• Capitolo 18

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Mi trovavo nel bosco, ero seduta sulla riva del fiume ad ascoltare la natura, mi piaceva ascoltarla: gli uccellini che cantavano, lo scricchiolio delle foglie calpestate da qualche cerbiatto e per finire il ronzio degli insetti; guardai il mio riflesso "Non mi riconosco più, quella nel riflesso non sono io, dov'è andata l'impavida Isabel, quell'Isabel che amava l'avventura? Dev'esserci ancora dentro di me" nell'ultimo periodo ero cambiata, mi sentivo diversa, come se dentro di me, mancasse qualcosa, qualcosa d'importante, certo Thranduil mi ricopriva di attenzioni, con Legolas ero sempre a pattugliare, mentre con Tauriel ci spifferavamo a vicenda i gossip di corte e passavo con quasi tutti i pomeriggi, eppure mi mancava qualcosa, quel qualcosa che dovevo assolutamente cercare. Mi alzai e montai in sella ad Amdir: << Andiamo Amdir >> il mio cavallo partì, ma non in direzione di casa, verso a una metà indefinita.

Pov Thranduil
La notte era giunta e Isabel non era ancora rientrata, avevo mandato Legolas a cercarla, mi stavo preoccupando, poteva accaderle qualsiasi cosa; ultimamente non era lucida mentalmente, più di una volta suo padre mi aveva espressamente chiesto di tenerla sotto controllo, perché poteva compiere una pazzia: << Padre? >> finalmente Legolas era tornato, erano ore che era fuori a cercarla: << L'hai trovata? >>
<< No, ma ci sono tracce che portano verso Gran Burrone >>
<< Legolas trovala e riportala immediatamente qui >>
<< Come ordinate padre >> "Chissà cos'è scattato nella sua testa, di sicuro è tutta colpa di quel nano, dopo che l'ha baciata non è più stata la stessa, era sempre persa nei suoi pensieri, pensieri che non riuscivo a leggere, non era mai successo in seimila anni".

Pov Isabel
Stava albeggiando, avevo galoppato tutta notte, finché non ero finita a Gran Burrone, nella casa di Elrond, avevo sentito parlare di lui da Thorin e avevo letto qualche canto sul suo riguardo; ero nascosta dietro a un albero, per paura che qualcuno mi vedesse e riconoscesse, dato che assomigliavo a mia madre

<< Cosa fate nascosta dietro a quell'albero? >> mi domandò qualcuno alle mie spalle, sentivo una spada puntata alla mia schiena, così alzai le mani e mi voltai: << A-Ariel? >> mi domandò lo sconosciuto sbalordito: << S-Siete viva? V-vi credevo mor...

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<< Cosa fate nascosta dietro a quell'albero? >> mi domandò qualcuno alle mie spalle, sentivo una spada puntata alla mia schiena, così alzai le mani e mi voltai: << A-Ariel? >> mi domandò lo sconosciuto sbalordito: << S-Siete viva? V-vi credevo morta >> tolse subito la spada e la rinfoderò: << Non sono Ariel, sono sua figlia, Isabel >>
<< Isabel? Ho sentito parlare molto di voi e devo dire che non vi vedevo da quando avevate tre anni, venite dovete essere stanca >>
<< Voi mi conoscete, ma non credo di conoscervi >>
<< Sono Elrond, di sicuro avrai sentito parlare di me

<< Cosa fate nascosta dietro a quell'albero? >> mi domandò qualcuno alle mie spalle, sentivo una spada puntata alla mia schiena, così alzai le mani e mi voltai: << A-Ariel? >> mi domandò lo sconosciuto sbalordito: << S-Siete viva? V-vi credevo mor...

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<< Certamente, ma come fate a conoscere mia madre? >>
<< Facciamo così, voi ora vi andate a riposare e dopo risponderò a ogni vostra domanda >> gli sorrisi e lo seguii: << Vi farò chiamare tra qualche ora >>
<< La ringrazio >> e mi lasciò sola nella camera "è davvero bello qui, sembra di stare dentro a una delle tante favole che mi raccontava mio padre". Mi sdraiai sul soffice letto e finalmente chiusi gli occhi e mi feci cullare dalle braccia di Morfeo.
Quando mi svegliai, per un momento, non mi ricordai dov'ero, ma poi tutto mi venne in mente: la mia fuga dal Reame Boscoso, il mio arrivo a Gran Burrone e la conversazione con Elrond; mi alzai e mi diedi una lavata veloce e mi sistemai per poi uscire e passeggiare per quel piccolo borgo: << Ben sveglia, avete dormito bene? >> mi domandò Elrond avvicinandosi a me: << Come un sasso, al mio risveglio non mi ricordavo neanche dov'ero >>
<< Ne sono contento... Conoscevo vostra madre e vostro padre; vostra madre ha passato qua la sua gravidanza fino ai vostri tre anni di vita, poi siete partiti >>
<< Come l'avete conosciuta? >>
<< Venite, sediamoci un po' >> ci sedemmo nella prima panchina che trovammo: << Ho conosciuto vostra madre dopo la battaglia di Dagorland, Isildur era morto da poco e l'anello del potere era scomparso; era scappata di casa insieme a sua sorella minore Indis, mi pregava di accoglierle e come potevo dire di no a due elfo. Ma tutto cambiò quando Indis s'innamorò di Thranduil e lo sposò, mettendo alla luce Legolas... naturalmente Ariel seguì sua sorella, sotto sua richiesta... Thranduil le affidò le sue truppe, nominandola generale e lì conobbe Ausir un elfo da una brutta reputazione; Thranduil e Indis le dissero più volte che Ausir la stava usando, ma lei non diede ascolto a nessuno. Quando Ausir scoprì che Ariel era rimasta incinta la lasciò e scappò da Bosco Atro. Tua madre dalla disperazione lo volle cercare, finché non s'imbatté in un uomo, un arciere e s'innamorò di lui ed ebbero te; passarono anni felici qua a Gran Burrone e non mi dispiaceva avere una bambina che correva da per tutto come se fosse un terremoto >>
<< Ma Ausir che fino ha fatto? >>
<< È morto, ucciso da Thranduil su richiesta di Indis, perché non sopportava di vedere tua madre triste per un mascalzone >>
<< Capisco e di Thranduil che n'è stato? Intendo dopo la morte di Indis e mia madre >>
<< Quando è morta sua moglie è caduto in depressione, ma quando ne uscì giurò a se stesso di non amare più nessun'altra donna... l'unica donna che le importava qualcosa era la sorella della sua amata, tentò varie volte di riconciliarsi con lei, ma niente, Ariel non lo perdonò mai >>
<< Isabel? >> a quella voce io e Elrond ci alzammo e ci girammo, dietro di noi c'era Legolas: << Legolas, c-che cosa ci fai qui? >>
<< Vi lascio soli >> Elrond se ne andò e quando si avvicinò a Legolas gli mise una mano sulla spalla: << L'affido a te >>.
<< Sono venuto a prenderti, che domande che fai Isabel... mio padre è molto preoccupato, sei sparita nel nulla... perché sei scappata? Non sei felice per caso? >>
<< No, non è per quello... sento, che dentro di me, manca qualcosa e non so che cos'è >>
<< So che cosa ti manca e di certo questa fuga non ti aiuterà con le tue risposte, credi che ti manchi l'avventura oppure l'adrenalina, ma non è così >>
<< E che cos'è allora? >>
<< Ti manca la passione Isabel, vuoi un'amore che ti fa provare emozioni uniche e mio padre purtroppo non può darti quelle emozioni, perché ha dato tutto se stesso a mia madre >>
<< Le attenzioni non mi mancano ma... >>
<< Ma non si sbilancia più di tanto >>
<< Esatto... sono scappata perché non posso supportare tutto questo, lo amo troppo, farei qualsiasi cosa per lui, darei anche la mia vita. Almeno una volta vorrei che mi dimostrasse quanto mi ami >>
<< D'accordo... Ho capito... quindi non ti smuoverai da qui >>
<< Esatto >>
<< Riferirò il tuo messaggio Isabel >> Legolas si allontanò sempre di più, finché non montò sul suo cavallo.
<< Addio Legolas, io non li rivedrò mai più >>.

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