DD

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«Che schifo» commentò Incitatus.

La nostra ciurma di eroi era da poco uscita dalla kebabberia, e aveva passato gli ultimi dieci minuti a ciondolare in giro per Pistoia, osservando i bellissimi... Boh, non c'è niente di interessante a Pistoia. O quasi.
Infine, seguendo l'esempio del bravo pistoiese medio, erano giunti in Piazza del Duomo. Perché, come sicuramente saprete, tutte le strade portano in Piazza del Duomo.

«L'hai già detto 37 volte» gli fece notare Freud. «Questa è la 38esima.»

«E lo dico per ovvi motivi, vecchio. Qual è il problema?»

«Oltre al fatto che sei un cavallo? Nulla, direi.»

«Vorrei vedere te a mangiare una roba del genere.»

Apollo, fiero come sempre, prese la parola.
«Anche solo sapendo che si chiama "kebab ano" avresti dovuto porti qualche domanda, insulso cavallo. Io l'avrei fatto! Vedi? Nonostante sia bellissimo, sono pure intelligente.»

«Tanto intelligente da far diventare la donna che amavi un albero in meno di due secondi» commentò Virgilio. Perché Virgilio è cattivo.

Il dio lo guardò, sorpreso. Ma subito si riprese.
«Ce l'hai con me perché sono l'unico che ha avuto delle relazioni eterosessuali, qui?» domandò. «Oppure tra Romani siete soliti difendervi a vicenda?»

«Non metterti contro il mio amo- EHM... il mio Duca, se non vuoi finire all'Inferno!» lo difese il Dante nazionale.

«Ma sai con chi stai parlando, amico? Il caro e vecchio Ade mi butterebbe fuori a calci in culo, se mai ci finissi. Dubito che lascerebbe a te il comando solo perché sei stato friendzonato qualche secolo fa.»

E continuarono così fino allo sfinimento.

Prima che i loro dialoghi sfociassero in una lite, un ignoto eroe decise di salvare la situazione.

Li stava già osservando da un po', incuriosito, e aveva sentito tutto.
Così fece la prima mossa e si avvicinò a passo di badboy.

«Ehi, beibe» si rivolse ad Apollo.

Quest'ultimo tacque. Lo squadrò.

«Volevo solo dirti che io non mi trasformerei mai in una pianta, se avessi a che fare con un figo come te» continuò.

Era giovane, mezzo svestito e sorrideva furbescamente. Era sicuro di sé... Forse anche troppo. Ma nessuno poteva essere più self-confident di Apollo.

Il dio del Sole era indeciso. Cosa avrebbe dovuto fare? Tirarsela, provarci, o bidonarlo?
Escluse la seconda: il nuovo arrivato non era sgradevole, ma sembrava un ragazzino uscito il giorno prima dalle elementari, e Mr. Febo Apollo non aveva molta voglia di essere arrestato per pedofilia.

Proprio mentre era sul punto di rispondere qualcosa del tipo "Grazie, lo so" o "Modestamente", l'altro lo anticipò lasciandogli il suo numero di telefono.

«Se vuoi essere viziato, beibe, sai cosa fare.» Gli fece l'occhiolino e si allontanò.

La banda lo osservò mentre spariva così come era arrivato. Ma, prima di lasciarli, il misterioso playboy si girò verso il dio un'ultima volta.

«Ah, puoi chiamarmi DD, piccolo.»

Un altro coglione, pensò Incitatus.


Nota dell'autrice:
NON è questo il capitolo decisivo. Prima di scriverlo, ho voluto pubblicare una parte di passaggio, un po' più tranquilla.
¡GET READY BICCIS!

P.S.: l'avete riconosciuto il nostro eroe? 😏

BiagimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora