• Capitolo 14

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<< Voi non vi siete mai preso gioco di me vero? Era tutta una menzogna? >>
<< Ero ubriaco Isabel e non lo pensavo veramente... io sono innamorato di voi e credo di esserlo sempre stato, dalla prima volta che vi ho visto >> era impossibile, non era vero ciò che diceva: << Non è vero, voi mi odiavate, mi avete sempre odiato e non so nemmeno per quale motivo >>
<< Non vi ho mai odiato Isabel!! Ero solo geloso di voi... voi che siete riuscita ad accarezzare quel cervo bianco, così come era riuscita la madre di Legolas, da allora nessuno era mai riuscito ad avvicinarsi a quel cervo... ero geloso della vostra amicizia con quel nano che nessuno sopporta, perché una mezz'elfo era riuscita a farselo amico? Ero meravigliato nel modo in cui mi tenevate testa, nessuno si era permesso di sfidarmi e averla vinta e poi sono rimasto incantato dalla vostra bellezza, identica a vostra madre >>
<< Com'era mia madre? >> gli domandai, mio padre me l'aveva sempre descritta dolce e amorevole e secondo me Thranduil conosceva il suo carattere poi nascosto: << Era il miglior generale che abbia mai avuto, era fredda e calcolatrice, forte e temeraria, furba come una volpe, non aveva pietà per i nemici, eseguiva ogni mio ordine, ma un giorno conobbe tuo padre e da lì cambio tutto: non ascoltò più i miei ordini, litigavamo sempre, finché non scappò dal Reame Boscoso, andandosi a rifugiare tra le braccia di tuo padre e d'allora non l'ho più vista, ma voi me la ricordate in ogni vostro movimento o gesto >> si alzò dandomi me spalle, non potevo vedere il suo volto così come i sentimenti che trapelavano: << Eravate innamorato di lei? >> non so perché questa domanda mi uscii di bocca: << No, la consideravo come una figlia e speravo che un giorno si sarebbe unita con Legolas >> non so perché ma tirai un sospiro di sollievo, mi stava osservando e si avvicinava sempre di più a me, finché non alzai le mani e trovai le sue, il suo volto era vicino al mio

 ero geloso della vostra amicizia con quel nano che nessuno sopporta, perché una mezz'elfo era riuscita a farselo amico? Ero meravigliato nel modo in cui mi tenevate testa, nessuno si era permesso di sfidarmi e averla vinta e poi sono rimasto inca...

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<< Ho perso vostra madre, non voglio che ricapiti con voi... vi prego rimanete, non sopporterei di vivere i prossimi anni senza voi >> lo guardai tristemente, per la prima volta, il mio cuore era diviso in due: da una parte c'era l'amore della mi vita Thranduil, mentre dall'altra c'era il mio migliore amico Thorin: << Rimarrò con voi, ma ad una sola condizione >>
<< Qualsiasi cosa purché restiate >>
<< Una volta a settimana andrò a trovare mio padre >>
<< E il nano? >>
<< Ho vissuto un'intera vita sulle sue spalle, mi ha sempre aiutata in tutto, non posso dipendere sempre da lui... ma adesso devo farmi una vita e andare avanti... allora abbiamo un accordo? >> era troppo vicino, potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle: << Abbiamo un accordo >> e trovai le sue labbra sulle mie, come mi erano mancate quelle labbra, così dolci e così calamitose.

Pov Thranduil
Isabel ora stava riposando, avevamo chiarito ogni nostro dubbio, ma soprattutto avevo chiarito il casino che avevo combinato: << Tauriel >> la chiamai, sperando che mi sentisse: << Ai vostri ordini >>
<< Andate a Erebor e informate il nano delle condizioni di Isabel e ricordategli di stare alla larga da lei >>
<< Come ordinate >> il nano doveva capire, che ciò che aveva fatto era sbagliato, con tutti i pericoli che ci sono in questa terra, non doveva vedere per un capriccio di Isabel: << Padre? Isabel come sta? >>
<< Ha reagito bene alle cure della guaritrice... ora è fuori pericolo e sta bene, sta riposando >>
<< Avete parlato anche di Ariel? >> "Perché questa domanda Legolas?" << Sì abbiamo parlato di lei, le ho dovuto mentire, non dovrà mai sapere la verità >> "Deve rimaner sepolta quella verità, a tutti i costi, se no porterà sofferenza per lei, per Legolas e soprattutto per me" << Sapete che prima o poi lo scoprirà >>
<< Lo so, ma spero il più lontano possibile, non la voglio riperdere un'altra volta, lei è tutto per me >>
<< Lo vedo padre. Comunque sapete dov'è Tauriel? La sto cercando da per tutto >>
<< L'ho mandata dal nano, doveva recapitargli un mio messaggio, tornerà a breve >>. "È la cosa giusta da fare, tenere segreto un segreto, che solo io, Legolas e l'arciere sappiamo... non sono la persona giusta per rivelarglielo, deve essere suo padre" << Mio signore Thranduil >> "Parli del diavolo e..." << Arciere, cosa devo la vostra visita? >>
<< Ho saputo di Isabel... Sta bene? >>
<< Al momento sta riposando, mi potete seguire nel mio studio? Dobbiamo parlare di una cosa molto importante >> scesi dal trono e feci strada all'arciere.
<< Di che cosa vuole parlarmi? >> mi domandò chiudendosi la porta dietro di se: << Di Ariel >>
<< Ariel? >>
<< Quando Isabel si è svegliata abbiamo parlato, poi non so come, mi ha domandato di sua madre, le ho dovuto mentire >>
<< Ho cercato di proteggerla da quel segreto per vent'anni... cosa vi ha chiesto? >> gli raccontai tutto, riportando ogni singola parola: << Di questo passo lo scoprirà, devi dirle la verità? >>
<< E quale? Che sua madre era la sorella di mia moglie? No, deve rimanere tutto segreto >>
<< Vi siete innamorato di lei... non è vero? Da quanto? >> non risposi, abbassai solo lo sguardo: << DA QUANTO? >> mi urlò l'arciere: << Dalla prima volta che l'ho vista >>
<< Vi avevo chiesto di farla innamorare di voi, per farle dimenticare Thorin Scudodiquercia, non che voi ricambiaste quel sentimento >>
<< Vi chiedo perdono, non volevo, ma è successo, per questo voglio chiedervi la sua mano, ho intenzioni serie con Isabel >>
<< La sua mano la potrete avere, se mi giurate che la proteggerete da ogni pericolo, anche se quel percolo dovesse essere se stessa >>
<< La proteggerò da ogni male su questa terra >>
<< Avete la mia benedizione e per quanto riguarda il segreto, preghiamo che non arrivi alle orecchie di Thorin, perché lo userà a suo favore e allontanerà Isabel da voi >>
<< Allora, dobbiamo batterlo sul tempo... dobbiamo rivelare a Isabel il segreto >>.

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