Che Splendore!

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«Che schifo gli aeroporti» sentenziò Tenebra raggiungendo i suoi compari dopo il check-in.

Petrarca, intento a sbattere il piede per terra (aveva fretta perché non vedeva l'ora di mangiare il kebab pistoiese), lo vide avvicinarsi ed esclamò: «Alla buon'ora!»

«Come mai ci hai messo tanto?» chiese Freud.

Lo scheletro sospirò.
«Mi hanno fatto un paio di domande fuori luogo»

«Del tipo?»

«Del tipo:
PeRcHé sEi iN 2D?!1!1
SiCuRo dI sTaR bEnE?!1!
SeI tUtTo pElLe E oSsA!1!» scimmiottò spazientito.

«Ma non ce l'hai la pelle» notò acutamemte Petrarca

«APPUNTO!»

«In ogni caso» si intromise il dottore, «saliamo a bordo il prima possibile...».

Guardò Tenebra in tutta la sua maestosità 2D.
«...e senza attirare l'attenzione» aggiunse.

«COSA STAI INSINUANDO?!» gridò lui di rimando.

«No, Tenebra-...»

«IO NON ATTIRO L'ATTENZIONE!!!»

Dopo lo strillo, tutti i presenti cessarono immediatamente di parlare e si voltarono verso di loro.

Nessuno fiatava.

Freud era esasperato.
Petrarca sbigottito.
Tenebra... Beh, vallo a capire.

Dopo un grosso respiro, i nostri beniamini presero coraggio e si guardarono intorno, notando che tutti gli occhi - ma proprio tutti - erano fissati su loro tre, grazie all'intervento del geniale scheletro.

Fu proprio in quel momento di enorme imbarazzo che notarono lui.

In mezzo ad innumerevoli persone, saltava subito all'occhio.
Aveva quasi l'aria da classico "surfista americano", quei biondini abbronzati che si vedono nei film.

Ma era di un tale splendore che pareva brillare di luce propria.
Era quasi... divino.

E sembrò ancora più divino quando decise di avvicinarsi, paralizzando i protagonisti sul posto.

Nel borbottio generale in sottofondo, si fermò a pochi passi da loro, ed il suo sguardo si fermò senza indugio sullo strillatore seriale: Tenebra.

Si tolse gli occhiali da sole con una lentezza disarmante, ma allo stesso tempo molto seks, che senza dubbio aveva reso gay almeno il 90% degli uomini lì attorno.

Poi, dopo aver messo in mostra i suoi meravigliosi occhi azzurri, del colore del cielo, parlò.

«Santissimo. Padre. Zeus.

Ade, ma come ti sei ridotto!?!».

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