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Dopo poco, il furgone si fermò.
Hyundai scese dalla propria postazione e aprì le porte a Namjoon, Jin, e gli altri uomini che si erano occupati dell'operazione alla spalla del loro leader.

Namjoon strizzò gli occhi quando vide dei fasci di luce, stringendo a sé Jin.
Ormai diventava mattina, ed insieme al sole, albeggiavano anche i notiziari, dove non parlavano d'altro che della sparatoria in un bar a Daegu.

Jin aveva ancora il capo nascosto fra la sua spalla ed il suo collo caldi.
Gli uomini scesero per primi, accingendosi poi ad aiutare Namjoon a scendere dal furgone.

Quest'ultimo si guardò intorno per qualche secondo, sostenuto dai suoi uomini senza perdere d'occhio Jin vicino a loro.

《Ma dove cazzo siamo?》

Chiese, non riconoscendo il posto in cui era sceso, perché non era il loro rifugio.
Hyundai gli fece segno di seguirlo.

《Te lo spiegherò dopo.》

E così, s'incamminarono tutti presso un vialetto coperto dagli alberi.
Era un posto meraviglioso, soprattutto a quell'ora del mattino, perché gli uccellini erano svegli, e si poteva vedere uno sfondo arancione e giallo dietro i lunghi alberi.

Namjoon socchiuse gli occhi, respirando quell'aria stranamente più pulita di quella del centro città.

Li riaprì, scovando poi il piccolo gattino più indietro, che odorava qualche fiorellino o raccoglieva qualche funghetto.

Namjoon ridacchiò in pochino, fermandosi poi di botto dal camminare, sciogliendo le prese con i suoi due uomini: voleva camminare insieme a Jin.

Era anch'essa una cosa nuova, ma voleva provare a spensierarsi per qualche minuto.

Lanciò uno sguardo freddo ad un suo uomo, facendogli segno di andare via, e così fecero entrambi.
Pian piano, mentre si teneva la ferita dolorante con una mano, strinse i denti e raggiunse Jin.

Si piegò un po', arrivando al suo livello, e quando vide dei fiorellini spuntare fra i suoi capelli scuri, sforzò un sorriso dolorante ma sincero.

Poi Jin si voltò verso Namjoon, e gli rivolse un largo e dolce sorriso.

《Ma Namjoon... Ti fai male...》

Si alzò, reggendolo per le ascelle.
Namjoon ridacchiò leggermente, perché la forza che aveva esercitato Jin era praticamente nulla.
Era così debole e innocente, quel suo bimbo.

《Amore, me li dai anche a me un po' dei tuoi fiorellini?》

Disse, sussurrandoglielo, come una cosa intima, e Jin annuì più volte, contento.

Estrasse dalla sua taschina dei fiorellini tutti colorati, e glieli fece vedere.

《Li avevo già raccolti per te...》

Mormorò, con le guanciotte poco rosse e le orecchiette che si muovevano lentamente sul suo capo.

Ogni momento che passava, Namjoon pensava sempre di più a quanto fosse una creatura speciale.

Li prese in mano e ne odorò il profumo.

《Che buoni... Grazie...》

Rispose, accarezzandogli poi le orecchiette sul capo.

Si sentiva bene ed in pace con qualcuno per la prima volta nella sua schifo di vita.

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OH MY GIRLS
VI ADORO COSÌ TANTO CHE ANCHE SE STO MALE CON LA FEBBRE E DEVO CORRERE DA UNA PARTE ALL'ALTRA DE ROMA, NON HO POTUTO FARE A MENO DI AGGIORNARE, PERCHÉ VOLEVO SCUSARMI PER LA MIA ASSENZA.
Ancora scusatemi.
Una mia fan, un'amica di hiddengirl, mi ha chiesto di aggiornare in un audio su WhatsApp e mi è sembrato giusto accontentarla...
RINGRAZIATELA💗😂

《 Non dimenticatevi di segnalarmi qualche errore di battitura ragazze, scusatemi ancora.》

•ʙʟᴀᴄᴋ ᴘɪʟʟᴏᴡ• ɴᴀᴍᴊɪɴ #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora