• Capitolo 3

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<< Isabel non sai cosa mi è arrivata oggi >> mio padre entrò senza bussare in camera mia: << Che cosa? >> mi tirai su, avevo tutti i capelli mossi in disordine: << Stasera siamo invitati alla festa di Thranduil, ancora non ci credo, ho sempre desiderato andarci >> "Devo inventarmi qualcosa" << Padre? Non mi sento bene, perché non andate voi? >> iniziai a tossire: << Isabel non attacca, stasera che tu stia male realmente oppure no, andremo a quella festa >>uscì dalla mia camera e mi buttai all'indietro: << Che cos'ho fatto di male? >> mi domandai mentre guardavo il soffitto: << Devo andare da Thorin, lui mi aiuterà >> mi alzai e senza neanche mangiare e lavarmi corsi subito verso Erebor.
<< Isabel?! Che cosa ci fai qua? E per giunta in queste condizioni? >> mi chiese Balin sulla soglia: << Ho bisogno urgentemente di vedere Thorin... dimmi che c'è >> mi sorrise e mi fece entrare, lo seguii fino alla sale del trono; Thorin era seduto sul suo trono, sopra c'era la gemma famosa l'arkengemma, non appena mi vide mi corse subito incontro: << Isabel? È successo qualcosa? >> mi guardai e in effetti ero un po' messa male: << È successo un disastro, io e mio padre siamo stati invitati da quel presuntuoso di un elfo a una festa... e sinceramente io non so come ci si vesta e come ci si comporti a queste feste, dopotutto sono figlia di Bard l'arciere, un pescatore se possiamo definirlo così... mi aiuteresti? >> ero disperata, non sapevo cosa fare e soprattutto non avevo niente da mettermi: << Kili? Fíli? Portate Miss Isabel a darsi una sistemata, mentre Balin tu vieni con me >> i due nani mi presero per mano e mi portarono in bagno, mi prepararono la vasca con il sapone e poi uscirono,  m'immersi, non prima di essermi spogliata: << Ci voleva proprio >> andai sott'acqua e poi risalii: << Chissà cos'ha in mente Thorin >> uscii dalla vasca e mi avvolsi in un asciugamano, ma in quel momento bussarono alla porta: << Si avanti >> era Balin, in mano aveva un lunghissimo vestito: << Indossate questo e poi raggiungetemi in mensa >> mi passò il vestito ed uscì. Era un bellissimo vestito viola e il soprabito era trasparente sull'azzurrino.

Quando avevo finito di vestirmi, uscii e andai nella mensa, ma quando entrai tutti si girarono, compreso Thorin: << Ti sta d'incanto >> gli sorrisi e mi avvicinai a lui: << Allora siediti >> mi sedetti come sedevo sempre: << Allora, schiena dritta...

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Quando avevo finito di vestirmi, uscii e andai nella mensa, ma quando entrai tutti si girarono, compreso Thorin: << Ti sta d'incanto >> gli sorrisi e mi avvicinai a lui: << Allora siediti >> mi sedetti come sedevo sempre: << Allora, schiena dritta e non appoggiare i gomiti sul tavolo, devi essere delicata e carina, soprattutto quando mangi >> Balin mi portò un pezzo di carne: << Fammi vedere come mangi questo pezzo di carne >> presi le posate e lo tagliai il più delicatamente possibile è sempre con grazia porta il pezzo alla bocca: << Perfetto, sembri una principessa Isabel >> si complimentò Thorin: << Ora passiamo alla camminata >> mi disse Balin, mi fece chinare e mi posò un libro sulla testa: << A che cosa serve? Se posso chiedere >>
<< Serve per vedere se stai camminando nel modo esatto e da quello che vedo no >> infatti il libro era caduto, lo presi e lo rimisi in testa: << Devi essere dritta e guardare davanti a te, come se ti dessi delle arie ed inferiore a te non c'è nessuno >> in quel momento mi venne in mente Thranduil, quando camminava era sempre dritto, anche la testa, così lo imitai: << Stai andando alla grande >> mi sedetti sulla sedia, ero esausta: << Manca qualcos'altro? >> Thorin si avvicinò e mi depositò qualcosa sulla testa: << Sì questa >> mi toccai la testa e sentii qualcosa, la presi giù e vidi che era una tiara

Quando avevo finito di vestirmi, uscii e andai nella mensa, ma quando entrai tutti si girarono, compreso Thorin: << Ti sta d'incanto >> gli sorrisi e mi avvicinai a lui: << Allora siediti >> mi sedetti come sedevo sempre: << Allora, schiena dritta...

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<< Non la posso accettare Thorin, mi hai già dato il vestito e le lezioni, questa non posso mi dispiace >> gliela allungai, la prese e me la depositò di nuovo in testa: << Isabel, te ne prego, consideralo come un altro regalo... te la volevo dare compiuti i vent'anni, ma serve ora >> l'abbracciai ero contenta e l'unico modo che potevo dimostrarlo era così: << Grazie Thorin >>.
Io e mio padre eravamo davanti all'enorme entrata, c'erano moltissimo elfi: << Isabel non ti nascondere dietro di me >> mi ammonì mio padre, tornai al suo fianco e come mi aveva insegnato Balin, camminano dritta, anche se stavo tremando dalla paura, soprattutto quando lo vidi, stava stringendo le mani a parecchie persone, fino a quando mi guardò, conoscevo bene quello sguardo, era incredulo e compiaciuto da ciò che vedeva.

Pov Thranduil
Stavo stringendo mani a tutti gli invitati, quando qualcuno o meglio qualcuna, attirò la mia attenzione: la mezz'elfo era arrivata e devo dire che se non fosse per metà umana me la sarei già portata a letto, vestita in quel modo era davvero uno schianto e non solo, aveva gli occhi di tutti puntati addosso: << Mio signore Thranduil >> l'arciere s'inchinò: << Volevo presentarvi mia figlia Isabel >> anche lei s'inchinò, le presi una mano e la portai alla bocca: << Incantevole >>  "Incantevole? Ve lo darò io dell'incantevole... vi farò pentire di ciò che avete fatto fare" in quella testa passavano davvero molti pensieri omicidi: << Bard, posso rubarvi vostra figlia? >> accennò un sorriso: << Isabel mi concedete questo ballo? >> "Assolutamente no, piuttosto preferisco morire per mano dei nazgûl" gli sto molto simpatico a quanto vedo.

Pov Isabel
<< Isabel mi concedete questo ballo? >> "Assolutamente no, piuttosto preferisco morire per mano dei nazgûl" mi prese per mano e mi portò al centro della sala "Ecco cosa c'eravamo dimenticati oggi, il ballo... io non danzare... mi farò portare da lui" << Vedo che alla fine siete venuta, mi riempie gioia >> e mi sorrise, il sorriso più falso che potesse esistere: << Toglietevi dalla faccia quel sorrisino, sono venuta per far contento mio padre, non voi >>
<< Così siete venuta solo per vostro padre? Così mi offendete >> e in quel momento presi contro al piede di Thranduil e caddi per terra, tutta la sala si mise a ridere: << Come ho detto ieri, sei solamente un insetto e sei insignificante, potete mettervi in ghingheri, ma resterete sempre una mezz'elfo e se fossi in voi mi vergognerei d'esserlo >> non dovevo piangere e cadere nelle provocazioni, ma non resistetti, gli tirai uno schiaffo in piena guancia: << Questo è per aver offeso mia madre, sono fiera di essere mezz'elfo, perché ogni giorno assomiglio sempre di più a lei >> detto questo presi su il vestito e me ne andai piangendo e correndo verso l'unica persona che mi avrebbe consolato.

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