💫33

2.4K 166 11
                                    

《Perché mi hai attaccato di fretta ieri sera?》

Jin inclinò il capo, con un broncio sul viso.
Sapeva così poco della vita malsana di Namjoon, che ingenuamente pensava gli avesse semplicemente attaccato di proposito.

Namjoon scosse il capo, pronto per inventarsi una scusa plausibile, ma...

《E perché hai quegli occhi così rossi?》

Chiese dinuovo Jin, cuorioso, con un indice posto delicatamente sotto il suo occhio, sulla sua pelle.

Era così preso da quegli occhi rossi che non tolse lo sguardo dal suo, scrutandoli come fosse un bimbo curioso.

Namjoon ridacchiò per la sua curiosità e gli prese il dito, abbassandolo verso il bancone, poggiando poi la propria mano su quella di Jin.

《Troppe domande..》

Mormorò Namjoon, dispiaciuto per non potergli rispondere.
Ma a Jin andò comunque bene. Non smise di sorridere e dopo un po' si staccò dall'abbraccio.

Vi fu silenzio per un po' di tempo, poi alcune persone cominciarono a circondare il bancone come anche i tavoli, ordinando e ricevendo.

Jin dovette scattare al lavoro, promettendo a Namjoon che dopo sarebbe tornato da lui.
Quest'ultimo era disposto ad aspettare, ma solo lui.

Un ragazzo, dai capelli laccati e pettinati, neri scurissimi, con degli occhi altrettanto scuri, si avvicinò a Jin, poggiando entrambi i gomiti sul marmo, fissando il ragazzo senza però farsi notare né da lui né dagli altri.

Namjoon però se ne accorse.
Lo sguardo del ragazzo era troppo duro, concentrato, che gli venne in mente lo sguardo di un suo nemico.

Non appena alzò la mano per chiamare il barista, Jin, Namjoon vide un tatuaggio verde e nero, un serpente.

Sgranò gli occhi e si voltò dall'altra parte, rimettendosi la mascherina.
Il fuoco nei suoi occhi cominciò a danzare, come se si fosse messo in moto.

Quell'uomo faceva parte degli amici, riconoscibile grazie al suo serpente tatuato sul polso.

Jin raggiunse l'uomo e prese il suo ordine come se niente fosse, con la sua solita gentilezza.

Il barista si stranì, avvertendo all'improvviso delle scariche negative da parte di Namjoon, vedendo che i suoi occhi rossi erano fissi sul tatuaggio che aveva il ragazzo sul braccio.

Namjoon non doveva assolutamente farsi riconoscere, altrimenti l'uomo sarebbe scappato senza essere smascherato da lui stesso.

E poi non poteva passarla liscia guardando Jin in quel modo.

《Buongiorno bellezza, come ti chiami?》

Chiese l'uomo a Jin, mentre quest'ultimo gli serviva la sua ordinazione.

Namjoon si tappò subito le orecchie.
Non volle sentire il suo nome.
Glielo avrebbe chiesto in privato e il barista glielo avrebbe sussurrato all'orecchio.

《Mi chiamo Jin...》

Rispose, come sempre gentile e sorridente come con tutti i suoi clienti.

Quel tatuaggio cominciò ad ossessionare Namjoon, tanto che quasi voleva strapparglielo e farglielo ingoiare.

Era la prima volta nella sua vita che Namjoon non ebbe previsto qualcosa.
Si sentiva impotente.

•ʙʟᴀᴄᴋ ᴘɪʟʟᴏᴡ• ɴᴀᴍᴊɪɴ #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora