• Capitolo 13

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L'autunno era arrivato a Erebor, le foglie, divenute arancioni, iniziarono a cadere; non ero ritornata a casa, a Pontelagolungo, ma vivevo a Erebor insieme a Thorin; Thranduil non l'avevo più visto e sentito, ma la ferita era ancora aperta, Thorin molte volte aveva intrapreso il discorso, voleva sapere cos'era successo tra noi, ed io più di una volta gli avevo risposto, mentendo, che mi aveva offeso pesantemente e per questo lo odiavo.
<< E dai Thorin, andiamo nel bosco, voglio vedere i mille colori dell'autunno >> lo stavo pregando in ginocchio, cosa assai rara: << E va bene, basta che dopo la smetti >> mi rialzai e lo abbracciai contenta, avevo ottenuto una vittoria; sellammo i cavalli e ci andremmo sempre di più nel bosco: << Eccoci arrivati Isabel contenta? >> lo guardai e gli sorrisi, scesi da cavallo e mi buttai sulle foglie, che si impigliarono nei miei capelli ricci: << Dai Thorin buttati anche tu >> ero ritornata bambina: ogni autunno mi addormentavo con mio padre in cerca di legname, da portare in casa per prepararci all'inverno e come ogni volta, mi buttavo sulle foglie cadute: << Ma sai no Isabel! Mi diverto di più a guardarti >> mi alzai con tutti i capelli scompigliati: << E cosa ci sarebbe di tanto divertente nel guardarmi? >> gli domandai da finta offesa: << Sembri uno spaventa passeri, vieni che ti sistemo >> mi avvicinai a Thorin, che nel frattempo era sceso da cavallo e iniziò a togliermi tutte le foglie che si erano incastrate: << Thorin?! C'è qualcosa che non va, gli uccelli hanno smesso di cantare >> tesi il mio orecchio da elfo per sentir meglio: << Thorin siamo circondati >> mi avvicinai a Amdir ed estrassi la spada, lo stesso lo fece Thorin: << Elfi? Uomini? >> mi chiese guardandomi: << No... orchi >> una ventina di orchi uscirono allo scoperto: << Isabel stai dietro di me >> m'intimò Thorin "Sei sempre protettivo" << E dai fammi divertire, dieci ne prendo io e lascio gli altri dieci a te >> corsi verso i miei dieci orchi e all'ultimo gli schiavi, dovevo allontanarli da Thorin, così correvo per il bosco inseguita dagli orchi "Qui dovrebbe andar bene" mi posizionai di fronte a loro e aspettai il loro arrivo: << Finalmente siete arrivati, mi stavo annoiando ad aspettarvi >> e iniziai a combattere come mi avevano insegnato Legolas e Tauriel: << Dannati Urukhai >> dissi mentre infilzavo l'ultimo orco, ma accadde tutto in un lampo, un Urukhai che credevo di aver ucciso, mi trafisse con una freccia al fianco, mi avvicinai a lui: << Ma muori >> e gli trapassai la testa con la mia spada. Dovevo ritornare da Thorin, sicuramente mi avrebbe aiutato e mi avrebbe guarito, tenevo la mano sulla ferita

 Dovevo ritornare da Thorin, sicuramente mi avrebbe aiutato e mi avrebbe guarito, tenevo la mano sulla ferita

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<< Isabel?! >> mi disse non appena mi vide, mi inginocchiai a terra: << T-Thorin... m-mi hanno ferito c-con una f-freccia m-morgul >>
<< Sei una testarda Isabel, ti avevo detto di starne fuori >>
<< M-mi d-dispiace >> mi accasciai a terra, sentivo le palpebre pesanti e pian piano le chiusi: << ISABEL.... ISABEL >> poi il nulla.

Pov Thranduil Mi ero sbagliato, Isabel non sarebbe più tornata e tutto perché quella notte ero ubriaco e dicevo cose che non pensavo, l'avevo ferita e l'avevo consegnata su un piatto d'argento a quel nano tanto fastidioso "Mi mancate Isabel, spero...

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Pov Thranduil
Mi ero sbagliato, Isabel non sarebbe più tornata e tutto perché quella notte ero ubriaco e dicevo cose che non pensavo, l'avevo ferita e l'avevo consegnata su un piatto d'argento a quel nano tanto fastidioso "Mi mancate Isabel, spero solo che quel nano riesca rendervi felice e non vi faccia soffrire" << Fermatelo >> sentivo le guardie urlare, non capivo che cosa stava succedendo, finché non vidi quel nano correre verso di me con in braccio Isabel prova di sensi: << Fermatelo >> urlarono dietro alle sue spalle: << Lasciatelo passare >> ordinai, corsi giù dalle scale: << Vi prego salvatela, siete l'unico che la può salvare >> "Che cosa era successo?" << Poco tempo fa, mi hai giurato guerra per riavere Isabel e ora vieni qua e mi preghi di salvarla? >> vederla in quello stato mi faceva star male, mi avvicinai di più e tolsi delicatamente l'anno di Isabel dal fianco e vidi la ferita: << È stata avvelenata!! >> esclamai sotto shock: << N-non so come sia successo... eravamo nel bosco e lei era così contenta, poi ci hanno attaccato degli orchi e lei è scomparsa... è ritornata poco dopo ferita... mi ha detto che è stata colpita da una freccia morgul >> "Non c'era tempo da perdere" << Dalla a me, la porterò subito dalla guaritrice, mentre tu sparisci di qua, prima che ti trafigga con la mia spada >> lo minacciai, era colpa sua se Isabel era in quello stato. La depositò delicatamente sulle mie braccia: << Vi farò avere sue notizie da Tauriel >> e detto questo corsi subito verso la guaritrice.
<< Mio signore Thranduil, cosa posso fare per voi? >> si chinò non appena mi vide: << Dovete salvarla, è stata avvelenata da una freccia morgul >> la guaritrice L'esaminò: << È molto grave, non so se si salverà >> un colpo al cuore, l'ennesimo per la mia lunga vita da elfo "Prima la madre di Legolas e ora lei? No si deve salvare... hai sentito Isabel? Ti devi salvare... devi lottare, lotta... lotta" << Dovete salvarla, avete capito? >> e uscii dalla stanza, sentivo qualcosa di bagnato scendere lungo le mie guance, me le toccai e vidi che erano lacrime "Non mi ricordo più quand'è l'ultima volta che ho pianto".
Mi ero addormentato fuori dalla stanza della guaritrice, non volevo lasciarla da sola: << Mio signore... mio signore >> aprii gli occhi pian piano e davanti a me avevo proprio la guaritrice: << Si riprenderà, è sveglia e ha chiesto di voi, potete parlarci, ma non la stancate troppo >> "Ha chiesto di me? Impossibile... deve aver sognato la guaritrice" entrai e la vidi, era sveglia e mi stava fissando, mi avvicinai a lei: << A-avete pianto? >>
<< Vi sbagliate >> mi sedetti sulla sedia, vicino al suo letto: << Non mentite, avete gli occhi rossi e poi non so come, ma vi ho sentito >> "Sentito? Sentito me?"
<< Sentivo la vostra voce, mi diceva di vivere di lottare >> "Non può leggermi nella mente, solo io posso farlo".

Pov Isabel
"Prima la madre di Legolas e ora lei? No si deve salvare... hai sentito Isabel? Ti devi salvare... devi lottare, lotta... lotta" questa voce, la sua voce, era Thranduil, era disperato e stava piangendo, lo sentivo, se ero solo un gioco per lui, perché stava piangendo? Perché mi chiedeva di lottare? Aprii gli occhi e davanti a me c'era la guaritrice: << Ben tornata Isabel, per un certo punto ti avevo perso, poi non so come il tuo battito è ritornato >> "deve essere stata la sua voce" << D-Dov'è T-Thranduil? Voglio vederlo.. devo parlarci >> la vidi uscire e poco dopo nella stanza entrò proprio Thranduil, aveva gli occhi rossi, doveva aver pianto: << A-avete pianto? >> si avvicinò a me: << Vi sbagliate >> e si sedette sulla sedia che era vicino al mio letto: << Non mentite, avete gli occhi rossi e poi non so come, ma vi ho sentito... Sentivo la vostra voce, mi diceva di vivere e di lottare >>
<< Isabel è impossibile che mi abbiate sentito, perché io non ho detto nessuna parola... l'ho solo pensato >> i miei occhi si sgranarono: << L-l'avete pensato? >> "Devo averlo sognato... si proprio così l'ho sognato" << No Isabel... non avete sognato, per caso la guaritrice vi ha spiegato cos'era successo durante il tuo intervento? >>
<< Mi ha solo detto che per un attimo mi ha perso e poi come per miracolo il mio battito è tornato... Thranduil >>
<< L'importante è che siete tornata e spero solo che un giorno, mi potrete perdonare >>
<< Voi non vi siete mai preso gioco di me vero? Era tutta una menzogna? >>
<< Ero ubriaco Isabel e non lo pensavo veramente... io sono innamorato di voi e credo di esserlo sempre stato, dalla prima volta che vi ho visto >>.

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