💫32

2.5K 176 25
                                    

Come sappiamo, Namjoon quella notte rimase con gli occhi sbarrati, rossi, escogitando qualche piano per non causare danni al barista, per non ferirlo in alcun modo, ma ne uscì ancora più stanco e nervoso, con scarsi risultati.

Si ripromise che si sarebbe fatto perdonare, a tutti i costi.
Doveva perforza farlo, e non poteva tirarsi indietro davanti alla sua gang.

La mattina dopo il sole albeggiò lungo le strade trafficate di Daegu, dopo che finalmente la pioggia ebbe fine.

Jin si alzò come sempre molto presto, pronto per indossare la sua uniforme per lavorare e dirigersi verso il lavoro.

Namjoon invece, s'imbottì di una delle sue tante droghe, una delle più pesanti, dal colorito chiaro, la quale però non gli fece perdere coscienza.
Ti rendeva solo molto più rilassato mentalmente e abile nei movimenti e nei pensieri.
Oltre a colorare le tue pupille di un rossastro scuro.

Blackpillow prese la sua mascherina nera e la indossò, tirando sù il suo cappello ancora umido dalla sera prima.

Uscì di casa, come al solito con un passo veloce, e si diresse verso il bar del giovane, il quale era già al bancone.

Namjoon si strappò un sorriso sul volto, ricordandosi della sera prima, della chiamata, così strinse i pugni nelle sue tasche ed entrò dentro il locale.

Jin non alzò subito lo sguardo. Era concentrato su una macchietta che si era formata sul bancone liscio e vetrato, che cercava di togliere con un panno rosaceo.

Nam si avvicinò al bancone, fino a quando non si trovò il ragazzo proprio davanti.

Era quasi un sollievo vederlo vivo, attivo ed energico.
Sorrise, ma il suo sorriso non era visibile attraverso la mascherina nera.
Picchiettò con le dita sul bancone, dolcemente, inducendo Jin a guardarlo.

All'inizio, non appena Jin incrociò il suo sguardo rosso fuoco, si spaventò, sgranando gli occhi e indietreggiando lentamente, con in mano il panno, stretto.

Namjoon se ne accorse, e subito cercò di sistemare la vicenda.
Si sentì un mostro con quegli occhi rossi, si sentì in colpa per aver spaventato il suo piccolo.

Si tolse la mascherina dopo essersi guardato attorno e gli rivolse la parola allungando la mani verso di lui.

《Hey, sono io》

Jin avvertì delle scariche positive, e inclinò il capo, osservando quelle labbra familiari: era il proprietario delle caramelle per la tosse!

《Hey!!》

Sorrise non appena lo riconobbe e allargò le braccia, avvolgendolo in un tenero abbraccio.

Namjoon, spaesato e confuso, non smise di sorridere e ricambiò l'abbraccio.

Non aveva mai avuto nessuno che lo abbracciasse e che gli sorridesse.

Non aveva mai sperato così tanto un contatto con lui.

•ʙʟᴀᴄᴋ ᴘɪʟʟᴏᴡ• ɴᴀᴍᴊɪɴ #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora