• Capitolo 2

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<< Perché sei venuto qua nonostante noi abitanti di Pontelagolungo ti odiamo? >>
<< Dov'è lei? Non si è presentata al nostro appuntamento e mi sono preoccupato >>
<< Non si sentiva bene ed è andata in camera sua a dormire >>
<< Voglio vederla >> poi non sentii più nulla.
Quando mi svegliai seduto sul mio letto c'era Thorin: << Isabel?! Ma che ti è successo? Non sei venuta oggi >> mi alzai e mi sedetti sul letto, appoggiai la schiena alla testiera: << Stavo venendo, ma qualcosa aveva attirato la mia attenzione: era un cervo bianco, sono scesa da cavallo e lo sono andata ad accarezzare  e lui si lasciava accarezzare, almeno finché quello stupido non ha rotto un ramo >> gli stavo raccontato dell'incontro che era avvenuto con il cervo: << Stupido? C'era qualcun altro lì con te? >>
<< All'inizio pensavo di esserci solo io e il cervo, ma poi mi sono resa conto, che mi sentivo osservata e anziché andarmene mi sono messa a cercarlo e... >> Thorin si alzò e iniziò a fare avanti e indietro per la stanza: << E l'hai trovato non è vero? >> accennai un si con la testa: << Era Thranduil non è vero? >> non risposi, abbassai solo lo sguardo: << Isabel ti ha fatto qualcosa? Ti ha fatto del male? Sei ferita? >> si avvicinò a me e iniziò a controllarmi: << Thorin sto bene, non mi ha fatto niente... mi ha solo chiesto cosa ci facevo nel suo regno e non ho risposto, sono scappata via >> non lo guardavo dritto negli occhi, avevo paura che potesse dirmi qualcosa di brutto: << Bambina in che guaio ti sei cacciata? Prima accarezzi un cervo, che nessuno riesce ad avvicinare e poi ti battibecchi con il re degli elfi? Sei fortunata ad essere ancora viva o meglio ancora non sei nelle sue segrete, ma ora riposati, ti vedo stanca e stremata >> mi scompigliò i capelli: << Grazie Thorin >>fece per andarsene ma lo chiamai e si fermò: << Thorin? Domani ci vediamo? >> si girò e mi sorrise, quello per lui era un si.

<< Avanti Isabel attacca >> stavamo combattendo con le spade, voleva restare fino a dove arrivava la mia forza e la mia agilità, ma mi disarmò subito: << Non ti stai concentrando >> mi rimproverò il nano mentre mi posava la spada tra le mani: << Lo so, ho paura di farti del male Thorin, dopotutto sei... >> non finii la frase che mi scoppiò da ridere: << Smettila di ridere e dimmi che cosa sono >> si stava innervosendo, ma tra una risata e l'altra alla fine glielo dissi: << Sei un vecchietto Thorin >>
<< Ohoh.. mettimi alla prova principessa dalle orecchie appuntite >> mi misi in posizione e il nostro allenamento riprese, finché non lo disarmai: << Dicevi? >> lo stavo sfottendo, mi piaceva a volte prenderlo in giro, in quell'istante tesi l'orecchio da elfo: << Sta arrivando qualcuno >> gli disse preoccupata, Thorin raccolse la sua spada, mentre io presi il mio arco e le frecce da Amdir: << Assolutamente no Isabel, vai dentro a Erebor e rimanici >> non lo stetti ad ascoltare e mi affiancai a lui e tesi l'arco: << Non farò quello che mi dirai PAPINO >> riuscivo a vedere bene in lontananza è ciò che vidi non mi piacque per niente: << È Thranduil Thorin >>.
<< Cos'è venuto a fare quell'elfo? >> alzai le spalle.

<< A quanto pare ci rivediamo mezz'elfo >> volevo scoccargli la mia freccia: << Padre la conoscete? >> domandò l'elfo di fianco a lui: << Ho avuto una piccola chiacchierata con questa, come posso definirla, insetto? Selvaggia? >> Thorin scattò subito, non permetteva a nessuno di insultarmi, neanche a questo individuo; mi ricordo che anni fa, i ragazzini del villaggio, mi prendevano in giro e mi offendevano per le mie orecchie e per il mio aspetto, molte volte arrivavo a Erebor piena di lividi oppure con i capelli scompigliati, naturalmente Thorin mi chiese cos'era successo e tra le lacrime gli raccontavo tutto, il giorno seguente, nessun bambino mi aveva più preso in giro e offeso, anzi appena mi vedevano cambiavano subito strada.
<< Thorin fermo >> lo fermai per un polso e lo tirai indietro: << Isabel, ti ha appena mancato di rispetto >> "lo so bene, ma non mi fa né caldo e né freddo" << Mi avrà mancato di rispetto, ma quello che si abbassa al livello di un insetto... oppure com'è che mi ha definita... ah si selvaggia, è lui non io... e poi si considera Re... un re è sempre rispettoso verso le altre persone, che siamo uomini, nani e in questo caso mezz'elfo... è vero sono un mezz'elfo e di sicuro voi mi consideriate feccia, ma preferisco essere feccia perché sono un mezz'elfo che un re falso come lo siete voi >>
<< Isabel adesso basta >> mi fermò Thorin, ma avevo appena aperto il libro: << No Thorin... ho molte altre cose da dirgli e se si offende è perché ha la coda di paglia >>

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