• Capitolo 1

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Come ogni giorno andavo a Erebor a raccogliere fuori, era l'unico passatempo che trovavo piacevole e se possiamo dirlo, non stressante: << Bene... Cosa vedono i miei occhi.... Cosa ci fa un mezz'elfo fuori da Pontelagolungo? >> sentii una spada sotto il mento e sorrisi, conoscevo benissimo a chi apparteneva quella voce; in un secondo lo disarmai e con la spada appena rubata gli feci lo sgambetto e Thorin cadde a terra: << Vedo che i tuoi riflessi sono migliorati Isabel >> si complimentò il nano: << Tutto questo grazie a te e ai tuoi esercizi >> gli sorrisi e gli passai un mazzo di fiori: << Questi sono per te, così decori Erebor, dentro sembra un mortorio, c'è solo buio e oro, ma con questi diventerà più colorata >> vidi Thorin sorridere, era raro vedere quel sorriso, dato che era sempre serio

 Cosa ci fa un mezz'elfo fuori da Pontelagolungo? >> sentii una spada sotto il mento e sorrisi, conoscevo benissimo a chi apparteneva quella voce; in un secondo lo disarmai e con la spada appena rubata gli feci lo sgambetto e Thorin cadde a terra:...

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<< Tuo padre sa che sei qua? >> mi domandò tornando serio: << Non lo sa, meglio così... lui crede di proteggermi, invece non sa che mi sento rinchiusa, io voglio essere libera >>
<< Lo fa per il tuo bene... non conosci i pericoli di questa terra >> "Stai parlando come mio padre ora" . Conosco Thorin da quando ho memoria, ero molto piccola quando feci la sua conoscenza e d'allora siamo diventati migliori amici, nonostante che questa amicizia non piaccia a mio padre, Bard l'arciere, solo perché lui ha avuto da ridere con Thorin non vuol dire che debba odiarlo anch'io. Thorin mi ha insegnato ogni canto e lingua di queste terre, così come la sua storia e mi ha raccontato molte sue gesta e di come sopravvisse all'orco Azog, ma non solo, m'insegnò a duellare e ad ascoltare e vedere con i miei "poteri elfici": << Isabel? Non è ora che torni a casa? Tuo padre sarà preoccupato >>
<< Le uniche persone che si preoccupa mio padre sono gli abitanti di Pontelagolungo, non ha mai tempo per me >> mi alzai e montai in sella al mio cavallo: << Ciao Thorin, ci vediamo >> lo salutai e partii per tornare a casa.

<< Dove sei stata? È tutto il giorno che ti cerco... aspetta non me lo dire, eri con Thorin Scudodiquercia non è vero? >> mio padre era molto furioso: << Bard calmati, perché non accetti la nostra amicizia? >> quando eravamo solo io e lui, non riuscivo a chiamarlo padre o papà, perché non si è mai comportato come tale: << Isabel sono tuo padre e come tale, mi dovresti chiamare padre... e non accetto la vostra amicizia perché quando, noi abitanti di Pontelagolungo abbiamo avuto bisogno d'aiuto, lui e i suoi amici nani, ci hanno voltato le spalle, dopo che noi li avevamo aiutati >> mi alzai e mi misi davanti a lui: << Ma è stato molto prima che io nascessi e poi non c'era anche quell'elfo che ha complicato le cose? >> perché dovevo rinunciare a un'amicizia solo perché mio padre aveva avuto delle dispute prima ancora che nascessi? << Ha un none Isabel ed è Re Thranduil >> mi sedetti sul mio letto e incrociai le braccia: << Non m'interessa come si chiama, ho sentito i suoi racconti ed è solo un elfo prepotente e antipatico... fortuna che mia madre è scappata da quel re >> mio padre si sedette di fianco a me: << L'hai nominata? Non sai quanto aspettavo questo momento Isabel >>.
Mia madre era morta dandomi alla luce e d'allora m'incolpo per quello che è successo, se io non fossi nata, mio padre vivrebbe felice con mia madre: << Ma ancora t'incolpi non è vero? >> accennai un si è delle lacrime iniziarono a rifarmi il volto: << Non è colpa tua, ricordatelo figlia mia... ma ora a letto, domani per mia sfortuna devi studiare la storia del tuo tanto amato Re Thranduil >> mi buttai sul letto e sbuffai: << Sai che gioia, preferisco essere trafitta da una freccia morgul piuttosto che studiare la storia di quel presuntuoso >>.

Finalmente la mattina arrivò e naturalmente non studiai ciò che mi aveva detto mio padre, anche perché l'avevo già studiato insieme a Thorin; sellai il cavallo e andai ad addentrarmi nel bosco, ma qualcosa attirò la mia attenzione:

davanti a me, c'era un cervo bianco, era di una rara bellezza, volevo vederlo da vicino, ma soprattutto volevo accarezzarlo, così scesi da cavallo e pian piano mi avvicinai a lui: << Non voglio farti del male >> tesi la mano e aspettai che fosse l...

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davanti a me, c'era un cervo bianco, era di una rara bellezza, volevo vederlo da vicino, ma soprattutto volevo accarezzarlo, così scesi da cavallo e pian piano mi avvicinai a lui: << Non voglio farti del male >> tesi la mano e aspettai che fosse lui a fare la prima mossa, cosa che successe. Pian piano si avvicinò a me e lo accarezzai: << Sei bellissimo >> gli dissi sorridendogli, ma ad un tratto di sentì il rumore di un ramo spezzato e il cervo scappò, mi guardai in giro ma non vidi nessuno, anche se mi sentivo osservata: << C'è qualcuno? >> domandai senza paura, presi le redini del cavallo e lo tirai verso la direzione che volevo andare: << C'è nessuno? Non vi farò del male >> arrivai al punto dove il rumore era venuto, mi chinai e guardai il ramo spezzato "qualcuno mi stava osservando e lo sta facendo anche adesso", portai la mano sull'impugnatura e accade tutto in un attimo, mi alzai velocissima e puntai la spada sulla guancia dello sconosciuto e lo sconosciuto aveva fatto altrettanto, la cosa che mi attirò di più, furono i suoi occhi color del ghiaccio:

 Pian piano si avvicinò a me e lo accarezzai: << Sei bellissimo >> gli dissi sorridendogli, ma ad un tratto di sentì il rumore di un ramo spezzato e il cervo scappò, mi guardai in giro ma non vidi nessuno, anche se mi sentivo osservata: << C'è qua...

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<< Come ha fatto un mezz'elfo ad entrare nel mio regno? >> mi guardai in giro e solo ora capii dov'ero: mi ero addentrata nel Reame Boscoso e scommetto che l'elfo che avevo davanti era Thranduil: << E soprattutto volete togliermi questa spada dal volto? >>
<< Io la toglierei, ma solo se voi togliereste la vostra dal mio viso >> il re elfo tolse la spada e la rinfoderò, altrettanto feci anch'io, indietreggiai e poi mi girai dandogli le spalle e montai a cavallo: << Non avete risposto alla mia domanda >> mi ricordò: << E non ho intenzione di rispondere... ci si vede in giro >> gli dissi come se fosse mio amico, ma era tutt'altro che amico: << Glenna Amdir >> e il cavallo iniziò a galoppare verso Pontelagolungo.
Arrivai a casa di corsa e chiusi la porta dietro di me a chiave, avevo il cuore che batteva a mille, per paura che quel presuntuoso mi avesse seguito: "Isabel, calmati, non ti ha seguito e soprattutto non sa chi sei" << Oh Isabel sei tu... sei stata fuori poco >> mio padre era in cucina che stava preparando il pranzo, ma quando si girò mi osservò: << Sei tutta bianca figlia mia, siediti... hai per caso visto un fantasma >> "No di peggio" << Credo di non sentirmi bene, v-vado a sdraiarmi... se vedi Thorin gli dici che non mi sento bene? Grazie Bard >> e corsi in camera mia a sdraiarmi e mi addormentai poco dopo.

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