Hogwarts
Corridoio dei sotterranei.
23 novembre 1996, ore 8,30 A.M.Camminiamo a passo spedito per i corridoi.
Tieni il mio polso intrappolato nella mano.
Mi trascini correndo verso il tuo studio.
Mi fai quasi male.
Ma non oso parlare.
Ho addirittura paura di respirare.
E continuo a non capire niente.
Mi sono ritrovata di colpo con il tuo volto paonazzo che mi osservava.
Tu seduto sul letto, immobile.
Con un'espressione di stupore a possederti gli occhi.
Uno stupore mischiato alla paura.
Mi hai intimato malamente di rivestirmi in fretta.
Mi hai dato il tempo di infilarmi a stento i jeans e la camicia bianca.
Una camicia che adesso penzola malamente sul mio corpo, abbottonata solo per metà.
Non hai più detto una parola.
E io ho paura.
Perché non capisco cosa stia succedendo.
Cosa abbia potuto sconvolgerti fino a questo punto.
Incrociamo gruppi di studenti che ci osservarono a bocca aperta.
Con gli occhi sgranati nel vedere l'arcigno professore, il re nero dei sotterranei, trascinare per un braccio l'amica secchiona di Potter, parzialmente svestita.
E a me non importa nulla.
Di loro.
Dei loro mormorii indistinti.
Delle loro risate lasciate sfuggire di nascosto.
A me importa solo di capirti.
Tu, e questo tuo comportamento assurdo che sta continuando a terrorizzarmi.
Raggiungiamo la porta del laboratorio.
Finalmente allenti la presa sul mio polso.- "Entra!"
Mi intimi freddo.
E io obbedisco, perché non so che altro fare.
Mi ritrovo in piedi, davanti ad un camino che qualcuno deve aver acceso per te, solo poche ore fa.
Immobile.
A guardarti camminare per la stanza.
Ti prendi la testa tra le mani.
Arraffi velocemente dalla libreria alcuni grossi libri.
Li sbatti sul tavolo.
Srotoli con gesti quasi isterici una pergamena.
Lasci che ti possieda interamente la scrivania.- "Severus... cosa succede?"
Sento la mia voce sfuggirmi dalla labbra.
Ti volti.
Mi accechi con uno suo sguardo gelato.- "Spogliati!"
Me lo sibili appena, con gli occhi ancora imprigionati sulla carta ingiallita.
- "Cosa?!"
Non capisco.
E lo dico tradendo un accenno di pianto.
Ti riscuoti.
Ti avvicini lentamente.
Con gli occhi immobili, inondati da scintille nere.
Mi raggiungi.- "Togliti la camicia Hermione, per favore..."
La tua voce è cambiata.
È tornata quella gentile che, solo ieri sera, è riuscita a trascinarmi in territori sconosciuti e straordinari.
Ti guardo per un momento, cercando di decifrare cosa mi stia accadendo intorno.
Comincio a liberare il primo bottone.
Scendo sul secondo, sul terzo.
Mi sfilo la camicia con un briciolo di imbarazzo ad arrossarmi le guance.
Rivelo i miei seni nudi a cui non è stato dato il tempo di farsi coprire dal reggiseno.
Tu mi sorridi.
Di quel sorriso vero che ho visto poche volte.
E a me sembra che l'aria torni a infondermi sicurezza nei polmoni.- "Vorrei guardarti la spalla, quel simbolo che hai sulla scapola..."
- "La mia strana macchia?"
Chiedo.
Interrompo la tua richiesta.- "Sì."
Mi rispondi.
Con le labbra contratte dalla tensione e gli occhi quasi privi di luce.
Mi volto lentamente.
Afferro i capelli con una mano per liberare la schiena.
Li faccio scorrere sulla spalla, abbassando leggermente il collo.
Mi lascio guardare.- "Maledizione!"
È l'unica parola che sento uscire dalle tue labbra.
Ti vedo allontanarti.
Raggiungi la scrivania.
Infili nuovamente la testa in un grosso libro.
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Storia di un amore e di un segreto
FanfictionE se fosse tutto sbagliato? Se fosse tutto un inganno? Questa è la storia di un amore e di un segreto. Entrambi scomodi, pericolosi e sconosciuti. È la storia di Hermione e Severus che si scoprono ad amarsi. E che amandosi conoscono se stessi. E che...