre, ma qualcosa stava pian piano subentrando, e non era l'effetto della sua droga.

Era invece l'effetto di una sensazione mai provata.
Correva, correva sotto la pioggia.
Ormai Daegu si ricoprì di nuvole nere, da cui cadevano tonnellate d'acqua fredda, acquazzoni.

Ma Namjoon, col viso bagnato, ricoperto dalle gocce d'acqua, sorrise.

Quelle goccioline finirono proprio sulle sue larghe labbra, mentre correva disperatamente alla ricerca di qualcosa che in quel momento non poteva ottenere, ma che avrebbe ottenuto.

Un po' di luce in quei vicoli si accese, sotto la pioggia e fra i tuoni e i lampi.

Era un sorriso delicato.
Gli piaceva la pioggia, particolarmente quel giorno.

Avrebbe voluto fra le sue braccia Jin in quel momento, sotto la pioggia.
Il ragazzo tanto desiderato, tanto debole, di cui non sapeva nemmeno il sacro nome.
Lo voleva proteggere, ne sentiva l'estremo bisogno.

Lo voleva fottutamente stretto a sé.
Voleva sapere il suo nome sussurrato nel suo orecchio, sul divano, con fuori la pioggia che batteva sul vetro della finestra, una cioccolata fra le mani e il cuore caldo.

Questo sogno, questo pensiero, nasceva da molto poco.
Nasceva dal desiderio di essere una persona normale, capace di amare, capace di provare un senso di pace che egli provava solo con il ragazzo.

Senza preoccupazioni, polizia, affari.

Il tutto accompagnato dalla sua risatina dolce.

/☆/

pareri.
E soprattutto, l'avete ascoltata?

•ʙʟᴀᴄᴋ ᴘɪʟʟᴏᴡ• ɴᴀᴍᴊɪɴ #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora