Capitolo 23

2.5K 146 0
                                    

Il giorno dopo quell'incontro con Dannielle, chiamai Marianne.

Era da un po' che non la sentivo.

"Ciao Abby!" Urlò dall'altra parte del telefono.

Risi. "Come stai?" Chiesi.

"Sono in vacanza con il mio vecchio.

Fortunatamente la strega non è potuta venire a causa di problemi di lavoro, tu invece?"

"Dove sei in vacanza?

Io passo."

"In che senso passi? C'è qualcosa che non va?

Comunque sono a Parigi -ci sono un sacco di ragazzi carini-!!"

"Parigi! Ti invidio."

Rise.

"Dai, dimmi cos'è successo."

"Non lo so.

Ultimamente sono successe talmente tante cose che non riesco più a pensare."

"Okay, prova solo ad elencare tutto ciò che è successo." Propose.

"1. James e io abbiamo litigato perché lui era troppo geloso."

"Idiota." Bofonchiò Mari.

"2. La madre di James ha intenzione di far fidanzare James con Danielle per unire le società di entrambe le famiglie."

"Non ci posso credere, quella strega è arrivata a tanto solo per ampliare il suo territorio?"

"3. Quando io e James siamo usciti, abbiamo incontrato Danielle."

"Certo che la sfiga ti perseguita!"

Sospirai. "Concordo."

"4. Io e James siamo stati invitati al compleanno di Danielle."

"NON ANDARCI."

"Lo so, ma James vuole che lo accompagni, non vuole stare da solo alla festa."

"Perché non si ribella alla madre?"

"Mari..."

"Okay, okay."

"È pronta la cena, Abby!" Urlò mia madre dalla cucina.

"Ora devo andare Mari, ci sentiamo un'altra volta, okay?"

"Va bene, buona fortuna con la festa allora."

"Okay."

Misi giù e scesi.

La sera della festa, mi appostai davanti all'armadio.

Non sapevo davvero cosa mettermi per la festa.

Avevo pochissimi vestiti, anzi ne avevo solo due e nessuno era adatto all'evento.

Mia madre, passando per il corridoio mi vide.

"Perché fissi i tuoi vestiti?" Chiese.

"Devo accompagnare James ad una festa e non ho nulla da mettermi.

Voglio dire, nulla di adatto, visto che è una festa 'dell'alta società'."

"Alta società, hai detto?"

Annuii, continuando a guardare i miei vestiti.

"Vieni, ho qualcosa che potrebbe andare bene per l'occasione.

Mi prese per la mano e mi portò in camera sua.

"Mamma, ma cosa stai facendo?" Chiesi confusa.

Tempeste e UraganiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora